Nella televisione moderna non si capisce più nulla, tutti che voglio bruciare le tappe, arrivare direttamente al dunque. Non ci sono più le mezze stagioni, e l’attesa della Masterclass è letteralmente essa stessa la MasterClass. Vabbè insomma, tutto questo per dire che in un piovoso giovedì sera, alle porte del Natale, Babbo Barbieri ci ha fatto trovare una Mystery inaspettata sotto l’albero. Ce lo aspettavamo? Assolutamente no. Ne abbiamo gioito? Alla faccia del mappazzone. E questa ragazzi, è la storia di come abbiamo conosciuto la MasterClass di MasterChef 13. Tutto con la stessa velocità di un ti amo al primo appuntamento con Ted Mosby.
D’altronde, parlando di mappazzoni dobbiamo ammettere che quest’anno a MasterChef 13 ne abbiamo visti meno del previsto, questo con il potenziale aiuto di chef Giovanni Muciaccia in una Mistery cross-over. A questo punto MasterChef lo posso fare anche io. Spoiler: non è vero, un bambino di 5 anni disegna meglio della sottoscritta.
Ma sorvoliamo come Pippi povero gabbiano, e passiamo subito ai voti di questa bizzarra puntata di MasterChef 13.
La nostra guida informativa su tutto quello che c’è da sapere di MasterChef Italia 13
Marcus – Voto 9
Dalla Svezia con furore il nostro Marcus arriva armato di cervo, tanto per nascondere le sue origini nordiche, ma a tradirlo è la salsetta furbetta. Damn.
Sarà che il magico non ha ancora trovato il suo posto nel mondo, ma la cosa certa è che essendo cresciuto in Svezia con mezz’ora di luce al giorno l’oscurità non gli fa paura, e tantomento le ombre. Scabin chi? magnate ‘ste köttbullar dell’IKEA.
Ormai anno dopo anno stiamo collezionando le nazionalità di tutto il mondo e non potevamo certo farci mancare il Nord Europa, soprattutto se dalla fredda terra in cui vengono partorite queste Pagelle.
Michela – Voto 4
Ovviamente la villain di questa edizione non poteva mancare, e chi siamo noi per metterle un voto basso? Beh… è un duro lavoro ma qualcuno deve pur farlo
Tanto poi se le cose vanno male può sempre dire che “in Alto Adige si usa così“. Alla fine della fiera le Marche saranno anche Meridione, ma io dalla calura africana del Salernitano voglio sottolineare che agli occhi di Marcus è meridionale anche lei. gne.
P.S: almeno lei non ha scelto Malgioglio come suo protettore, ma possibilmente anche lei si è innamorata di suo marito, ovviamente prima di lascialo all’altare. Se scappi ti masterchefizzo.
Niccolò – Voto 9
Gli ultimi saranno i primi, ma in questo caso posso dire senza remore che l’ultimo diventerà il mio spirito guida.
Medico sulla carta con una gioia di vivere che mi fa venire voglia di proporre alla Pixar un nuovo film di Inside Out in cui analizziamo le emozioni nella testa di Niccolò.
Vivo ogni secondo come l’ultimo secondo, credo in poche cose ma ci credo fino in fondo
Niccolò ha la gioia di vivere di un codannato a morte e la stessa speranza nel futuro di Duccio Patanè, anche se per laurearsi in medicina con 110L qualcosa avrà dovuto leggere, e sappiamo tutti il segreto per la salute suprema.
D’altronde tra il Sacro Cuore di Scrubs e la MasterClass ci sono poche differenze, anche perchè il Dr. Kelso è solo un Barbieri che ha studiato medicina.
Kassandra – Voto 5
È un involtino che è già via da noi, allora come spieghi questa maledetta crosticina, di tremare come foglie e poi entrare nella cucina di MasterChef 13
Oltre ad ansia e lacrime, Kassandra porta con sè anche un bel po’ di drama llama con inimicizie che affiorano già all’alba della seconda puntata. Questa è l’edizione del go big or go home, ma il risultato è solo un po’ di confusione.
Così, come per magia, tremando tremando anche Kassadra con la K inizia il viaggetto nella MasterClass. Io già rido per il primo PressureTest. Sim salaScabin.
Alice – Voto 8
Parliamo dell’elefante nella stanza, anzi dell’orecchia di elfante nella MasterClass. Alice nella dispensa delle Meraviglie entra in punta di piedi e si dimostra la migliore in fatto di attacchi d’arte.
Anche perchè per quanto riguarda gli attacchi di panico in questa edizione di MasterChef 13 la competizione è decisamente troppo alta.
Per tutto il resto c’è la golden pin aka la spilletta d’oro della Mistery. Qua sembra che più passano gli anni più diventano tutti milanesi imbrutiti con inglesismi a cappero di LocaLoca (ma poi chi sono io per parlare?!)
P.S.: Davide Scabin è semplicemente il Presidente Snow di questi Hunger Games di MasterChef e, in tutto questo, la spilletta d’oro non fa che confermare la mia teoria. Coincidenze? Io non credo.
Filippo – Voto 7
“Ti giuro che faccio una cacio e pepe da paura, e che se non mi rompevo il crociato a quest’ora ero in Serie A, altro che MasterChef” direbbero i migliori profili Tinder.
Certo, di solito si tratta della carbonara ma alla fine siamo lì. Io uno che mi cucina una cacio e pepe in 10 minuti me lo prenderei eccome. Guerra persa. Ma non possiamo evitare di dare un buon voto al caro Filippo, anche solo per essere la versione più giovane di Cannavacciuolo, con il suo ciuffo da principe Disney e la barba da figo da strapazzo. Oltretutto assomiglia anche a uno dei redattori più fighi dellla redazione di Hall of Series, ma questa è un’altra storia.
Settimino – Voto 110 e lode
Di cuochi che ne sono tanti, ma di Settimino ce n’è uno solo. Arriva a MasterChef 13 parlando italiano, barese e tedesco. Qualcosa mi dice che a fine edizione parlerà anche svedese, mentre vedremo un nuovo Marcus con accento pugliese… altro che Piemonte.
Settimino primo del suo nome, re della frittura e di tutti i sufflì del mondo. Non è importante cosa si frigge, è importante come si frigge e lui frigge forte.
All RAIT MAI FRIENZ. UI LOVE IU.
“Ho fatto giusto giusto in tempo, prima che scadeva l’orologio” se questo poeta contemporaneo non vince MasterChef 13 ci sono comunque buone possiblità che vinca il Premio Pulitzer. Dimostriamoli questi fatti Settimino, facciamola questa rivolta.