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Sex Education – Le Pagelle della Terza Stagione

Sex Education
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La terza stagione di Sex Education è stata un uragano che ha demolito la maggior parte delle convinzioni che avevamo riguardo ai personaggi: alcuni li abbiamo inaspettatamente amati, e altri – inaspettatamente – odiati. Le nostre aspettative erano alte, ma tutti – al tempo stesso – eravamo pronti all’ipotesi negativa, quella che sottovoce ci spaventava sostenendo che, come le altre serie, anche Sex Education stava per perdersi. Episodio dopo episodio, però, abbiamo scoperto che in realtà questa stagione fosse all’altezza delle altre grazie soprattutto all’intelligenza di cui si è servita per raccontare le più varie tematiche riuscendo a essere più inclusiva che mai.

Ogni personaggio ha avuto la propria occasione per raccontare la propria storia. In modo diverso, così, ognuno di loro ha raccontato uno sprazzo di vita quotidiana, individuale, personale, dando vita a tematiche interessanti e necessarie. Nessun tabù, nessuna vergogna: solo la realtà dei fatti. Indubbiamente, però, c’è chi ci ha convinti meno e proprio per questo motivo è nata l’esigenza di fare delle pagelle in grado di classificare e scavare ancor più a fondo nell’individualità dei personaggi. Vi avvisiamo: le insufficienze sono più di quanto voi crediate, ma necessarie per far comprendere il rimpianto che si porterà per sempre dietro il personaggio in questione.

1) Maeve Wiley – 7-

Immagina di essere la star di Sex Education per ben due stagioni, e di ritrovarti ai margini della storia durante la terza. Il 7- Maeve lo dovrà digerire, senza lamentarsi.

Ma che è successo, Maeve?

Davvero, non capiamo. In questa terza stagione sembra totalmente addormentata, poco dinamica, sempre uguale. A volte riesce anche a sembrare insopportabile a causa di quella parte di lei che vede distruzione in tutto e che la spinge sempre a essere diffidente, anche quando non è necessario. In ogni cosa che fa si muove in punta di piedi, come se fosse perennemente a rischio di una caduta drammatica. Rispetto ad altri personaggi, lei è in assoluto quella che, durante queste puntate, ci stupisce di meno, che non aggiunge nulla di estremamente affascinante alla trama. Sembra addormentata, vittima di uno stato di coma da cui non riesce a uscire, da cui non fa nulla per risvegliarsi. Ma adesso è arrivato il momento di farlo e di sperare che il viaggio a New York le faccia tornare un po’ di quella vecchia sua essenza che tanto amavamo. Ci riuscirà?

2)  Lily Iglehart – 6+

Ma voi ricordate che meraviglia era Lily durante le prime stagioni? Ma che è successo a lei e Maeve? Si sono viste per un caffè e hanno deciso di non volere essere più le due meraviglie che erano prima? Vi prego, fate qualcosa. Durante la terza stagione di Sex Education Lily ha un compito arduo: raccontare una storia che parli di accettazione. Adesso pensateci un attimo: secondo voi, se sommiamo tutti i momenti in cui l’abbiamo vista, arriviamo almeno a quindici minuti?

Lily è stata totalmente assente, salvo poi fare qualche apparizione sporadica, come per dire: ci sono, eh. No. No. No. Lily non può e non deve essere un personaggio marginale, non deve essere un personaggio di cui ci si ricorda distrattamente. No. Lily deve essere al centro, cavolo. Ama gli alieni, ama tutto quello che non vede, esce fuori casa con due palline arrotolate sui capelli e ti guarda perennemente con quell’espressione totalmente persa. Non scherziamo, eh. Non permettevi in alcun modo a darle lo stesso trattamento nella quarta stagione. Con Maeve fate quello che volete, ma con lei guai a voi.

3) Jackson Marchetti – 4

Jackson è uno di quei personaggi che non riesce a sorprenderci, non lo ha mai fatto. Sì, apprezziamo diverse cose della sua personalità, ma non ci scombinano, non ci dicono nulla. Il suo personaggio sembra essere all’interno di un limbo da cui non riesce a uscire. Qua c’è qualcosa che non va, e soprattutto – scusate se siamo rancorosi – hanno dedicato molto più spazio a lui rispetto a quanto ne abbiano dedicato a Lily, e ditemi, a che è servito? A nulla.

La sua sembra essere sempre una storia che comincia ma che non finisce mai. Ogni stagione racconta qualcosa della sua vita, ma in modo distratto, semplicistico. Non si comprende davvero dov’è che vogliano andare a parare con questo personaggio, ma è certo che una direzione debba essere trovata. Nel dubbio, fino ad adesso, sappiamo che per fare innamorare Jackson Marchetti devi fare due semplici mosse, e da quel momento sarà tutto tuo: trattarlo male, e poi trattarlo ancora più male. Una volta fatto questo, lui sarà tuo, almeno fino alla prossima ragazza che deciderà di trattarlo a pesci in faccia. Ah, che meraviglia l’amore sano!

4)  Aimee Gibbs – 8

Aimee per me può fare quello che vuole, sarebbe comunque la Regina. Fatela cantare, fatele improvvisare un balletto, fatele fare quello che volete: io non ho intenzione di abbassarle il voto, consapevole che anche in quel caso tirerebbe fuori delle scene iconiche.

Aimee è la nostra pasticcera del cuore, la nostra consigliera, la nostra amica più cara all’interno di Sex Education. Quando Maeve litiga con lei noi sappiamo immediatamente da che parte stare: la sua. Questo otto è probabilmente frutto anche della pazienza sconfinata che Aimee dimostra di avere nell’essere amica di una persona pesante come Maeve. Menomale che ci pensa lei, perché davvero tutto il resto del mondo non saprebbe come reggere le paranoie continue della protagonista di Sex Education senza dare di matto. Per non parlare, poi, della purezza che Aimee dimostra di avere. Non ci sono dubbi: in qualche modo, il personaggio più puro all’interno della storia è il suo. Non puoi aspettarti nulla di cattivo, nulla che possa fregare le tue aspettative su di lei. Non è programmata per deludere, ma solo per farci sciogliere in mille pezzettini. Otto, otto, otto!

5) Otis Milburn – 7-

Ci permettiamo di rivolgerci al diretto interessato: ringraziaci pure per questo 7-, perché avremmo potuto essere più drastici senza troppi problemi. Specificato questo, andiamo dritti al punto. Sei un bravo ragazzo, lo sappiamo. Fai di tutto per aiutare la gente, e sei uno dei migliori amici migliori che si possano avere. Peccato però che tu sia un totale disastro quando si tratta di te, di Maeve, e di tua madre. Ma andiamo per gradi.

  1. Quando si tratta di te sei troppo severo con te stesso, non fai altro che piangerti addosso. Basta. I consigli che dai agli altri valgono anche per te, non sei escluso da questa cosa. Meno pesantezza, ti prego. Almeno tu. Stiamo già combattendo la pesantezza dell’amore della tua vita, un po’ di rispetto.
  2. Quando si tratta di Maeve sei ancora peggio. Devi conoscerla, non sposartela nell’immediato per fuggire a Las Vegas. Basta con tutte queste paranoie, riesci quasi a essere peggio di lei. La cosa che mi terrorizza è che quando – e sediventerete una coppia, la possibilità che i vostri cervelli si fondano è elevata, e io proprio non saprò come reggerli due come voi. Rilassatevi, vi prego.
  3. Se io avessi parlato come tu parli a tua madre, a quest’ora sarei in un altro universo.

6) Ola Nyman – 3

Se c’è un personaggio che nelle tre stagioni di Sex Education mi ha sempre provocato totale indifferenza, quello è Ola. No, davvero. Ma chi è? Qualcuno la conosce? Sa dirmi qualcosa di rilevante sulla sua personalità? E chiariamolo: questo è un peccato perché la storia che sceglie di raccontare è importantissima, ma tolta quella Ola smette di essere affascinante. Forse è un robot programmato per sorridere, piangere o parlare sotto comando, altrimenti non si spiega. Sembra essere sempre in un altro mondo, ma non in senso positivo. Non è stravagante come la sua Lily, ma totalmente il contrario. Che barba, che noia: ecco cosa fa pensare quando entra in scena. Fate qualcosa, eh. Con la quarta stagione dovete svegliarla dandole qualcosa di più che una storia da vivere passivamente. Non c’è anima, non c’è nulla e la sua relazione con Otis ne è stato l’esempio concreto: lei fa le cose tanto per farle, senza alcuna spinta emotiva. Noi siamo qui in difesa di Lily: guai a te se ce la tratti male.

7) Eric Effiong – 6

Sapete quanto avremmo dato a Eric senza questa terza stagione? Tra l’otto e il nove. La sua meravigliosa libertà, il suo non sentirsi inadeguato anche se tutto intorno a lui prova ad affossarlo, il suo saper combattere contro le ingiustizie semplicemente non privandosi mai di essere quello che vuole, senza cedere alle provocazioni: tutto questo e molto altro è il motivo per cui Eric meriti un gran voto. Ma la verità è che noi stiamo prendendo in considerazione la terza stagione, e non possiamo non affrontare il problema: Eric ha perso qualcosa, Eric non è più Eric. Non si tratta di ciò che ha fatto ad Adam, non nello specifico comunque, ma di ciò che ha mostrato di sé. Lo abbiamo visto più immaturo, più ragazzino. Sembrava non curarsi più dei suoi affetti, ma solo di se stesso. A tratti ci è parso superficiale, egoista, egocentrico. Ma siamo sicuri che sia davvero lui? Non è che ha un gemello malvagio di cui non sappiamo nulla? Nel caso fosse così, Eric – ovunque tu sia – torna, perché questo tipo qua è a tratti insopportabile. E ti ha anche fatto prendere una sufficienza.

8) La nuova preside – 7+

Sì, avete capito bene: la nuova preside ha superato alcuni dei personaggi principali della serie. Pensate, dunque, quanto siano gravi quei casi lì.

Vero, lei è il personaggio cattivo, quello che cerca in tutti i modi di affossare la scuola. Ma c’è un però: è costruito, e in una sola stagione è riuscito a dare molto di più rispetto ad altri in ben tre stagioni. Le è servito un solo ciak per imporsi all’interno della storia riuscendo anche a raccontare una tematica estremamente delicata e importante. La nuova preside vi ha fatto le scarpe, amici. So che è dura da accettare, ma siete stati voi a volerlo.

9) Jakob Nyman – 5

Tale padre, tale figlia. Però lui è simpatico.

10) Jean Milburn – 9

C’è un momento, quando guardo Sex Education, in cui allargo gli occhi e raddrizzo le orecchie stando bene attenta a non perdermi nessuna delle parole che Jean sta per pronunciare. Sentirla parlare o dare dei consigli è una terapia funzionante per tutti, anche per noi. Il suo personaggio è estremamente intelligente, ma non per questo privo di imperfezioni che la rendono – a tutti gli effetti – vicina a noi, e vicina al resto dei personaggi di Sex Education. Probabilmente Jean risulterebbe a vincere tutte le classifiche che si prendono il compito di stabilire chi siano le madri più interessanti delle Serie Tv. Ironica, sarcastica, brillante, assolutamente folle, indipendente e forte ma mai priva di fragilità: Jean è il personaggio di Sex Education di cui abbiamo bisogno eccome.

11) Erin Wiley – 2

In poche parole: tutto quello che non è Jean.

12)  Adam Groff – 10

Mettiamola così: Adam Groff è stato un personaggio che abbiamo tenuto d’occhio durante le prime due stagioni. Sapevamo che era estremamente interessante e che avrebbe riservato importanti sorprese, ma con la terza stagione è riuscito a superare tutte le nostre aspettative: questo dieci è per lui, per quello che è, per la sua purezza, per il suo modo delicato di avere paura, per la sua fragilità e per la sua forza. Adam ha fatto le scarpe a tutto il resto dei personaggi, riuscendo a far comprendere in modo netto e chiaro – senza mai cadere nella teatralità – cosa davvero voglia dire scoprirsi, mettersi in gioco, rivoluzionarsi e conoscersi per la prima volta. Lui, in questo modo, è diventato a tutti gli effetti la vera essenza di Sex Education dimostrando di essere il filo che traiana l’evoluzione della serie. Insieme a lei, cresce lui. Insieme a lui, cresce lei, ed è meraviglioso.

13) Ruby Matthews – 8

Sex Education ci ha dato la possibilità, con la sua terza stagione, di amare un personaggio per cui mai avremmo pensato di provare tale sentimento: Ruby Matthews.

Ruby è sincera con noi, non si mostra impeccabile e perfetta. La vediamo nel suo lato peggiore ma con riserva e con la convinzione che dentro di lei ci sia qualcosa da scoprire, un lato emotivo e vulnerabile ma forte e immenso allo stesso tempo. Senza troppe difficoltà, Ruby è diventata a tutti gli effetti la sorpresa di cui non sapevamo di aver bisogno della terza stagione. Abbiamo imparato a volerle bene, e le abbiamo augurato di star ben lontana da Otis: la sua vita è già complicata, e avere di fianco a sé una persona confusa e scostante come lui non rappresenta in alcun modo un bene per lei. Sa camminare bene da sola, senza mai farlo pesare a nessuno. Non ha bisogno di creare un duo o una coppia: Ruby è perfetta così.

14) Rahim – 5

Senza infamia e senza lode. Si può fare molto di più per un personaggio.

15) Isaac – 7

Odiatelo quanto volete, ma non dimenticatevi che si è mostrato molto più coraggioso di Otis scegliendo di raccontare a Maeve tutta la verità, e ricordatevi anche che è riuscito a evolvere in sole due stagioni, al contrario di molti altri. Diamo a Cesare quel che è di Cesare, su.

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