5) Cmqmartina – 4
Manuelito, che questa sera sembra il cosplay del Karate Kid di Zwart, decide che non è più il caso di scomodare i grandi cantautori italiani e inizia a frugare nelle tasche dell’indie, assegnando alla sua Cmqmartina Albero di Calcutta.
La Martina che avevamo conosciuto ai casting ci aveva conquistato con la sua tecno frizzantina e ballabile, ma evidentemente al buon Manuelito non piaceva e ha deciso di trasformare il suo sound in qualcosa di noioso e soporifero. L’unica cosa che abbiamo capito da questa esibizione è che le canzoni di Calcutta senza Calcutta perdono tutto il loro fascino. Peccato.
6) Vergo – 7
Mika ci svela che Vergo è il Batman del reggaeton, intento a registrare i suoi tormentoni nello studio segreto del palazzo in cui lavora.
Chiaramente Vergo è l’eroe che X Factor merita, ma non quello di cui ha bisogno adesso.
Nella seconda manche ci presenta Oro dell’immortale Mango e, nonostante il suo amico autotune lo tradisca all’inizio dell’esibizione, il ragazzo porta a casa una performance sorprendentemente accattivante. Ormai dobbiamo ammetterlo, in qualche modo Vergo piace a tutti e bisogna riconoscerne il carisma ipnotico. Ogni volta che lo ascoltiamo ci ritroviamo con i neuroni che twerkano senza poterci opporre alla cosa.
Ma, come dicevamo all’inizio, il gioco è diventato serio e spietato, e il pubblico ha decretato che il secondo eliminato della puntata è proprio lui.
7) Casadilego – 4
Tutte e tre le pupille di Hell Raton sopravvivono a questa puntata portando a casa gravi insufficienze, anche se il voto più basso di tutti lo meriterebbe il loro giudice.
La giovane e meravigliosa Casadilego canta una strana versione elettronica di Rapide di Mahmood e per tutta la durata dell’esibizione ho pensato “ma perchè?”.
Perchè prendere una bomba emozionale come Casadilego, assegnarle una canzone intensa e commovente come Rapide e trasformare tutto in un guazzabuglio insensato di luci e suoni a casaccio? Casadilego vocalmente parlando è impeccabile come al solito, cerca di barcamenarsi nella trappola in cui l’hanno piazzata ma rischia davvero grosso. Il pubblico la adora e la salva sulla fiducia, ma la competizione si inasprisce e non è più tempo di fare passi falsi. Attenzione.