Finalmente il momento che tutti aspettavamo è arrivato. Ormai l’aria natalizia ha senso di esistere solo perché porta con sè l’inizio di una nuova stagione di MasterChef. Giorgio Locatelli, Antonino Cannavacciuolo e Bruno “signora i limoni, i limooooniiiii” Barbieri sono tornati in grande stile, pronti a dare un senso ai nostri giovedì sera.
Se l’anno scorso il tema era l’internazionalità, quest’anno il tema è indubbiamente uno: il raviolo. Parental Control Activated. Provate a comprare una bottiglia di gin e rivedere i primi due episodi di MasterChef 11, bevete uno shot ogni volta che un concorrente si presenta con un piatto di ravioli e les jeux sont faits, il coma etilico è pronto per l’impiattamento in pronto soccorso. Bambini non fatelo a casa.
Ma se l’attesa del raviolo fosse essa stessa il raviolo? Non lo so mango io. Quindi meglio passare direttamente ai voti di questa nuova stagione di MasterChef.
1) Bruno Barbieri – Voto 10
Se c’è una cosa che Bruno Barbieri ha voluto evidenziare sin da subito in questa edizione, quella cosa è proprio se stesso. Un outfit sponsorizzato dalla Stabilo per promuovere il tradizionalissimo e immortale evidenziatore giallo. Ma Barbieri può permettersi questo e altro.
Da 11 anni è il pilastro incrollabile del cooking show di Sky, nato dal tortellino, primo del suo nome, re delle tagliatelle, protettore della bernese, il “non bruciato” con l’olio bollente, Padre del ragù.
2) Giorgio Locatelli – 9
Se il segreto per una fiction di successo sono le gambe, il segreto per un cooking show di successo è indubbiamente il manzo. Voi avete mai assaggiato il manzo di Locanda Locatelli? Mango io, però ci siamo capiti. That’s what she said.
In passato abbiamo già parlato dei tanti motivi per amare Giorgio c’mon Locatelli (qui potete approfondire questa interessantissima questione). Ogni volta che si congeda da un concorrente sussurrandogli “grazie” il nostro cuore si scioglie come la mozzarella nella carrozza di Cenerentola.
È sempre il più coraggioso quando si tratta di metterci la faccia e la firma. Rumors indiscreti, infatti, vedono Locatelli come nuovo testimonial di una nota banca.
Io ci sto, ci metto la faccia, ci metto la testa, ci metto il mio cuore.
P.S. La pratica forense posso iniziarla allo Studio Legale Locatelli?
3) Antonino Cannavacciuolo – Voto 8
Quest’anno Antonino nazionale parte un po’ in sordina, si lascia trascinare dal buonismo e agisce un po’ troppo de panza. Sin da subito mettiamo in luce il suo lato alpha, e il suo ascendete sulle donne (in questo caso non è pesci ascendente acquario).
Sfodera ben presto la sua prima pacca d’oro su un vichingo nostrano, e la coppia della sicurezza potrebbe regalarci grandi sorprese quest’anno. La pacca dei mille ravioli in esplosione.
4) Gabriele detto Polone – Voto 7
Appena ho visto Gabriele ho pensato “ora nelle pagelle scrivo che sembra appena uscito da Vikings” poi lui si autodefinisce vichingo e mi toglie la soddisfazione della battuta. Non va bene.
Polone arriva a MasterChef armato di treccina, padelle e voglia di vendetta. Ormai sappiamo bene che non c’è MastrChef senza bulletti. Ma quest’anno mi sa che questi ultimi avranno un bel po’ di treccine da torcere.
Che vuoi di più dalla vita? Un po’ di latte di cocco.
5) Marco wait for it Fumarola – Voto 10
Ragazzi, qui abbiamo un potenziale enorme andato tragicamente in Fumarola. Marco entra di diritto nell’Olimpo di MasterChef.
Magari non riuscirà a pubblicare il suo libro di ricette, ma può sempre sperare di pubblicare un suo Playbook personale. Tra cucina e circo, fa la voce fuori campo di se stesso. Mentre tutti sono in ansia per gli ingredienti, le cotture e tutte ‘ste belle cose di chi sa cucinare, Marco Fumarola coglie la padella al balzo per rimorchiare qualche pollastrella.
Ed ecco che sboccia l’amore, con la aspirante cuoca più dietetica della storia. Anna, lei che per addormentarsi al posto di contare le pecore, come tutti i comuni mortali, conta le calorie dei piatti che cucina. Che ansia.
Ora o assumete il Fumarola come voce narrante di questa stagione di MasterChef o esigo un ripescaggio immediato.
6) Ariel – Voto 5
No, non si chiama Ariel lo so. Però il suo nome non l’ho focalizzato e comunque non penso sia una grande perdita. Qualcosa mi dice che il Fumarola nel dietro le quinte l’abbia importunata consigliandole di presentare agli chef una bellissima orata all’acqua calda.
Però questa orata incontra il pesce spada sulla terra, ma poi capisce che è un branzino. ‘Na storia che Ariel scansate. La Walt Disney sta già formulando il business plan per il lancio del suo nuovo film di animazione con protagonista un branzino che credeva di essere un’orata e si avventurava sulla terra in cerca del suo pesce spada. Raga ‘ste erbette della dispensa sono veramente pazzesche.
Ma noi ci accontentiamo anche di un semplice revival di Once Upon A Time in Masterchef, con Barbieri a cui il neurone è partito ed è andato a fare party hard nel Paese delle Meraviglie. Notizia shock, Mara Maionchi nuovo giudice di MasterChef in sostituzione di Bruno Barbieri. Ah no.
7) Christian – Voto 7
Panico pa-panico, pa-panico, paura. Tanto panico ma anche tanta commozione per il provino di Christian, che con i suoi 20 anni giunge a MasterChef 11 e ci insegna una grande lezione di vita.
Con il suo piatto “Tradizione e Panico” convince due giudici su tre e riassume perfettamente la situazione di un italiano qualsiasi nel periodo natalizio, tra cenoni infiniti e “quando ti sposi?” ricorrenti.
Ora bisogna solo liberarsi di quel panico e aggrapparsi al grembiule bianco.
8) Diego, detto Socrate – Voto 6
Ogni anno a MasterChef c’è almeno un concorrente che segue la filosofia del campa cavallo che l’erba cresce.
E per erba non intendo quella cipollina. L’anno scorso avevamo i funghetti di Sedighe, quest’anno abbiamo lui è i suoi quadrati che si aprono in cerchi (o quello che è). Noi nel frattempo aspettiamo che arrivi l’arrosto, che per il fumo ci ha già pensato il suo spacciatore.
I feel like Ted & Marshall dopo una scorpacciata di sandwich.
9) Elena – Voto 7
Elena si presenta nella sua salopette a botte di hippie e nudisti, presentando un piatto il cui titolo rimanda al capolavoro del Maestro Battiato. Un piatto con ingredienti presi dalla dispensa della Strega Salamandra, dimenticando però l’introvabile shale.
Il suo savoir-faire mi ha ricordato un misto tra una Janine Cody di Animal Kingdom e una Sandra Milo felice per l’ospitata a Domenica In. Ma forse ero ancora nel pieno del trip di Diego-Soreta.
In definitiva meritava il grembiule solo per aver citato l’immortale Jia-bi di MasterChef 10.
10) Mr. Ciuccio – Voto 6
Con il signor Ciuccio è giuto il momento della pubblicità occulta della Giochi Preziosi, che presenta la sua intera nuova collezione: Ciuccio Fotografo, Ciuccio Videomaker, Ciuccio Psicologo. Ma per questa volta il lancio di Ciuccio Cuoco fallisce miseramente. Non temete però, perché per i regali di Natale è già pronta la special edition “Ciuccio accompagnato da Mamma Supporter“, che se schiacci il pulsante apposito esclama “è colpa tua, e ti do pure il resto”. Tradizione e Panico pt. 2.
11) Carmine – Voto 8
Carmine, a soli 18 anni, ha sulle spalle la pesante responsabilità di tramandare la grande tradizione Masterchef della provincia di Salerno.
A dire il vero neanche sapevo che Fabietto Schisa fosse originario della provincia Salernitana, si vede che È Stata La Mano di Dio.
Una tradizione avviata dal grande Maestro Mavco di Angri, conosciuto anche come il Profeta della Quaglia. Oggi nel mondo che vorremmo, ci sono ancora una volta i ravioli. Inoltre, non può fare a meno di asserire che sì, sa disossare. Ma la vera domanda che tedia tutti noi è “saprà sfilettare come tradizione comanda?”.
Probabilmente lo scopriremo nelle prove tecniche.
12) Dalia – Voto 7
Dalia si presenta parlando metà francese, metà italiano e metà inglese. Praticamente una trasposizione televisiva di ciò che accade ogni giorno nel mio cervello.
È anche possibile che sia Nika Paris sotto mentite spoglie, che dopo il fallimento a X Factor ritenta la fortuna con MasterChef 11. Il suo modus operandi mi ricorda molto Azzurra della scorsa edizione, ma ancora non sappiamo se erediterà davvero tutta la cazzimma della Croupier di MasterChef.
13) Don Paolo – Voto 5
Il Cuscus che mio padre non avrebbe mai cucinato... e avrebbe fatto bene. Sicuramente Sky per raggiungere l’Olimpo della televisione italiana ha bisogno del suo Don Matteo personale, ma non è questo il giorno e non è questo il parroco.
Il Volere di Dio ha parlato chiaro, la nostra festa non deve finire, non deve finire e non finirà. Solo che Don Paolo non è invitato.
Ma perché siete così?
Citazione per pochissimi
Io che credevo, io che speravo.
Parteciperò, mi autoinviterò,
dannata festa di MasterChef!
14) Oriana detta Orietta – Voto 9
Quando sei arrivato, ti stavo aspettando con il colesterolo più alto del mondo. Quanto burro ci si scioglie intorno se mi porti a mangiare. Labbra rosso pomodoro. Dammi un grembiule ‘nzevato stasera. Hai mangiato un bel tortello, e va bene così, ma poi te ne restano mille.
Oriana detta Orietta, giunge nalla cucina di MasterChef brandendo trigliceridi e tradizione. Il suo provino è una sfida aperta a Terry Giacomello, un grido di liberazione per tutti gli italiani che vogliono mangiare le cose normali.
Daje tutta Oriana detta Orietta.
15) Andrea Letizia + 1 – Voto 8
Questa volta puntiamo sul profilo di coppia, d’altronde da MasterChef a Uomini e Donne è un attimo.
L’anatra tradisce e Locatelli ferisce. Andrea si salva in calcio d’angolo e Giorgione Nazionale salva una storia d’amore che sarebbe probabilmente finita peggio dell’anatra cruda di Letizia (che è sempre Andrea).
Il fidanzato, invece, si destreggia amabilmente tra i fornelli e Loca si sente finalmente libero di sguinzagliare il suo inglese fluente. Forse perché aveva scambiato l’accento de Roma con quello di London Town. Fatto sta che porta a casa un bel bottino di tre sì e anche per questa sera l’amore è salvo.
16) Maria Grazia – Voto 9
Siamo fili d’erba, ti ricordi?
Ancora una volta non sappiamo bene di che erba si tratti, sappiamo solo che Maria Grazia arriva a MasterChef in punta di piedi e si rivela essere ZeroCalcare con più capelli e con il coraggio di andare in pizzeria e ordinare la pizza sto ca**o.
Di coraggio Maria Grazia ne ha davvero tanto e lo dimostra anche quando la vediamo armeggiare con il coltelli con la destrezza di un samurai giapponese.
Anche lei si affida alla forza del raviolo e, anche se non ha portato con sè un armadillo, noi le vogliamo bene lo stesso. Daje.
17) Giuseppe – Voto 6
C’è chi nella vita lavora, chi insegue un sogno, chi non fa un cappero dalla mattina alla sera. Poi c’è Giuseppe, e Giuseppe nella vita frigge.
Le sue notti sono allietate dallo scoppiettare dell’olio nella padella, dall’unto che soave si sparge su una superficie di carta assorbente. Arancin*, cuoppi, calzoni. Tutto fa fritto in cucina.
Ma nella sua equazione del successo, il prode calvalier del fritto incontra il parere avverso delle stelle. Il suo primo pesce ascendente acquario non riesce a condurlo sulla strada del grembiule bianco.
Ma a Giuseppe non importa, il prode cavaliere ha il suo gembiule blu con i dolci siciliani. A lui non servono fionde o spade di legno. A lui serve una manciata di pistacchio che sappia di Bronte e pastella quanto basta. Non è l’eroe che meritavamo, ma quello di cui avevamo bisogno.
18) Tracy – Voto 7
Bruno non sento l’Africa, non sento l’Africa.
I colori sgargianti del piatto di Tracy e la sua veneta simpatia ci trasportano con la mente sulle sponde del fiume ‘Ngubee, mentre sentiamo in lontananza il dolce odore acre dell’alcolismo veneto. È tutta questione di Africa.