Come vola il tempo quando ci si diverte. Proprio così volano queste tre puntata di audizioni in un X Factor 2024 che cambia tutte le carte in tavola. Nell’anno dei dissing X Factor vola contro corrente (come ci avevano promesso in conferenza stampa) e costruisce una giuria all’insegna dell’armonia in cui si ride, si scherza e ci si ritrova Achille Lauro intento a placare una lite in platea. Per me lui è già il nuovo Maria de Filippi del Senato, solo che al giorno d’oggi non possiamo certo fare riferimento a Uomini e Donne. Anche perché da questa puntata abbiamo imparato che anche sul piano musicale si può essere gender fluid. Il mitico Florilegge approda ad X Factor 2024, il programma di Sky Original prodotto da Fremantle, ma se gli va male può sempre tentare con Netflix.
Addirittura la puntata è iniziata con il botto con Achille Lauro (vera star di questa puntata di X Factor 2024) che sfodera un X Pass con una nonchalance degna di nota.
Tra l’altro vorrei sottolineare la sottile, ma non troppo, raffinatezza del montaggio che si apre con il nome francesino di Les Votives e si chiude sulle note di Edith Piaf. Inutile dire che in tutto questo la vera star è Primpi Lammerda, ma penso sia superfluo specificarlo. Anche perché dopo tre puntate di audizioni possiamo dire senza remore che il restyling di X Factor stia funzionando più che bene, un po’ come uno spin-off ben riuscito di una serie tv famosa per dirla a modo nostro. Non a caso nella scorsa puntata si è parlato anche di Breaking Bad, che di spin-off di successo ne sa qualcosa.
In ogni caso, la band X Passata da Achille-Nobel per la Pace-Lauro ha il batterista che sembra Slash ordinato su Wish e messo a suonare la batteria. Però sono piuttosto sicura che la band in questione sarà quella che farà più incetta di groupie con un altro illustre esponente del club dei ricciolini di cui abbiamo parlato in precedenza. Poi pensate che tristezza, un tempo si chiamavano groupie, erano fighe, hippie, sbarazzine. Oggi si chiamano “le bimbe di…”
D’altronde, loro sono a X Factor 2024 solo perchè nessuno gli permette più di fare busking e guadagnare 700 euro in due ore. ‘Na roba che manco le sponsorizzate su instagram che ti promettono di farti diventare nomade digitale, girare il mondo, aprire il tuo business e fatturare più di un milanese imbrutito. Bene ma non benissimo.
A proposito di milanesi imbrutiti e X Factor 2024, alla fine della fiera abbiamo sempre detto “artisti di strada” ora bell e buon “busking”. vabbeh
Passando oltre, in questa puntata abbiamo visto e sentito anche La Furia in sciopero dei capelli. Sì, quello che non si taglia i capelli fin quando non arriva a Sanremo. Una cosa che capisco solo se per Sanremo non intende il Festival e si è incamminato in un percorso di hiking innovativo e solitario per raggiungere la città a piedi. Se così non fosse, il piano B potrebbe essere comunque quello di interpretare il Cugino It nel prossimo remake de La Famiglia Addams o di Mercoledì.
Comunque lui non perde le speranze e ci promette già un grande ritorno a X Factor 2025. Un po’ come quando non ci si arrende al ghosting e ci si evolve nel Super Saiyan dei delulu. I feel you honey.
In tutto questo, però, devo ammettere che se avessi avuto l’X Pass a X Factor 2024 questo sarebbe andato dritto dritto nelle mani degli A Flower Tide e della loro elettrica-elettronica-elettostatica cover di Lana Del Rey.
Molto interessante è anche la Francesca con il nome da mainstream indie che sembra appena uscita da Lilo & Stitch, ma in realtà vive solo a Berlino. Come dimenticare la ragazza pazza schizzata che ha scritto l’inno di noi folli lunatiche. Poi ci sono i Punkcake, che hanno portato un po’ di scompiglio e io immagino che in un modo o nell’altro arriveranno ai Live anche solo per animare un po’ il Loft durante i daily.
Non manca neanche la quota rockstar drogata, con magno gaudio di Achille Lauro. Ho perso la corsa della vita per quella robaccia. Immancabile anche un piccolo momento piantino, dato che in questa edizione ci si è dedicati più al riso che al pianto (e va benissimo così). I tempi cambiano, le ragazze con i capelli colorati e la chitarra diminuiscono, le case di lego crollano ma alla fine di tutto l’X Pass dell’Agnelli nazionale si è comunque sciolto in un mare di lacrime.
Ho pianto anche io con la giovane Mimì? Certamente. Ho pianto ancora di più nel vedere i genitori piangere? Mi sembra ovvio.
Ovviamente non possiamo giungere a conclusione senza menzionare la parte più bella di X Factor: la quota locura. Questa volta abbiamo visto Antonino Cannavacciuolo cantare il genere Tarian-funky. Il grande ritorno del bimbo di Shining e del suo fidato Tony, passati dai fantasmi dell’Overlook Hotel a quelli della vecchia fattoriaiaiaoh. Poi la grande star rivelazione della puntata: la padrona di Primpi Lammerda, colei che affascina i giudici e canta così bene da rendere praticamente impossibile dire di no. Siamo tutti con te, in nome di Prippi, per tutte lemmerde del mondo.
Oggi sto Foolz Foolz
Teng a na Barbie, nu zain chin chin, ‘r elastic e contanti
Ora che vi ho messo in testa questa canzone per nessun motivo specifico posso salutarvi in pace. Pronti per il gioco della cadrega dei Bootcamp? Noi sì.