La finale di MasterChef 13 è arrivata con la tanto attesa incoronazione della vincitrice (qui vi abbiamo raccontato che fine hanno fatto i vecchi vincitori). Anche quest’anno è l’ora delle casacche bianche e della sfilata di concorrenti sconfitti, con conseguente presa di coscienza che la mia memoria è sempre più labile. Ogni anno ricordo sempre meno concorrenti arrivata a fine corsa. Che bella emozione guardare i parenti felici, dare un volto a figli, madri, sorelle, compari etc. che per mesi abbiamo sentito nominare solo attraverso confessionali shalati a botte di condotti lacrimali (dottò lo sto scrivendo bene?). Ma, soprattutto, quanto è bello rivedere finalmente Settimino su questi schermi?
Insomma, alla fine ci siamo sentiti tutti un po’ come quella Mystery piena di crepe riempite d’oro. Peccato che dopo 13 anni di MasterChef Italia siamo ancora qui a commentare un piatto dopo l’altro mentre a sento sappiamo fare l’uovo fritto (personally speaking). Alla fine, la pasta col tonno non è poi così male.
Però che belle emozioni che ci regala la finale di MasterChef, soprattutto in quei momenti finali in cui immagini già il vincitore nel tuo cuore, ma poi rimani sospeso tra lo spazio e il tempo pendendo dalle labbra di Bruno Barbieri, il quale sornione custodisce la busta con il nome del vincitore. Suspenseeeee.
Che dire, non ci resta che mettere un po’ d’oro in queste crepe e passare ai voti con le Pagelle finali di MasterChef 13. Vi mancheremo un po’? (a proposito, a bocce ferme puoi recuperare tutti gli episodi alla pagina NOW dedicata)
4) Sara – Voto 7
Sfilettare non è una cosa semplice, che si tratti di sugarelli o che si tratti di quaglie.
Anche la più bella quaglia, diventa appassita, va bene ti sfiletto, ma non tutta la vita.
I fantasmi del passato ritornano nella MasterClass pronti a infestare gli incubi di Sara e del suo amico sugarello. Anche la più bella rosa ha le spine, ma è meglio non farle trovare nel piatto allo chef svizzero altrimenti sono cavoli (non di Bruxelles).
Almeno lei è uscita dalla MasterClass con il fidanzato ad aspettarla a casa (spero), considerando la deriva di molti altri fidanzamenti in questa edizio io la considererei comunque una vittoria.
In ogni caso, il quarto posto era piuttosto telefonato, ma la dolce e pucciosa Sara ha terminato il suo percorso a testa alta.
3) Michela – Voto 7
Tutti parlano dei versi di Eleonora, ma penso che a questo punto sia giusto menzionare anche le espressioni facciali di Michela. Dalla maledizione dell’aglio nero alle pacate reazioni in caso di vittoria, non si può dire che Michela sia la concorrente adatta a giocare a Poker.
Po po po Poker Face, po po Poker Face.
Comunque la grinta non le è mancata fino alla fine, e devo dire che la maggior parte dell’attenzione nel corso della finale è stata per il figlio della prode guerriera. Un simpatico giovincello che, in qualche modo, mi fa pensare alla versione mini del Doc, con una proprietà di linguaggio degna di nota. Non me lo aspettavo da Babbo Cannavacciuolo, ringrazio tutte le erbette furbette.
Il suo è stato un percorso tra le montagne… russe. Tra momenti da ottima villain, e altri in cui ci ha fatto ricredere e si è guadagnata il nostro rispetto, anche quando aveva tutti contro. Addirittura in finale è riuscita a far ricredere anche la buona Kassandra, incredibile ma vero. Michela Potter e i Doni della Casacca.
2) Antonio – Voto 8
Non so se ero più in ansia per la fattura del menù di Antonio o per il fatto che sua moglie in Germania fosse piena quanto un panettone del Massari.
Si riconferma il re delle cotture e della tradizione siciliana, ma un plauso anche alla piccola Anita capace di aspettare pazientemente il padre impegnato nella sua missione da piccolo Ratatouille. Ammetto che una lacrimuccia è scappata anche a me al momento del video, ma la corazza del guerriero non si è scalfita e ha impiattato il suo menù senza intoppi ed esitazioni. Forse un po’ troppo nella sua comfort zone? Ma alla fine è stata una lotta a colpi di genialità e capacità di pensare fuori dalla (Mystery) Box.
In fondo per spaventare Antonio ci vuole davvero tanto, troppo impegno e uno chef Svizzero… anzi neanche quello.
1) Eleonora – Voto 10
Possiamo ammettere languidamente che il nostro cuore tifava a squarciagola per Eleonora? Non sono sicura di quanto tempo sia passato dalla fine delle registrazioni, ma mi chiedo se la giovane donzella abbia realizzato o meno di aver vinto MasterChef 13.
La Fleabag del nostro cuore (a proposito di Fleabag, qui un approfondimento sul simbolismo) è riuscita a stupire i giudici con preparazioni complicate, una concentrazione stratosferica e qualche verso onomatopeico da manuale. È entrata nella sua bubble (tea) di creatività ed è riuscita a costruire una storia intorno ai tanti pesci della sua vita… coff coff.
Un viaggio tra cultura asiatica e cultura italiana, con quel tocco d toscanità che la rende anche fin troppo italiana. Pensare alla deriva che sta prendendo la televisione nazionale lasciando così tanto spazio a questo accento così caro al buon dottore (no, non quello di Occhi del Colesterolo, quello di Occhi del Cuore).
Brava Ele.
Antonino Cannavacciuolo – Voto 8
L’uomo dei limoni e dei discorsi motivazionali è sempre un pilastro imprescindibile di MasterChef 13. Dopo anni di esperienza non perde un colpo, anche se possibilmente perde il gusto in fatto di giacce considerando l’outfit della finale. La prossima volta gli consiglio di chiedere una consulenza al buon Settimino, il quale farà sicuramente un tifo sfighettato per lui.
Giorgio C’mon Locatelli – Voto 8
Anche il LocaLoca (inter)nazionale ha portato a casa un’ottima edizione di MasterChef. Il suo fascino da poliglotta non passa mai di moda. Il lupo perde il pelo ma non il c’mon baby, e a noi va più che bene così.
Questo iconico trio di giudici ha conquistato residenza permanete nel nostro cuore e il solo pensiero di vedere una tripletta differente il prossimo anno quasi mi terrorizza. Ma chi lo sa.
P.s.: è tutta colpa di MasterChef 13 se nella mia lista dei desideri adesso c’è ballare il valzer con LocaLoca, anche se non so ballare il valzer.
Bruno Barbieri – Voto 10
Io non sono in MasterChef, io sono MasterChef. Un tizio apre la Mystery Box e viene eliminato, pensi che io sia quello? No, io sono quello che ha costruito la Mystery!
Cita una famosa frase di Breaking Barbieri, la nuova serie tv originale Hos che ha conquistato il pubblico italiano. Insomma, di lui e dei suoi outfit stravaganti non possiamo proprio fare a meno, è il Khaleesi del cooking show italiano e noi gli vogliamo sempre più bene.
In fine, grazie a voi lettori fedeli che ogni anno ci accompagnate in questo folle viaggio alla scoperta di concorrenti stravaganti, piatti che non assegeremo mai e tanto cari vagheggi a cavallo tra MasterChef e le serie tv… A proposito di viaggi, siete pronti a mettere lo zaino in spalla e partire alla scoperta di nuovi orizzonti con la nuova stagione di Pechino Express? Noi saremo come sempre qui a dare i numeri e goderci l’avventura.