Tra il diavolo e l’acqua santa, questa puntata di MasterChef Italia 11 sembra essere stata ideata da Lucifer in persona… altro che acqua santa. Non a caso iniziamo la puntata con un concentrato di malvagità e una eliminazione più diretta dell’estetista con in mano una striscia di ceretta.
Come se non bastasse, l’Invention Test è stato diretto dal mitico chef marinaio Daniele Usai. Ormai ho capito che quest’anno non mi porterete il mio amico Giacomello e le magie del Fantabosco, così mi faccio andare bene anche il figlio illegittimo di Capitan Uncino e Ursula, la Strega del mare de La Sirenetta, il quale stanco dei genitori è andato a vivere a Fiumicino. Tutto a posto e niente in ordine.
Ma non è tempo di parlare di fiabe e villain di troppo, è tempo di dare i numeri con le nostre immancabili Pagelle di MasterChef 11.
1) Bruno – Voto 10
Praticamente in questa puntata Bruno non ha fatto nulla se non essere eliminato. Beffarda fu la cozza rubata, che ora infesterà tutti i sogni del buon Bruno e rovinerà tutti i suoi risvegli. Però il vecchio volpone non perde mai occasione per dimostrare tutto il suo charme ed esce a testa alta con un discorso che si preparava già da qualche giorno e che poi, al momento giusto, ha dimenticato (certo, non aveva gli occhiali magici).
Ma il buon Peter Paker di MasterChef 11 lascia un segno profondo del suo passaggio.
Infatti, tutti i concorrenti ancora presenti nella MasterClass hanno accolto questa eliminazione con la stessa disperazione del Barbieri che scopre che i piatti della Golden Mistery erano dedicati al Bruno appena eliminato e non alla sua persona, per venerarlo come un Dio pagano della MasterClass.
2) Carmine – Voto 5
In questo episodio di MasterChef Car-mine è rimasto un po’ nell’ombra, senza infamia e senza lode.
Quindi se il prof. Barbieri toglie un meno al suo 7– noi siamo costretti a scendere nell’abisso dell’insufficienza per il giovane prodigio della cucina italiana.
Linguini, detto macchinamia o più comunemente Carmain, non riesce a riconfermarsi tra i migliori, ma lui se lo aspettava come ormai ci si aspettano le due linee sulla striscetta del tampone rapido al primo mal di gola sospetto.
Per fortuna, proprio come il tampone suddetto, anche l’epilogo di Carmain a MasterChef si rivela positivo, solo che a lui tocca la balconata e a noi la quarantena. Wow.
3) Dalia – Voto 9
Anche questa volta Dalia ci dimostra come reagire davanti alle difficoltà, senza scivolare in una infinita valle di lacrime di coccodrillo (anche perchè dato che siamo in tema Capitan Uncino non penso convenga molto). No, sul serio, non vedevo così tanta gente piangere da quando all’università giungeva il giorno dell’appello di Diritto Processuale Civile.
Comunque, Dalia senza lacrime riesce a conquistare lo Chef Marinaio da “Fiumicino Che Non C’è” e, se all’inizio della prova ci sembrava il capo dei bimbi sperduti, alla fine si rivela essere come il biondissimo Peter Pan che spicca il suo volo verso la balconata.
Vedrai che prima o poi i giudici di MasterChef comprenderanno anche il tuo senso dell’umorismo, tranquilla.
I’m a Barbie Girl, in the Barbieri woooorld. #PrimoMaggiodiMartedì
4) Christian – Voto 4
Che carino Christian, che un attimo sfiora l’eliminazione con una cozza e l’attimo dopo lancia un guanto di sfida a quello che è considerato uno dei concorrenti più in gamba di questa edizione. Il tutto lasciando Mery con l’espressione F4 stampata sul volto e con la consapevolezza di essere di nuovo più sola e abbandonata di Ted Mosby in How I Met Your Mother o di Pablo Escobar nei meme rubati da Narcos.
Malgrado tutto, può sempre ritenersi soddisfatto di essere affondato alla Golden Mistery e di aver portato con sé negli abissi il suo grande rivale di MasterChef Carmain.
5) Polone – Voto 6
Polone è sulla via della redenzione dopo la sfuriata della volta scorsa. Sei tu contro il mondo o è il mondo contro di te? Meditate, gente, meditate.
A parte le burle, Polone in questa puntata di MasterChef sembra un po’ il Professor Raptor di Harry Potter.
Quello che da piccoli ci ha terrorizzato nascondendo la faccia di Voldemort sul retro della sua testa. Solo che in questo caso non c’è Colui Che Non Deve Essere Nominato ma l’altra personalità di Polone: Polone Negativo, che ha il vizio di iniziare risse verbali de botto e senza senso. Dall’altro lato, invece, troviamo il Polone Positivo, il quale ogni tanto fa capolino nella MasterClass e che non riesce a stare 5 secondi senza ripetere alternativamente “quello che ho passato io” o “c’ho messo er core”.
Polone Positivo scelgo te.
6) Elena – Voto 7
Non che Elenuccia abbia fatto chissà che cosa in questa puntata eh… però con suo magno gaudio e con magna laetitia, il Prof Barbieri la sposta dall’ultimo al primo banco. Uno spostamento che inizialmente accoglie con neutrale noncuranza, ma che appena iniziato l’Invention Test si rivela un’enorme vantaggio: da lontano mica si vede bene quanto è bono uno chef!
Infatti, lo Chef Marinaio ha appreso da sua madre Ursula, la Strega del Mare, come sottrarre la voce alle sue prede e forse per questo Elena sembrava aver perso le parole tra le alghe e i pesciolini in fondo al maaar, in fondo al maar.
Però ricordiamoci che non è una gatta morta, mi raccomando.
7) Pietro – Voto 6
Pietro è l’uomo dei segni, il Galantuomo che in un momento cruciale compie un passo falso. O meglio, uno sguardo falso. Insomma, ci dispiace vedere Pietro a disagio per la situazione creatasi al momento dell’eliminazione di Mery, ma questo è Hunger Games… ah no scusate è MasterChef 11, mi sono confusa.
In ogni caso, sembra che l’acqua santa non lo aiuti più di tanto e, anzi, qualche tempo dopo lo fa finire addirittura in punizione per aver fatto da consulente segreto a Nicky Brian nella prova dei Nautilus e dei pesci roccia.
Bewitched – Vita da Pietro (e il suo nasino sbarazzino).
P.S. dopo “Il mio primo pesce” e “il mio mango” entra a far parte della compilation anche “questo è il mio Pesce Roccia”.
8) Tracy – Voto 6
Tracy una cosa la sa fare bene e questa cosa è salire in balconata. Ma non auguro a nessuno di avere una Tracy per amica in balconata. Da lassù mette più ansia di quando da piccola mia madre mi chiamava a sé con una pantofola in mano e la fatidica fase “vieni qua che non ti faccio niente”.
Nel frattempo, tra un urlo e un altro non perde occasione per redarguire l’amica Tina, che avrà pure rotto le MisteryBox, ma in ogni caso non aiuta avere il grillo parlante che ti strilla le cose nelle orecchie ogni due secondi.
9) Mime – Voto 7
MIme ha dovuto affrontare la perdita del suo grande amico Bruno, ma ha affogato ben presto il suo dolore in qualche lacrima e una serie di grandi piatti che l’hanno fatta trionfare dalla Mistery sino allo Skill Test.
Chissà se è merito dell’amore o di una bella Botta di HHulo.
“Ma non starai mica piangendo? No, è che mi è entrato un Aasazuke nell’occhio”.
P.S. se LocaLoca mi fa uno squillo gli dedico tutti i piatti che vuole eh, quante pagelle devo scrivere ancora per ottenere la sua attenzione?!
10) Nicky Brian – Voto 5
Non vedevo un’esultanza così composta e pacata da quando l’Italia ha vinto gli Europei contro l’Inghilterra. Come dimenticare il composto Bonucci che esce dal campo con espressione neutrale, il mite Immobile che gestisce le emozioni senza lasciar trapelare la gioia o ancora lo stoico Insigne che ha aspettato di essere negli spogliatoi per lasciarsi andare all’esultanza. Ah no!
Ormai a questo punto della competizione abbimo capito che Nicky Brian è un aspirante Monir ma senza il fascino del Monir, un aspirante Bradbury ma senza l’aura di leggenda del Bradbury. Un aspirante Nicky Brian ma senza l’Andrealetizia del Nicky Brian. E così via.
La vita è un filetto alla Wellington ma se non lo inforni si scioglie
11) Lia – Voto 7
Lia è un po’ come Regina in Once Upon A Time, che si presenta come un villain a tutti gli effetti, ma che con il tempo si addolcisce fino a diventare parte dei buoni. Non a caso prima fa pace con Mery e poi addirittura con il Big Polone (anche se si trattava di una rara apparizione del Polone Positivo, non conosciamo ancora il suo rapporto con quello Negativo).
Certo, non sappiamo se tiene il cuore di Bruno Barbieri in uno scrigno segreto, ma lo ha addirittura convinto a dire che il suo era uno dei piatti più buoni che MasterChef abbia mai visto. Mica poco.
12) Tina – Voto 5
Tornando a Monir, vi ricordate le sue sagge citazioni del tipo “gef giò l’anzia”?! Non ce la faccio troppi ricordi.
Sì, me le ricordo anche io e in un mondo parallelo in cui Monir smette di essere simpatico e si trasforma in una ragazza con i capelli verdi e (a detta sua) bella da guardare, questa citazione si applicherebbe anche a Tina di MasterChef 11. La scimmietta con i piatti si è amabilmente trasferita nel mio cervello se non lo avete capito. E no, non faccio ancora uso dei funghetti della dispensa.
In ogni caso, Tina si lascia trarre in inganno dallo Skill Test e dall’ansia, non riuscendo a battere il compare Brian, il quale sembra aver giocato la sua unica carta vincente nell’unico momento cruciale della puntata.
Ci mancherai Tina, o forse no… ti lasciamo al tuo specchio delle Brame e alla tua produzione di mele avvelenate. Auf Wiedersehen!
13) Federico – Voto 7
Federico decide di incamminarsi sulla via della perdizione, solcata per la prima volta dal grande Aquila. L’uomo delle mille preparazioni ancora non è pronto a frullare con lo stile e la benedizione di Zio Bricco, ma a partire dalla Golden Mistery accoglie il guanto di sfida lanciatogli dal Bro Nicky Brian e conquista in scioltezza la salvezza.
Ora viene lecito chiederci cosa ci sia nelle scatolette di cani, giù all’inferno, e non lo sa neanche Federico che con il suo piatto questa volta passa dagli Inferi all’Olimpo della Balconata.
14) Mery – Voto 8
“Le alghe del tuo vicino ti sembran più verdi sai“. Questa volta non me lo sono inventata io ma è davvero l’inizio di In Fondo al Mar, la canzoncina de La Sirenetta. Beh, in questo caso Mery troppo Sirenetta non è, e in fondo al mar fa tutto bene tranne che l’impiattamento delle salse, portando a casa un piatto non completo che la costringe alla disfatta.
Una disfatta che si rivela ancora più amara se si tiene in considerazione il fatto che hanno costretto la povera Mery a togliersi il grembiule con le sue mani, di sua spontanea volontà, con lo sguardo di Pietro ben piantato addosso.
Ma si vede che Mery con il mare e con i suoi abitanti non va troppo d’accordo. Dall’acqua nasce il (Zero)Calcar, dalle alghe nasce Mery… ah no! In fondo essere solo un’alga marina non è poi così rassicurante, vè?!