Dopo anni e anni di MasterChef abbiamo imparato che gli ingredienti più importanti in cucina sono l’amore e la felicità. Gli stessi sentimenti che proviamo ogni anno quando Dicembre ci fa trovare sotto l’albero Antonino, Bruno, LocaLoca e una manciata di grembiuli di diversi colori. In più MasterChef 13 ci regala anche il bonus ombra, che al momento mi fa pensare o a Iginio Massari o all’uomo del curry per eccellenza: Italo Screpanti… nel MasterChef che vorrei.
Insomma, per ricapitolare: l’ombra ce l’abbiamo, il Peter Pan di Spagna ce lo ha portato Chù dal Madagascar, non ci resta che spiccare il volo verso la seconda stella (Michelin) a destra e approdare sul Ishale che non c’è (dopo questa autorizzo il mio capo redattore a cacciarmi). A completare il quadro c’è anche il tabellone con i volti a metà strada tra la tombola di Natale e il quadro luminoso di Squid Game. D’altronde sempre di calamaro si tratta, in un caso ‘mbuttunato, nell’altro beh… lasciamo stare.
A questo punto posso affermare senza vergogna che i miei anni solari sono scanditi da due eventi importanti: MasterChef italia e Sanremo, con il picco di ansia e felicità quando i due eventi si accavallano nel mese di febbraio. Detto questo passiamo subito ai voti (che emozione) con le Pagelle di MasterChef 13
1) Antonio – Voto 7
Dalla Germania con furore Antonio si incammina verso il grembiule bianco a passo siculo. Nella lista dei grembiuli di MasterChef 13 la quota emigrazione non può mancare e ad onorare questa tradizione arriva lui accompagnato dalla sua dolce metà (no, non parlo del LocaLoca amico degli emigrati).
Punti aggiuntivi spettano al buon Antonio per aver cucinato un maiale perfettamente abbinato all’outfit di Dolores UmBarbieri.
2) Eleonora – Voto 8
Nelle serie tv ci sono i personaggi principali, e poi ci sono quei personaggi secondari che nonostante il loro ruolo di supporto riescono a lasciare un segno indelebile nelle nostre memorie. Se MasterChef Italia fosse una serie tv (potenzialmente prodotta da Ryan Murphy) uno di questi ruoli spetterebbe a Sedighe, aka la fondatrice della riserva funghetti furbetti della dispensa.
Anche quest’anno a MasterChef 13 le chiavi della dispensa furbetta vanno direttamente tra le mani di Eleonora, così de botto, senza senso e senza passare dal via. D’altronde se si parla di ruoli, il caos è l’indubbio protagonista di ogni MasterClass che si rispetti. Poi la Ele ha anche preso la comanda a Jane Fonda, cosa vuoi di più dalla vita?!
A dire la verità ora come ora aspetto solo la prima esterna, il mio sogno è vedere Eleonora a capitanare la sua brigata su vele di baccalà come la Giacoma Passera (tanto per rivisitare un vecchio cult delle Pagelle) toscana pronta a contrastare la brigata nemica e Stanis La Rochelle.
3) Niccolò – Voto 9
Gli studenti fuorisede conoscono bene la prima legge della vita: chi trova un amico trova un tesoro, ma chi trova un amico che sa cucinare trova direttamente Erebor con anche Smaug in allegato.
Inoltre, da buon fuorisede, l’aspirante chef ha capito l’importanza di andare ad assistere l’esame in avanscoperta per poi sedersi all’appello successivo. Proprio così il prode guerriero si interfaccia con la collega Francesca in una sorta di Tinder dei fornelli. Del match ormai sappiamo poco, ma di Francesca possiamo affermare che si applica il salto d’appello.
P.S.: noi ora ridiamo, ma la lacrimuccia pensando ai nonni che ci guardano da lassù non ce la toglie nessuno.
4) Anna – Voto 10
Mi sembra evidente che la farmacista di MasterChef 13 abbia subito l’ipnosi del caro The Mentalist, a testimoniarlo c’è il suo baccalà del monsignore.
La signora Anna si presenta al cospetto dei giudici accompagnata da suo marito, il quale si è rivelato una pericolosa distrazione: il mio cervello era in cortocircuito cercando di capire a chi somigliasse (o forse The Mentalist aveva ipnotizzato anche me), alla fine sono giunta alla conclusione che è una fusione tra la buon anima di Maurizio Costanzo e Giancarlo Magalli.
Un lallà, un lallà, un lallalà, questo è il valzer del LocaLoca.
Brava Anna, porta in alto il nome della quota over di MasterChef 13.
P.S.: c’è chi ha pensato alla mitica signora Anna di MasterChef 8, e c’è chi mente. Ti portiamo sempre nel cuore *lacrima*.
5) Valeria – Voto 8
Dopo tutti questi anni inizio davvero a farmi due domande sul perchè la gente scelga giurisprudenza per poi ritrovarsi a fare tutt’altro. Come parte di questo club di disagiati opto per il masochismo. Lo stesso masochismo che ritroviamo nella giovane Valeria alle prese con la sabbia nel cassetto.
Non so se questa edizione di MasterChef 13 si trasformerà in una sorta di Dune all’italiana, ma il mio pensiero va al Povero Gabbiano che ha perduto la padrona. La Ariel de noantri familiarizza bene sia con i pennuti che con i giudici del cooking show più famoso dello stivale. Ma si sà, chi di sabbia ferisce, di sabbia perisce, anche se alla fine Valeria ha cavalcato questa audition come una delle sue onde nella ridente Ostia beach.
6) Gruppo misto grembiuli bianchi MasterChef 13 – Voto 7
Le menti furbette degli autori di MasterChef ogni anno ci propongono una novità, così mi sono adeguata e vi presento i gruppi misti, aka lo spazio di inclusivity per i personaggi che potevano meritare di più ma che sono rimasti vittime del taglia e cuci.
La prima è Chù, anche lei non ci ha risparmiato in fatto di lacrime, tanto che non so più dove sia la linea di confine tra il preciclo e le storie strappalacrime. Su di lei ho alte aspettative, ma chi vivrà mangerà. Nel frattempo ci regala il primo babe di Locatelli.
Lorenzo, lui è quello con il codino che ha preso il grembiule con un piatto alla cieca. Tutto il resto è noia, ma anche forse ci aspettano delle belle sorprese.
Non sapevo che Matthew Bellamy avesse partecipato a MasterChef 13 sotto o pseudonimo di Alberto, simulando anche un ottimo accento del nord Italia (scommetto che lui il piccione al guanto lo sa fare benissimo). Bonus: Tanto va l’anatra nell’orto che ci lascia la zampina è un titolo degno della società dei poeti estinti di MasterChef.
Deborah con la h, la mamma romana commuove i giudici con il suo storytelling delle verdure, anche lei potenziale animale da esterna. Uè bell stu friariell’.
Andrea, effettivamente fino a questo momento avevo visto troppi pochi ravioli.
Sara deve solo trovare il suo Dustin e poi siamo pronti per la Never Ending Story di MasterChef 13.
7) Gruppo misto grembiuli grigi – Voto 8
Settimino il poliglotta è senza dubbio il capitano di questo gruppo. Il suo tedesco barese è già una delle mie cose preferite di questa stagione di MasterChef 13 e io ho un bisogno viscerale di vederlo nella MasterClass. Come se non bastasse, ha anche citato la regina Anna Oxa, un’orecchietta da poco. Daje Settimino
Fiorella: ritornando al discorso giurisprudenza, da oggi andrò in giro con il QR code di questa audition a portata di mano per tutti quelli che mi chiederanno come sono andati i miei anni universitari. My name is Fiorenza Fiorella but everyone calls me Fiorella.
Kelly è l’immancabile quota international, e arriva con gelati e dolce. Io le avrei detto sì a prescindere, ma io sono facilmente corruttibile quando si tratta di gelati.
Non può mancare la nonna sprint bresciana: Giuditta. Io ce la vedo sotto palco dei Maneskin a cantare I Wanna Be Your Slave, ma anche direttamente a Tomorrowland versione capo ultras.
Francesca è la donzelletta che vien dalla campagna con le bomboniere di zafferano stile bomboniera a fine matrimonio, peccato che in questo caso non tutti dicono sì, lo voglio. Anche lei entra nel clan dei titoli di masterchef ‘Sti Cozzi.
Kassandra si presenta come la nemesi di se stessa e capamo perchè. Contribuisce a far emergere il lato più empatico di Bruno Barbieri, un’anima sensibile pronta a consolare con le parole giuste al momento giusto.
8) Gruppo misto esclusi memorabili – Voto 10
Entrah? Non entrah
Come sempre i grandi eliminati dei Live Cooking ci regalano gioie e dolori al ritmo di Vogl’ Murì.
Vale la pena citare nuovamente il grande The Mentalist che non si accontenta del grembiule grigio, infatti torna direttamente con il grembiule da casa. Poi c’è Guido, l’Hermione Granger della sua classe di VIP che non passa il test di ammissione ad Hogwarts.
Per concludere va citato anche il mitico Gigi precursore della cucina gurmì e la sua trota impanicata. Oltre che il tizio con la moglie avvocato che si improvvisa Cannavacciuolo e lo fa tornare a casa con 4 no e le pratiche di divorzio aperte.