Il gioco si fa sempre più duro a X Factor 2024, una fucina di talenti che stanno stretti sulle quattro scintillanti sedie a disposizione dei giudici di quest’anno (come se gli anni passati fosse stato semplice). Dopo la prima parte dei Bootcamp con Achille Lauro e Jake che Sfuria, è finalmente il turno della meravigliosa Paola e dell’impietoso Manuel Agnelli. Questa volta non si fanno davvero sconti a nessno, che si tratti del remake di Janis Joplin o delle nuove frontiere del pop.
Al comando di quest’allegra (ma non troppo) brigata c’è l’intramontabile Giorgia, ormai sempre più a suo agio nei panni di presentatrice del programma di Sky Original prodotto da Fremantle.
Welcome to the Jungle direbbero i Guns ‘N Roses, e penso che Paola Iezzi, reduce da un Bootcamp difficilissimo a X Factor 2024, potrebbe confermare.
La prima a rompere il ghiaccio nella sua squadra è stata la cantante italo-palestinese Tara, la quale si è fatta prendere dall’emozione ed è andata fuori rotta neanche fosse Jack Sparrow alla guida della Perla Nera. Nonostante questo si accaparra una sedia, ma non rimane seduta molto a lungo.
Più Sad è stata la sorte dell’hit-maker Plasma, il quale ci ha fatto capire che per assediare approdo di X Factor non basta la capigliatura alla Targaryen, ma serve anche qualcosa di più originale (forse un drago? della Scivolizia? un Pokemon?). Vabbè.
Una seduta scomoda anche quella della giovane Elena, la quale è passata dal cantare Where is my mind? a chiedersi Where is la mia sedia. Almeno dobbiamo dire che l’ha presa bene, a differenza della villain Marina (a cui non è bastata la magia delle calze a rete), che dopo le audition da fumantina si riconferma più guerrigliera di Joey Tribbiani quando gli chiedono di condividere il cibo. Paladina della vera musica si scaglia conto nemici invisibili e una probabile avversione contro Doja Cat. “I put a spell on you” forse era una minaccia più che una canzone.
A mangiare Doja Cat è proprio Laura X Passata con una presenza scenica degna della Robin Sparkles dei tempi d’oro, e una voce da paura. Lei riuscirebbe a rendere ballabile anche “Gatto Rognoso” di Phoebe Buffay, tanto per ritornare in tema Friends (anche se quella è già una hit storica intoccabile).
Insomma, un Bootcamp leggen-aspetta-dario! quello di Paola a X Factor 2024, soprattutto quando si parla di mostri di Loch Ness, tatuaggi mitologici e scozzesi con la chitarra.
Nel complesso si può dire che Paola si sia portata a casa una bella squadretta, completata dai pazzoidi Dimensione Brama, i quali hanno lo stesso outfit che indosserei io quando mia madre mi chiama per chiedermi di aiutarla a portar sù la spesa.
Si può dire che un compito ancora più arduo è spettato a Manuel Agnelli, giudice esperto del gioco della cadrega che, però, ha dovuto fare i conti con pochi posti e tanti talenti. Mai come quest’anno sembra che il Manuel Nazionale non abbia peli sulla lingua e questo ci piace tantissimo (sarà merito del clima più disteso rispetto agli anni passati). Tuttavia, dobbiamo ammettere che non siamo stati d’accordo al 100% con alcune delle sue scelte, ma non osiamo metterci contro la colonna portante di X Factor 2024.
Nel suo squadrone possiamo annoverare gli Astromare 2.0, i quali per primi si sono accaparrati la sedia ma non sono riusciti a tenersela stetta fino alla fine. I Beatles wanna be hanno dovuto lasciare il posto agli Aura e Merylin che, a loro volta, hanno dovuto lasciare il posto a Beatrice Fita. Rimane l’amaro in bocca per Elisa Malpezzi e i Flower Tyde, entrambi meritevoli di arrivare ai Live, ma vittime di una squadra fin troppo forte. Certo, io Elisa l’avrei portata fino in capo al mondo, ma questa è un’altra storia, sarà che mi ricorda molto la cantante norvegese AURORA ma con qualcosa della Riley di Sense8.
P.S. c’è chi sta sperando di essere invitato a una cena di Natale con la Famiglia di Achille Lauro, e chi mente. Altro che Un Canto di Natale, Charles Dickens spostati.
Ovviamente a X Factor 2024 non poteva mancare il caos dei Punkcake, più energici di Lily dopo una dose di Tantrum in How I Met Your Mother, e l’X Passata Mimì Caruso.
La diciassettenne sembra detenere le chiavi del cuore di Manuel nazionale, e lo riduce in lacrime ogni volta che prende in mano il microfono.
Qualche dubbio in più me lo lascia l’amiguo Daniel Gasperini, il cantante che sembra la versione indie di Melinda Gordon di Ghost Whisperer, solo che al posto di sussurrare ai fantasmi normali sussurra ai fantasmi presenti, passati e futuri del cantautorato italiano. Non lo so amici, non lo so.
Per fortuna ci aspettano gli Home Visit (molto più efficaci delle Last Call degli scorsi anni). Quest’anno sembrano quasi il remake italiano di Love is Blind, in cui prima fai il viaggio di nozze, l’ultima cena e la convivenza e poi all’altare decidi se convolare a nozze. In questo caso non si tratta di uno sposalizio ma dei live di X Factor 2024 (che alla fine è più o meno la stessa cosa).
Qui c’è già aria di Pagelle, ma vi facciamo aspettare ancora un altro po’. Ci risente settimana prossima, stesso posto, stesso bar. Stay tuned che vi osserviamo come la Michielin delle scorse edizioni nel corso della pubblicità.