Il quinto live di X Factor è iniziato con il tanto atteso Ed Sheeran, che è approdato sul palco del talent show per regalarci un po’ di bella musica e realizzare il sogno di una vita di Casadilego. Ma tralasciando Ed Sheeran e il dialetto intraducibile che ha messo in difficoltà il buon Ludovico Tersigni (tanto da chiamare l’aiuto da casa di Mika). Anche questa puntata prevedeva una doppia eliminazione. Praticamente gli autori hanno deciso di farci vivere questa edizione con lo stesso spirito di quando da bambini scendevamo le scale “a due a due”.
Nella prima manche gli artisti hanno presentato il loro secondo inedito, i sopravvissuti si sono poi esibiti in una cover con orchestra al seguito, tanto per farci un po’ sognare Sanremo.
Ma passiamo subito ai voti con le Pagelle di X Factor 2021
1) Fellow – 7
Il primo a rompere il ghiaccio a X Factor con i secondi inediti è Fellow.
Il ragazzo porta un pezzo dal sound molto sanremese e conferma la mia impressione che la sua voce renda molto di più in inglese piuttosto che in italiano. Infatti nella seconda manche con l’orchestra rende benissimo e ci ricorda un po’ le emozioni provate nell’ascoltarlo alle audition.
Questo il pubblico sembra averlo capito, infatti gradisce poco il suo inedito e lo spedisce direttamene al ballottaggio. D’altronde non potevamo aspettarci niente di diverso considerando che nel suo brano afferma candidamente “Breaking Bad non lo hai guardato più per non vedere la fine“. Con affermazioni di questo calibro era impensabile non andare al ballottaggio, non è bastato neanche il ritornello che ci ricordava i tempi delle scuole elementari quando pregavamo i nostri genitori di non farci andare a scuola “non farmi andare, non farmi andare”.
2) Le Endrigo – 6
Il secondo inedito de Le Endrigo si è rivelato più confusionario e meno orecchiabile rispetto al primo inedito. Anche se il “panico, panico, panico” riesce comunque a penetrarci nel cervello con efficacia. Una canzone che, però, non ascolterei con piacere e che probabilmente mi indurrebbe a cambiare stazione radiofonica nel caso in cui dovessero passarla.
Insomma, abbiamo tutti preferito la festa di uomini nudi che fa oh oh oh oh. A dire il vero ero convinta che per apprezzare questo brano fosse necessario ascoltarlo più di una volta, ma al secondo ascolto mi sono resa conto che la canzone mi piace ancor meno di ciò che credessi.
Tra l’altro il gruppo del roster di Emma ha dovuto fronteggiare un’eliminazione diretta senza possibilità di tilt, anche perché dopo la scorsa puntata di X Factor (qui le pagelle) i giudici si sono tenuti ben alla larga dal tilt, probabilmente temendo l’ira del Manuelone nazionale (stessa paura del pubblico da casa che, questa volta, si vede bene dal mandare qualche artista del roster di Manuel al ballottaggio). Questa volta per Le Endrigo è andata davvero Malamente.
3) Baltimora – 5,5
Per quanto io possa apprezzare Baltimora, per lui non era proprio giornata. Baltimora si presenta cantando Baltimora e l’unica cosa a cui sono riuscita a pensare era l’Ammiraglio Generale Hafez Aladeen di Sacha Baron Cohen. Che poi, effettivamente, il brano l’ho trovato proprio Aladeen.
In realtà, al secondo ascolto il brano sembra molto più a fuoco e piacevole da ascoltare, tanto da meritare il cuoricino su Spotify. Tanto per cambiare, l’errore più grande lo compie Manuelito, presentando il brano con un’enfasi eccessiva, tanto che a un certo punto pensavamo di essere in procinto di ascoltare il nuovo De Gregori.
Per quanto riguarda la seconda manche, invece, il brano risultava del tutto sconnesso. L’orchestra andava in una direzione, Baltimora andava in un’altra e il brano originale ha perso tutta la ballabile freschezza che lo ha reso un successo mondiale. In più, Baltimora ha iniziato il brano cantando come se avesse appena infilato due dita in una presa della corrente elettrica. Un ballottaggio tutto sommato meritato, anche se c’è stato decisamente di peggio.
4) Nika Paris – 5
Nika ha tanto carisma, ha sedici anni, ha sedici anni e, se non lo sapete, ha sedici anni. Ok, ho finito. Il suo inedito non è neanche così male, niente di nuovo e il giorno dopo lo si dimentica con molta facilità.
Ma è la seconda manche di X Factor a decretare la disfatta di Nika.
Con l’orchestra e Dua Lipa è il disastro più totale. L’unica cosa bella dell’esibizione erano i pantaloni scelti dai costumisti, mentre la performance non di discosta molto da una serata karaoke nel pub di provincia.
Così la Cenerentola di X Factor finisce al ballottaggio e scattata la mezzanotte si trasforma in uno scintillante e imbarazzato Taketo. La sua eliminazione a questo punto della gara era quasi prevedibile, forse perché nonostante il timbro interessante non è riuscita a portare nulla di davvero nuovo.
5) Erio – 9
Quando è iniziata la puntata ho notato che Emma era un misto tra Maleficent senza un’ala e Jon Snow ne Il Trono di Spade. Poi ho visto Erio e ho capito che le piume dell’ala mancante di Emma erano finite tutte nelle sue ciglia.
Finalmente sentiamo il cantante con un brano che rende giustizia alla sua voce. Il brano del cantante dei Negramaro è delicato e intenso al punto giusto, cogliendo tutte le sfumature caratteristiche della voce di Erio.
Nella seconda manche, tra un vibrato e un altro vibrato, Erio Chaplin porta a casa la migliore performance della serata, amalgamandosi benissimo con l’orchestra ed è l’unico che non ha creato discrasia tra canto e strumenti.
6) gIANMARIA – 5
In questo caso è bene distinguere nettamente la prima manche dalla seconda di X Factor.
Nella prima gIANMARIA si presenta come un omaggio occulto alla Casa de Papel, con un cappotto che mi ricorda quando mia madre mi comprava i vestiti “per la crescenza“. Comunque il brano l’ho apprezzato ed è la classica canzone che ascolterei a tutto volume mentre guido da sola in autostrada. Un brano che mi ha fatto comprendere perché questa volta gIANMARIA abbia deciso di vestirti di rosso e non di Blanco.
Per quanto riguarda la seconda manche, invece, la sua performance era a dir poco inascoltabile. Ha preso meno note di me che vado a giocare a bowling e alla fine del gioco ho fatto cadere sì e no 3 birilli in croce. Nel complesso ha cantato De Gregori come se fosse una canzone di Madame, ma senza la voce di Madame.
P.S. Ilda di MasterChef 10 ha reclamato il copyright sul frisè selvaggio.
7) Bengala Fire – 8
I Bengala Fire hanno evidentemente fatto aperitivo con un bicchierozzo di Tantrum, e avevano più energia di Lily di How I Met Your Mother sulla tetto della macchina di Marshall a 100 km/h. Il loro secondo inedito è un pezzo clamoroso, dalle mille sfumature e incredibilmente travolgente. Finalmente qualcosa che mi ha fatto saltare dalla sedia ed esaltare. Se qualcuno li avesse mandati al ballottaggio mi sarei rifiutata di continuare a guardare il programma. Ma per fortuna così non è stato. Anche se questa volta speravo accordassero il mio desiderio di sentirli cantare in italiano, invece mi hanno illusa peggio di quando a Roma il monitor annunciava “metro per Jonio tra 1 minuto” e invece passava almeno un quarto d’ora dopo.
Nella seconda manche, invece, propongono un’altra cover che mi fa dubitare del loro valore. Sì, le loro cover sono tutte belle, ma ogni eccesso sembra minuziosamente costruito. Un caos calcolato il loro che diventa più una macchietta che una vena di spontaneo carisma.
P.S. la prossima volta all’ape invitate anche me, grazie.