Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler su The Boys 4.
Ciao, ragazzacci. Benvenuti a un nuovo perdibilissimo appuntamento con le pagelle di The Boys 4. Dopo il primo episodio triplo di una settimana fa, si è deciso di replicare senza alcun motivo valido, quindi eccomi qua. A ripercorrere la super-quarta puntata di The Boys 4 in un modo molto poco credibile. Con super-voti che di super non hanno niente, e con una super-dignità ormai persa fin dal momento si è pensato che potesse essere una buona idea scrivere questo articolo.
Vi ricordo, come sempre, che Hall of Series è un magazine serio e credibile: per questo, il venerdì pubblichiamo una bella recensione del nuovo episodio di The Boys 4, a cura di Emanuele Di Eugenio, mentre il sabato arriva… questa roba qua.
Comunque, si parlava di super-voti. E non è tutto: oltre ai super-voti, consegneremo ancora una volta i super-premi. Meriterebbero una di quelle risposte che Billy Butcher dà per qualunque motivo a qualunque cosa in qualunque momento della sua vita, ma tant’è.
Prima di iniziare, ringraziamo lo sponsor.
Dopo la straordinaria partnership con il Biscottificio Butcher di una settimana fa, i premi di oggi sono stati offerti con immensa gentilezza dalla Gelateria del Vero Patriota. Super-gelati speciali, i loro. Super-gelati che vi lasceranno senza parole. Ma anche senza udito, senza olfatto, senza tatto e senza gusto. Ma soprattutto… senza più un corpo.
Non perdete quindi l’opportunità di… scappare da qualche parte finché potete, meglio se fuori dalla Via Lattea.
N.B. Quello che avete visto scorrere a fiume nel corso della puntata, non è sciroppo all’amarena.
N.B.B. Disponibili da oggi i nuovi imperdibili gusti, destinati agli intolleranti al lattosio. Ma anche agli intolleranti all’umanità.
N.B.B.B. Gelati disponibili fino a esaurimento scorte. Di tecnici da laboratorio.
Bene, possiamo iniziare.
The Boys 4 – Le Super-Pagelle della quarta puntata
PATRIOTA
Oh, che bello: la visita ai vecchi amici degli anni che furono. Che meraviglia, quanta felicità nell’aria. Patriota, in sostanza, ha fatto quello che farebbe chiunque se si mettesse in testa di slegarsi dalla propria umanità: fare una visita alle personalità più tossiche della propria infanzia per una gioiosa rimpatriata, anche se magari ci sono delle piccole e trascurabili questioni irrisolte.
Patriota, in ogni caso, fa la scelta più opportuna: si presenta col piglio di un Mariano Giusti in gran forma nel laboratorio in cui era stato gentilmente ospitato negli anni della gioventù, e lo fa con i migliori intenti. Visto che è una persona generosa ed educata, porta pure un delizioso dessert, ma poi succede quello che succede nel novantotto per cento delle reunion di questo tipo, soprattutto intorno a Natale: mette i puntini sulle “i”, tira fuori alcuni rancori che porta dietro dall’asilo e finisce per perdere un pochino il controllo.
Detto ciò, noi possiamo capirlo: volete davvero dirci che nessuno di voi non sia mai uscito da una situazione del genere in queste condizioni?
Su, ammettetelo: nessuno? Nessuno, nessuno?
Chiudiamo il cerchio col bilancio delle vittime: venti tecnici di laboratorio disciolti, e una torta gelato liquefatta.
VOTO:
BILLY BUTCHER
1. Io ho bisogno di vederlo ancora cucinare i biscotti. Che sì, saranno pure radioattivi, ma ne ho bisogno lo stesso.
2. È il peggior dipendente che si sia mai visto nella storia delle super-organizzazioni segrete.
3. Noto una vaghissima diffidenza nei suoi confronti da parte di Starlight.
4. In una prossima vita, spero di avere la sua voce.
5. Ok, se davvero è diventato un super sarà un grosso problema per chiunque non sia amato da lui. Ovvero: chiunque al di fuori di Hughie, Ryan, il dodici per cento dei colleghi e se stesso.
6. No, non è vero, Billy Butcher detesta soprattutto Billy Butcher.
7. Davvero, trovate un pretesto per mostrarlo ancora mentre cucina i biscotti.
VOTO: BISCOTTIFICIO BUTCHER – COME LA MAMMA NON LI FAREBBE MAI. A MENO CHE NON SIA LA MADRE DI TERMINATOR.
STARLIGHT
Una settimana fa, avevamo ipotizzato un futuro politico radioso per la super più radiosa dell’universo di The Boys. Questa settimana, perde alcuni punti nel toto-Presidentessa, ma abbiamo visto dei Presidenti riuscire a superare tempeste mediatiche ben peggiori nella vita reale, quindi chissà. VOTO: STARLIGHT FOR PRESIDENT.
FRENCHIE
Sognate di vivere l’amore della vita, in tandem con l’uomo dei sogni? Evitare di sterminargli la famiglia potrebbe essere un ottimo modo per partire col piede giusto. VOTO: MON DIEU.
HUGHIE
Lo ammettiamo: una settimana fa ero stato un po’ troppo cattivo nei suoi confronti, ma la storyline col padre moribondo non mi era proprio andata giù. Ora, però, le cose si fanno un po’ più interessanti: le implicazioni col super-papà, A-Train e quella boccetta di Compound V ancora chiusa (la più classica delle pistole di Cechov) hanno dato un senso a una sottotrama che un senso non sembrava averlo. A un certo punto, inoltre, subisce l’ennesimo bagno di sangue rinfrescante. VOTO – OGNI SETTIMANA LA SOLITA STORIA: CHI MI PAGA LA LAVANDERIA?
FIRECRACKER
Sapete qual è il vero problema di Firecracker? Il fatto che viviamo in un periodo storico in cui le troppe Firecracker della realtà sono ancora più parodistiche della parodia di The Boys 4. VOTO: 0. SUL SERIO.
KIMIKO
Non ha il dono della parola, ma questo non le impedisce di regalarci sempre alcuni tra i dialoghi più intensi ed emozionanti. VOTO: MON COEUR.
THE DEEP
Non serviva il dono della veggenza per immaginare che non avrebbe preso benissimo l’idea di risultare attraente per una donna solo dopo una lobotomia. Così immaginavamo una settimana fa, almeno. In realtà, l’ha presa benissimo. VOTO: CONTENTO LUI.
MOTHER’S MILK
Qua, in realtà, non ho niente di interessante da scrivere, e questo dovrebbe far riflettere sulla gestione del personaggio in queste prime puntate di The Boys 4. Tuttavia, una cosa l’abbiamo scritta negli scorsi giorni: molti, infatti, si erano convinti che avessero fatto un recast del personaggio con un nuovo attore. In realtà non è così, ma qualcuno avrà dei dubbi anche nelle prossime settimane. VOTO: NON CLASSIFICATO.
A-TRAIN
È l’unico che dedica uno straccio d’attenzione al Fake Noir. Poi sì: il suo personaggio è tormentato e sta vivendo un percorso evolutivo interessantissimo, ma queste pagelle hanno delle priorità. E la nostra priorità è Fake Noir. VOTO: EVVIVA FAKE NOIR.
SISTER SAGE
Rimandiamo ogni valutazione al premio che le abbiamo dedicato. Un premio meritatissimo, purtroppo. VOTO: COME DEVASTARE L’AUTOSTIMA DI UN MEZZO UOMO CON POCHE SEMPLICI FRASI.
FAKE NOIR
L’ho già scritto l’altra volta e ci tengo a ribadire il concetto: pur non avendo alcun motivo valido per apprezzare il personaggio o per ricordarne anche solo l’esistenza, la stima personale nei confronti del Fake Noir è incondizionata. Purtroppo, però, sono il solo: a quanto pare, ha la maledizione dell’invisibilità. VOTO: GHOST NOIR.
THE BOYS 4 – I SUPER-PREMI DELLA QUARTA PUNTATA
IL SUPER-PADRE DELL’ANNO AWARD
Questa storia della super-cura creerà dei super-problemi, vero?
LO SCHIZZO AWARD
Dobbiamo ridefinire a fondo la nostra idea di ansia da prestazione.
IL SUPER-SOGNO PROIBITO AWARD
Sì, ok: le vie del piacere umano sono infinite, ma mi auguro di non imbattermi mai in quella percorsa da Sister Sage.
TE LA BUCO QUELLA CHITARRA AWARD
Non ci siamo ancora ripresi dalle straordinarie esibizioni al Vought on Ice di una settimana fa, ma The Boys 4 non vuole lasciarci respirare un attimo e stavolta ci ha rifilato un imperdibile duetto canoro tra Firecracker e Deep. Senza ombra di dubbio, il momento più violento dell’episodio.
Alla prossima settimana, ragazzacci. E ricordate: comprate i Gelati del Vero Patriota. Fatelo, vi prego. Suvvia, fa caldo. Non avete visto quella meravigliosa torta gelato? Non avete voglia di rinfrescarvi un po’? Sicuri? Sicuri sicuri?
Se doveste farlo, avreste il 10% per cento di sconto con l’utilizzo del codice sconto AIUTATE-ANTONIO-CASU-VI-PREGO-IL-BIONDONE-SQUILIBRATO-MI-STA-GUARDANDO-MALISSIMO. Se non doveste farlo, al prossimo giro potreste ritrovarvi con un nuovo pagellista di The Boys 4. Datemi una mano, dai.
Antonio Casu