Välkommen direbbero gli ABBA, Paola Iezzi, e anche noi per darvi il benvenuto in questa nuova, bizzarra e poliglotta puntata di X Factor 2024: il programma di Sky Original prodotto da Fremantle, che ogni anno riassume egregiamente cosa significhi avere gli sbalzi d’umore. D’altronde il feeling di passare da Luigi Tenco alla vocalist con Calvin Harris è più o meno lo stesso. Che poi How deep is your love? ce lo chiediamo ogni volta che annulliamo i piani del giovedì sera perché “c’è X Factor”. Cosa tra l’altro non vera, perché tanto è in streaming su NOW quindi neanche serve, però poi vi beccate gli spoiler e vi stanno pure bene.
Da come siam partiti avrete capito che, un po’ come gli ABBA, un SOS serve anche a me, ma questa è un’altra storia. Tra l’altro eviterei di nominare troppo gli ABBA, altrimenti spunta Paola Iezzi che ci ricorda quanto ami la Svezia (n.d.r., io ti capisco).
Passando alle cose serie, in questa seconda puntata di X Factor 2024 si è ridimensionata la quota ricciolini che ha spopolato la scorsa settimana.
Certo, gli esponenti del gruppo non sono mancati, ma devo dire che a ‘sto giro sono state di più le new entry nella categoria “Coma Cose wanna be”. Probabilmente il futuro della musica italiana risiede nelle coppie con dubbio gusto in fatto di parrucchieri e stylist, un pizzico di indie e un latente mal di vivere che non fa mai male.
Ad attirare l’attenzione in tal senso sono sicuramente gli SGA: Gabriele e la tipa che si è portato dietro per fare i cori (però suona anche il sax eh). I due si distinguono per canzoni che richiamano alla gioia di vivere di Marat nella sua vasca da bagno, e una comicità nel parlato che è forse la cosa più memorabile del duo. Insomma, sono un po’ una dramedy che fa ben sperare ma con gli sceneggiatori che si addormentano alla seconda puntata. Se i magici non superano i bootcamp possiamo anche dire che la dramedy sia una produzione Netflix (una su mille ce la fa). Comunque se ascoltate al contrario La Fine dei Vent’anni di Motta è praticamente la stessa cosa di Tunnel Carpale. Tuttavia correte il rischio di evocare un milanese imbrutito che vi chiama il sabato pomeriggio per chiedervi di giocare a paddle.
A far da seguito agli SGA (non so neanche io se si scriva in maiuscolo, ma alla fine fa scena) rimangono impressi nella mia memoria anche i Ghostbusters con le camicie dei nonni. I due hanno riesumato Le Luci Della Centrale Elettrica. Loro sono gli Astromare (meglio conosciuti come i redivivi di X Factor 2023) 10 anni dopo aver superato (male) la fase emo ed essersi dedicati agli acidi.
Nel magico duo c’è quello che suona nelle chiese di Monaco di Baviera, e quello che insegna lettere non mi ricordo dove. La coppia armata di Vasco Brondi e autotune risveglia un’intera generazione di Millennials cresciuti (male) su Tumblr. Lo so che ora siete inevitabilmente persi nei meandri di Spotify per una serata nostalgia dei vecchi tempi. Come esponente dell’appena menzionata categoria sociale posso dire che dopo questa esibizione mi sono sentita un po’ violata. Va bene lo stessooo.
Chiusa la parerntesi Coma Cose, non possiamo non menzionare l’eroe di X Factor 2024 secondo Hall of Series: Ozymandias
Questo non perché abbia cantato un bellissimo brano di Caparezza. Neanche perchè abbia deciso di non riscrivere neanche una strofa del brano. Semplicemente perché ha scelto come nome d’arte il titolo di un episodio di Breaking Bad.
Lo sappiamo, in redazione Breaking Bad ci piace davvero tanto, e abbiamo scritto di tutto e di più. Fatto sta che – alla fine della fiera – è possibile che il buon Ozymandias non superi neanche il gioco delle sedie dei Bootcamp. Noi lo ricorderemo comunque con lo stesso gaudio con cui ricordiamo Gale Boetticher nella suddetta serie tv (non a caso la serie l’abbiamo immaginata anche dal suo punto di vista).
Tra l’altro io lo avevo già soprannominato la quota Dargen di X Factor 2024, ma è intervenuta Paola Iezzi e gli ha già consigliato di ritornare senza occhiali da sole. Peccato. Spero almeno che si accodi al vero hit maker di questa puntata e si presenti con il completo di Barbie e un meravigliso paio di calze a rete.
Tra hit che non hittano, calze a rete che non calzano e capolavori con strofe riscritte, la quota legen-wait for it-dary di X Factor 2024 è davvero ben fornita.
A mio avviso nulla raggiunge il brio di Fleximan e dei coccodrilli (d’altronde, le vere hit sono sempre le più inaspettate), ma in compenso abbiamo assistito a qualche diverbio in più tra i giudici (ma sempre nei limiti del pacifico) e a una magica Paola Iezzi che, dopo essersi galvanizzata sulle note dell’italo-scozzese con chitarra, riesce addirittura a far passare ai bootcamp la vocalist che piaceva solo a lei senza sprecare un X Pass. Adesso se non la porta ai live sarà per sempre bullizzata dalla Furia infuriata, dall’Agnelli non pasquali e anche da Achille con il tallone buono.
Degni di nota sono anche la cantante “grazie alle mie due lauree” che in qualche modo è passata alla fase successiva (avrà trovato Agnelli in calo glicemico); quella introversa con il parrucchiere Anni ’70 che ha lasciato la scuola e si è messa a cantare Billie Eilish; la nuova pop star da Sofia che sembra appena uscita da una disco party de Gli Anelli del Potere (a proposito, le Pagelle non ce le facciamo mancare neanche in questo caso); l’autodidatta con X Pass della Iezzi a cui se le cose vanno male può sempre partecipare a Una Voce per San Marino e andare all’Eurovision (che mi sembra tanto il suo ambiente, ma non so se è un complimento); e il Gesù contadino che vive tra gli olivi (non un buon segno) che canta Tenco.
Ah, poi ci sono quelli che hanno il nome #inspiredby Aldo, Giovanni e Giacomo che come esperienza canora vantano la serenata al fidanzamento dei cani (spero non siano gli stessi Cani de “il posto più freddo” che se no so ca**i).
Che siano cani, “cagne maledette”, coccodrilli o calze a rete, l’unica certezza è il ritrovarci qui come ogni venerdì a tirar le somme di un’altra puntata di X Factor 2024. Come dicono in Svezia vi ses.