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Il PAGELLONE dei 16 principali film e Serie Tv in streaming a gennaio, da Griselda a Saltburn

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Com’è andato il primo mese dell’anno per il cinema e la tv? Benone, soprattutto sul secondo fronte. Perché è bello parlare nello stesso pezzo di serie tv del calibro di Fargo e True Detective, e perché il 2024 che si prospetta rappresenterà soprattutto un’annata di passaggio da svariati punti di vista, dopo le abbuffate seriali del 2022 e quelle cinematografiche del 2023.

Detto questo, occupiamo lo spazio per introdurre una novità nell’offerta editoriale di Hall of Series: visto che ce l’avete chiesto, d’ora in poi vi proporremo un pagellone mensile in cui faremo un bilancio sui trentuno giorni appena trascorsi e daremo i voti ad alcuni tra i principali film e serie tv andati in onda.

I voti, come sempre, saranno piuttosto soggettivi e quindi oggetto di discussione, ma ci auguriamo possano rappresentare uno spunto per confrontarvi con noi e per trovare delle idee funzionali all’aggiornamento delle vostre watchlist.

Iniziamo? Dai, iniziamo: c’è tanto da dire.

Il PAGELLONE dei 16 principali film e Serie Tv in streaming a gennaio, da Griselda a Saltburn

  • Fargo (dal 22 novembre 2023, stagione 5) – Sky

Non sappiamo se Fargo si sia conclusa con la quinta stagione o andrà avanti con una sesta, ma sappiamo per certo che quel memorabile finale, incentrato su una delle scene più “farghiane” mai viste sul piccolo schermo (e pure sul grande), sarebbe ideale per chiudere definitivamente il cerchio. La conclusione perfetta di una stagione perfetta, seconda solo all’insuperabile prima. E capace di riportare Fargo ai fasti degli albori, dopo il passaggio controverso di quattro anni fa. Merito di un team di autori che vivono per spiazzare anche lo spettatore più esperto e di una storia confezionata con cura, cucita addosso a un cast in grandissima forma. Questa è una storia vera: Fargo è uno di quei titoli che ci ricordano perché le serie tv sono diventate quello che sono diventate negli ultimi venticinque anni. VOTO: 9.5.

  • True Detective (dal 15 gennaio 2024, stagione 4) – Sky
serie tv

È ancora presto per esprimersi, visto che al momento sono andate in onda solo tre delle sei puntate previste, ma possiamo sbilanciarci su un punto: per ora non è piaciuta solo a Nic Pizzolatto, creatore di True Detective adesso fuori dal progetto. Intriga l’ambientazione, suggestiva e inquietante. Abbaglia una storia piena di coni d’ombra. E incantano le connessioni continue con la prima stagione, quella indimenticabile con Rust Cohle. Dove vogliono andare a parare con questi collegamenti? Non vediamo l’ora di scoprirlo. Ma per il momento non abbiamo dubbi sulla valutazione. VOTO: 9.

  • The Curse (dall’11 novembre 2023, stagione 1) – Paramount+
The Curse

Una genialata visionaria o una storia strampalata senza capo né coda? Più di qualcuno se l’è domandato a lungo, anche nell’arco della visione e fino all’arrivo di uno dei finali più assurdi mai visti, ma abbiamo avuto la risposta sui titoli di coda: The Curse si avvicina molto più al primo concetto che al secondo. Per carità: non è semplice apprezzarla e non sempre sono sufficienti le straordinarie interpretazioni di Emma Stone e Nathan Fielder per tenere alta l’attenzione del pubblico, ma The Curse è una di quelle opere che rappresentano un potenziale spartiacque nell’era post golden age, se non un unicum davvero irripetibile. Liberi di non credere al sottoscritto, ma in alternativa potreste credere a uno dei più grandi registi viventi: Christopher Nolan, infatti, stravede per la serie tv e si è espresso a riguardo con definizioni parecchio impegnative. VOTO: 8.5.

  • La storia – Eccola, la Rai che ci piace. Una Rai che sa osare e proporre una serie d’autore in prima serata, senza avere paura. E che regala un degnissimo adattamento a un romanzo destinato fin qui a non trovare posto in tv o al cinema. VOTO: 8.5.
  • Welcome to Wrexham – Come si sta evolvendo lo storytelling sportivo all’interno di serie e docuserie? La risposta è complessa, ma Welcome to Wrexham rappresenta indubbiamente una delle migliori espressioni degli ultimi anni. Anche con la seconda stagione. VOTO: 7.5.
  • No Activity – Una Brooklyn Nine-Nine all’amatriciana? Ci hanno provato, ma ci sono riusciti solo fino a un certo punto. Con quei nomi, tuttavia, la porti a casa un po’ a prescindere. VOTO: 6.
  • Reacher – Grandissimo hype prima della prima stagione, maggiore scetticismo prima dell’arrivo della seconda. Risultato? La seconda è nettamente superiore e ha conquistato il mondo. Continuiamo a non crederci, allora. VOTO: 8.
  • Ragazzo divora universo – Il buon vecchio Ragnar ha cambiato vita, e ha fatto decisamente bene: Travis Fimmel funziona anche quando è molto più rassicurante di un vichingo sanguinario. VOTO: 7.5.
  • Echo – Visto il periodaccio che sta attraversando la Marvel, questa serie tv è oro che cola. VOTO: 7.5.
  • Griselda – Una “Narcos al femminile”? Macché, e meno male. Con una Sofia Vergara da ricordare. VOTO: 8.
  • Criminal Record – Qualcuno l’aveva presentata come una presunta “nuova True Detective”, ma Criminal Record cammina decisa sulle proprie gambe. VOTO: 7.5.

E ora passiamo ad alcuni tra i film usciti in streaming a gennaio.

  • Saltburn (dal 22 dicembre 2023) – Prime Video
Saltburn

Ok, questo in realtà è uscito a fine dicembre e non a gennaio, ma vogliamo comunque parlarne per tre motivi:

  1. A Natale eravamo impegnati con l’ennesimo rewatch di Una poltrona per due.
  2. Se n’è parlato davvero a partire dai primi giorni di gennaio.
  3. In questa rubrica vale un po’ tutto.

Quindi affrontiamo per un attimo il caso Saltburn, con una piccola premessa: il film di Emerald Fennell è una vera e propria “esperienza cinematografica”, qualunque cosa voglia dire nel bene e nel male. È audace e dalle idee chiarissime; è messo in scena con grande mestiere; ha una spiccata creatività e una volontà di osare che porta a travolgere il pubblico con una storia intensa e surreale, valorizzata da un cast ispirato e da un memorabile Barry Keoghan. Presenta una sola problematica, ma il problema è in realtà di chi non lo capisce: le scene sulle quali si è ironizzato parecchio nelle ultime settimane impreziosiscono una narrazione che necessita di sforare nella provocazione, ma rischiano di non essere prese sul serio da una porzione significativa di spettatori. Perché no: Saltburn non è un capolavoro, ma non è nemmeno la cafonata che qualcuno ha presentato superficialmente. Tra l’essere trash e l’utilizzo intelligente del trash, d’altronde, si crea un solco sottile che non tutti hanno colto. VOTO: 8.

  • Gioco di ruolo (dal 12 gennaio 2024) – Prime Video
serie tv

Kaley Cuoco sta facendo di tutto per scrollarsi di dosso l’ingombrante Penny di The Big Bang Theory, ma l’impresa non è semplice: Role Play, tuttavia, le permette di fare un ulteriore passetto in questo senso dopo l’ottimo successo di The Flight Attendant. Il film non è il massimo della vita, se si ricerca un prodotto d’autore. Visto che non si campa di soli prodotti d’autore, è comunque ideale per trascorrere una serata frizzante. E per rivedere Kaley Cuoco mentre interagisce con un tipo che si chiama Raj. VOTO: 7.

  • Lift (dal 12 gennaio 2024) – Netflix
serie tv

Va bene per passare due ore all’insegna del cinema d’azione? Senza ombra di dubbio. Ha degli spunti interessanti? Qua e là. Lo ricorderemo a lungo? Anche no. Il prodotto finale giustifica l’investimento ingente? Mah. È giusto sprecare così il talento di uno come Vincent D’Onofrio? Lasciamo perdere. Anche perché Lift esagera da troppi punti di vista, finendo per incantarsi sulle proprie ambizioni. Detto ciò, non ci si annoia mai. VOTO: 7.

  • The Creator – Era arrivato con aspettative più che interessanti, ma alla fine della fiera è la solita battaglia campale tra uomini e intelligenze artificiali. Un film già visto troppe volte, con la speranza che la fantascienza spicciola non si sposti prima o poi nella realtà. VOTO: 6.5.
  • Dobbiamo stare vicini – Vi aspettavate la solita commedia all’italiana? Per molti versi lo è, e lo è per gran parte del film. A un certo punto, però, diventa tutt’altro e arriva a un’inspiegabile deriva conclusiva dai toni horror. Voi l’avete capita? Noi no, ma nel dubbio evitate di bucare i muri di casa. VOTO: 6.

Antonio Casu