Sembrava proprio ieri quando un Giorgio Locatelli selvatico apponeva la sua firma sul grembiule del Survivor Monir, eppure siamo arrivati incredibilmente alla finale di MasterChef 10, e sì… c’era ancora Monir.
La finale è iniziata con uno spietato Skill Test che ha immediatamente riportato gli aspiranti chef agli anni delle scuole superiori quando la prof distribuiva i compiti di matematica ed era subito un alternarsi di panico e necessità di copiare il più velocemente possibile. “Non è fagile, non è fagile“. Ed è finita con Bruno Barbieri vestito da Dolores Umbridge, a riconferma del fatto di essere il giudice più spietato del terzetto.
Neanche la serata cover di Sanremo è riuscita a frenare l’uragano di MasterChef. Ecco, quindi, le ultimissime pagelle di MasterChef Italia 10 targate Hall of Series.
1) Aquila – 10
Il rapace delle meraviglie diventa il capo del suo stormo. L’eterno secondo spicca il volo e raggiunge la vetta con il patrocinio di Zio Bricco impestato & Family.
Per il gran finale decide di portare in tavola il sapore dei suoi affetti vicini e lontani, lasciandosi trasportare dal ricordo dei nonni. Sarà per questo che decide di tirarsi a lucido scongelando un dubbio quantitativo di Brillantina per capelli. Prodotto che non vedevo da quando la domenica mattina andavamo a casa dei nonni e l’odore di Brillantina e dopobarba ci accoglieva nel momento in cui mettevamo piede in casa (si sta parlando di odori e sapori della nostra infanzia, no?).
Francesco A. diventa Aquila, l’Aquila diventa campione e chi non ha versato almeno una lacrimuccia sul finale o mente o ha visto Sanremo (in questo caso non potete fare a meno di leggere le nostre Pagelle, che trovate qui).
2) Antonio – 9
Nel corso delle varie Pagelle Antonio è stato paragonato a Dexter Morgan, a Tom Riddle, a Susy la ragazza truzza, a Goku, addirittura al fantomatico Principe Mezzoscampo e a Walter White. In realtà , noi abbiamo capito che dietro le sembianze da Uomo di Ghiaccio si nasconde un cuore tenero e puro come la Blue Sky di Breaking Bad.
In ogni caso, come promesso, non appena apriranno nuovamente le discoteche mi aspetto come minimo una scatenata serata danzante in pista… ma invitiamo anche Monir, Aquila e Maxwell ovviamente. No cresta no party.
3) Irene – 9
Irene nella cucina di MasterChef è sbocciata come un fiore a primavera… o forse dovrei dire come una cipolla?
Nessuno prima di lei era riuscito a portare in quella MasterClass più colori di Bruno Barbieri, il quale è rimasto inevitabilmente rapito dalla ventunenne dai capelli arcobaleno.
Nella finalissima decide di rompere le convenzioni e presentare un menù dolce e un po’ salato, rivisitando in chiave moderna il Gelato al Cioccolato di Pupo e sostituendolo con una ricotta di capra romana.
Noi comunque siamo ancora curiosi di conoscere il fratello Renato, possessore di magiche camicie floreali.
4) Monir – 10
Cosa sarebbe stato MasterChef 10 senza il suo Monir?
Noi non vogliamo neanche immaginarlo. Chef Locatelli lo aveva detto che dietro quello sguardo malandrino si nascondeva un survivor, e non aveva affatto torto. Ma neanche lui si sarebbe mai figurato di trovare un vero e proprio figlio putativo da accudire e, all’occorrenza, strigliare.
Il buon Monir è costretto a fermarsi ai piedi del podio, ma lo fa in grande stile e ci fa addirittura commuovere. In questa edizione ci ha fatto sbellicare dalle risate dall’inizio alla fine, ma tra un sorriso e un “giò l’anzia gef” ci ha ricordato che il confronto con culture diverse dalla nostra è la più grande ricchezza che possiamo scovare nel mondo. In più ci ha insegnato che, quando si ha una mente organizzata e un paio di gelatine nella manica, si può fare davvero di tutto, anche quello che proprio non ci si aspetta.
E comunque: casacca con il nome is for boys, camicia rosa sbottonata scroccata da Eduard is for men.
5) Curva Sud – 8
I concorrenti hanno avuto la possibilità di schierare in balconata la propria tifoseria. Tutto bellissimo, ma l’unica persona che stavamo aspettando era Maxwell, ammettiamolo.
L’ingresso degli aspiranti chef eliminati mi ricorda sempre le rimpatriate delle scuole medie, quando arrivano una marea di persone di cui dimentichi puntualmente il nome, salvandoti in calcio d’angolo con frasi magiche tipo: “ueii grande, da quanto tempo!“
Dannata festa delle medie.
Nella vita ho sempre avuto la tendenza a mettere in dubbio tutto, tranne il fatto che Cristiano avrebbe fatto il suo ingresso già in lacrime, di quello non ho mai dubitato.
Nel frattempo Ilda, che avevamo lasciato con un frisè e una fascia leopardata di dubbio gusto, decide di far concorrenza a Elodie dell’Ariston, sfoggiando il vestito più scintillante della storia di MasterChef. CHIAMATE IL CENTODICIOTTO… Mayday, Mayday stiamo perdendo Maxwell.
Daiana, l’avvocato, si è concentrata particolarmente sul lavoro di Irene, confermandosi la vera Maria Teresa malefica di questa edizione. Solo che Maria Teresa, a differenza sua, aveva la casacca con ricamato il suo nome e qualche skill in più. Cannavacciuolo firma sprecata.
Quanto è stato bello rivedere Valeria da 1 a Madreeh?