Il giovedì più impegnativo dell’anno è arrivato. Il mondo degli appassionati di televisione è chiamato a una scelta che potrebbe decidere del loro destino: addormentarsi sul divano, preparare una tisana al cardamomo all’una di notte, ritrovarsi a cantare con Massimo Ranieri, o diventare strabici con due schermi, uno collegato dall’Ariston e l’altro sulla dispensa furbetta del nostro programma preferito? Ovviamente noi non ci facciamo mancare nessuna Pagella, perché é quando si tratta di dare i numeri siamo bravissimi, che sia MasterChef 14 o che sia Sanremo (appunto, quelle della terza serata le trovate qui).
Gli altri anni questo giochetto era semplice: una volta finito MasterChef, giravamo su Rai Uno e – se ci andava male – ci eravamo persi due esibizioni dei cantanti in gara. Ma quest’anno Carlo Conti ha deciso di ispirarsi al cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine e trasformare il Festival della Canzone Italiana in un Pressure Test di quelli spietati, in cui ti chiedono di cucinare un risotto ai frutti di mare in 15 minuti e di impiattare pure bene. Sarà per questo che la maggior parte degli artisti quest’anno ha deciso di vestirsi di nero, proprio color Pressure.
A proposito di questo noi – come al solito – facciamo bene i Conti (quelli giusti) e ci ritroviamo nella giornata degli innamorati con le consuete Pagelle di MasterChef 14. Dirige l’orchestra il Maestro Beppe Tapinaro.
Mary – Voto 7
Se MasterChef 14 fosse un’edizione di Sanremo Mary sarebbe il tormentone che all’inizio non sopporti, poi arrivati all’ultima serata del Festival sei lì a cantarla neanche fossi nella discoteca più cool di Milano a ballare con una giovane Anna scatenata.
Il web l’ha unanimamente individuata come villain di questa edizione, un ruolo immancabile. Un duro lavoro ma qualcuno deve pur farlo, alla fine però anche i cuoricini cuoricini più duri si addolciscono, e anche i ghiacci più nordici si sciolgono (vero Franco?) e si scioglie anche lei che – per tutta la puntata – ha dominato armata di sifone (Leone il Cane Sifone la vendetta).
Jack – Voto 7
Ormai – arrivati a questo punto della gara – la lotta all’ultimo fornello si fa davvero difficile. Lo sa anche Jack, che è ormai diventato l’assaggiatore ufficiale di questa edizione di MasterChef 14. Se Mattia Tagetto di MasterChef 12 (lo ricordate vero?) ha passato la vita a girare tra ristoranti stellati, Jack ha fatto il furbetto e li ha assaggiati tutti a MasterChef. Piccolo burlone.
Certo, questa volta rischia tantissimo, non parlo solo del fantasma Cavolini che si impossessa di lui e fa sgorgare lacrimoni su lacrimoni, ma anche di uno skill test difficilissimo vinto all’ultimo bocadillo contro Donna Katia.
Insomma, se lui fosse una canzone di Sanremo, sarebbe quella canzone bellissima con performance magnifiche, ma che all’ultima puntata accusa tutti gli hangover e la stanchezza e stecca la nota al momento sbagliato. La canzone però è sempre bella e sempre in lizza per la vittoria.
The Big Barbieri is watching you.
Simone – Voto 5
Simone in questa puntata di MasterChef 14 fa Simone, proprio come i Modà fanno i Modà ogni volta che salgono sul palco dell’Ariston. Certo è, però, che quando si tratta di salire in balconata il buon Simone – a differenza di Kekko dei Modà – le scale le sale con la leggiadria e atleticità di Massimo Ranieri.
Insomma, la sua ipoteca sulla vittoria è sempre alta, proprio come la sua capacità di passare da una lingua all’altra, da un sedano all’altro. P.S.: nessuno avrebbe mai immaginato che l’English del LocaLoca nazionale sarebbe stato migliore di quello del Super Mario di questa MasterClass. Incredibile, incredible, incroyable, increíble, utroligt.
Good but not so good.
Claudio – Voto 9
MasterChef 14 decide di spezzarci il cuore proprio alle porte di San Valentino. Noi spettatori leali e fidati questo colpo basso proprio non ce lo meritavamo, invece eccoci qua a versare più lacrime di un Jack qualsiasi che si approccia alla cucina olistica mangiando zafferano nella capitale danese.
Io da questo momento in poi desidero solo che nella MasterClass ci sia un plot twist e possiamo guardare le ultime puntata di MasterChef 14 con Claudio e Gianni che commentano in live stile GialappaShow.
Ecco, se ci fosse il premio della sala stampa (presupponendo che la sala stampa siamo noi) lo vincerebbe Claudio a mani basse. Lui è i Ricchi e Poveri di questa cucina, è bene esplicitarlo. Iconico. Intramontabile. Semplicemente Clodo.
Anna – Voto 8
I colossi stanno perdendo colpi, e questo succede anche ad Anna. La prima della (Master)Class è costretta a togliersi la maschera e rivela il suo passato da discotecara. Proprio in quel momento mi è partita una balorda nostalgia e una ship potente con il buon Antonio Dexter di MasterChef 10. In ogni caso, tunz tunz a parte, tutte le energie dell’aspirante chef evaporano dopo la Mystery Box che la mette a tu per tu con il suo sè più giovane (che la invita anche a cena).
Tornerà in forze per la finale? Sarà lei la caravella di cui aver paura, o sarà Mary a fare il sorpassone finale e soffiare la vittoria alla predestinata Winx, queen of Altea e regina di tutti i gyoza? Lo scopriremo solo vivendo.
In un metaverso in salsa Ariston lei potrebbe essere la nostra Giorgia.
Katia – Voto 6
Donna Katia si toglie il grembiule (sempre con classe) e ci dimostra che, alla fine, anche lei è capace di uscire dalla sua comfort zone, divertirsi e persino essere simpatica. Perché sì, vedere quello step finale dello Skill Test ha davvero messo tanta carne a cuocere, ci ha appassionato e ci ha fatto pensare che, chiunque fosse stato l’eliminato, ci sarebbe comunque dispiaciuto.
Amici, amici e poi ti regalano il sedano. Tra le caravelle scoppia una guerra civile e Mary prende la mira e affonda senza pietà la sua preda. Donna Katia si fa comunque valere, proprio come quella ballad che vedi all’Ariston e che ti fa pensare “sempre la solita salsa Sanremese” ma con il passare del tempo quella salsa sanremese diventa uno squisito ragù. Insomma, aveva solo bisogno di cuocere un po’ di più.
Franco – Voto 7
Abbiamo scoperto che al Thor di questa MasterClass l’inverno svedese non è piaciuto. Un dio norreno piuttosto strano, ma da un fuoriclasse come Franco cosa dobbiamo aspettarci? Nel Valhalla che vorrei si ascolta solo Raffaella Carrà e si danza a ritmi brasileñi, come su una spiaggia portoghese in altissima stagione. Niente a che vedere con kanelbullar, Ikea e nordic noir.
Comunque il buon vichingo che non vichinga deve darsi una svegliata se non vuole rischiare di abbandonare la nave prima del tempo come un Ragnar qualunque. Inutile dire che la sua versione Ariston sarebbe la hit estiva con abuso di paillettes e qualche parola spagnola che si intrufola a caso. Qualcuno ha detto Paola e Chiara? Sì, però se c’è una cosa che abbiamo imparato da questa edizione di X Factor è che almeno a una delle due Iezzi la Svezia piace, e pure tanto.
