Una semifinale a tutto Lauro: è così che ci sentiamo di definire e descrivere la puntata di X Factor 2024 di ieri sera, molto più al cardiopalma rispetto a quella dell’anno scorso direi. Dopo i diverbi accesi di qualche settimana fa, l’atmosfera si è fatta più pacata, con Jake La Furia e Manuel Agnelli che hanno ridotto (o meglio, limitato) le frecciatine a Lauro, e quest’ultimo che ha cercato di mitigare il sarcasmo pungente, tipico del Laurismo. Ne abbiamo viste davvero di tutti i colori in questa semifinale del talent show di Sky Original prodotto da Fremantle, con il predominante celeste alla Jake-la-furia-senza-cappello.
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A questo punto della gara è normale che dispiaccia per chiunque sia chiamato a lasciare X Factor 2024, ma fa ancor più male sapere di non poter cantare a squarcia gola Fucine di Francamente in piazza a Napoli. Che dite, chiamiamo gli eliminati a cantare come ospiti d’onore? Ah no, c’è Robbie Williams, scherzavo.
A proposito di colori, sguardi languidi e pace ritrovata, passiamo subito ai voti con le Pagelle dei giudici dell’accesa semifinale di X Factor 2024
Achille Lauro – Il cavallo di X Factor 2024 che non arriva a Troia, Voto 8
Sanato, senatori e triumvirati… sì, quelli dello squadrone di Achille Lauro che non teme cavalli di Troia, cavalli di Assago o cavalli di Approdo del Re. Lui va avanti a testa alta, non sa neanche cosa sia un ballottaggio se non per ciò che riguarda gli amabili monologhi che sciorina ai ballottaggi… degli altri.
Tra tanti cavalli lui è quello vincente, perché a questo punto risulta impossibile dargli un voto basso, visto e considerato che è l’uomo in grado di portare in finalissima sul palco di Piazza del Plebiscito a Napoli la sua intera squadra. Er Salvietta, I Votivi e Gli Aristogarri sono più carichi che mai, con un’ipoteca sulla vittoria che si fa sempre più concreta.
Chissà cosa si inventerà il buon Lauro per questa finale fratricida, perché a questo punto è così che possiamo chiamarla. Quale dei suoi figli miæi è il vero preferito di Lauro? E perché proprio i Patagarri?
P.S.: vi immaginate uno sliding doors in cui I Patagarri agli Home Visit decidono di andare da Lauro e dire “no bro, noi abbiamo deciso che ci sciogliamo, le telecamere non fanno per noi.”
È Achille Lauro Baby
Jake La Furia – Il Francamente affranto, Voto 7
Questa settimana Jake è stato più furia che sfuria, anche se il suo sguardo durante l’esibizione di Francamente su Promises resterà indimenticabile. Forse complice quella giacca blu che accentuava il colore degli occhi. Scherzi a parte, i meme su Jake senza cappello sono probabilmente la cosa più bella di questa semifinale.
Jake si è confermato un giudice dal cuore tenero e dal sarcasmo affilato (ma questa volta si è contenuto). Viva la pace e viva la combo FrancaFuria, che per noi ha già vinto tutto il vincibile.
A Napoli comunque mi aspetto cappellino e copricapezzoli abbinati… non scherziamo con lo stile.
Paola Iezzi – Non facciamo tarantelle (svedesi), Voto 6
Paola Iezzi si gode la semifinale in completo relax, sfoderando però qualche frecciatina ben calibrata al sapore di revenge pop e tarantelle svedesi. Liberata dall’ansia di gestire concorrenti in gara, si è lasciata andare a discorsi più filosofici sulle sue preferenze in fatto sassofoni, sassofonisti e dialetti del Nord Italia: una vera leccata.
Io me la immagino a Napoli sbrilluccicosa come Edward Cullen in una giornata di sole, pronta a portare Furore e giustizia per il pop tra le genti.
Manuel Agnelli – Quando i troiani non arrivano al cavallo, Voto 7
Manuel Agnelli si difende con le unghie e con i Punkcake in una puntata in cui rischiava di perdere due piccioni con una semifinale. Per fortuna non è successo, anche se a vedere Punkcake, Francamente e Mimi stretti l’uno vicino all’altro al momento dello sbusto mi è venuta la lacrimuccia.
Il gruppo punkettaro al sapore di cavallo di Troia (sembra quasi una serie Netflix, se ci pensiamo bene) era il designato all’eliminazione, considerando il ballottaggio della settimana scorsa Ma si sono comunque difesi davvero bene, senza sviolinate… anche perché i violini li hanno distrutti.
Il vecchio volpone dell’Agnelli ha anche tirato fuori un paio di frecciatine alle istituzioni, giusto per essere punk anche nello spirito, e noi non possiamo che cadere ai suoi piedi, affascinati dal supremo volpone selvaggio che – anche questa volta – non ha disdegnato la sua zampata felpata (ma neanche troppo).
Noi intanto ci prepariamo alla finalissima di settimana prossima a Napoli. A proposito, voi siete riusciti a prendere i biglietti? Comunque vada, ci si sente venerdì prossimo con le Pagelle finali, sempre su Hall of Series. Anche perché noi stiamo già scaldando le padelle per le nuove Pagelle di MasterChef.