5) Morte e altri dettagli segue la ricetta della classica torta gialla
All’apparenza ammiccante è questa commedia dai toni un po’ neri ma decisamente gialli, una commedia che sembra obbedire in maniera ligia (o forse pedestre!) alla linea di tutti quei prodotti che lambiscono il murder mistery e i più disparati gialli deduttivi dai connotati per lo più comici e corali. Già la copertina non può non ricordarci film come Knives Out e tutte le cene con delitto che ne derivano. Così come i prodotti concessi dalle abili mani di Agata Christie.
E non a caso l’arguto detective Rufus Cotesworth, interpretato da un più che credibile Mandy Patinkin, rassomiglia ai migliori investigatori della piazza come Poirot (qui lo descriviamo) o Benoit Blanc. Curioso è sicuramente il ricongiungimento del detective più famoso del mondo con Imogene Scott, il cui ruolo sembra essere cucito addosso a Violett Beane. In un primo momento Imogene lotta con la scoperta di essere sulla stessa nave da crociera dell’uomo che diciotto anni prima le aveva promesso di indagare sulla morte della madre per poi scomparire all’improvviso.
Sarà proprio la morte di un uomo sulla nave a farli riavvicinare
E portare la ragazza ad avere nuovamente bisogno del detective perché altrimenti sarebbe considerata la prima sospettata. Seppur nulla di originale ci venga raccontato, interessante è scoprire cosa succede in ogni episodio con l’accompagnamento del voice over sagace di Rufus. In quanto risulta onnisciente e si rivolge agli spettatori come se fossero i lettori del suo libro, scritto a posteriori rispetto al presente raccontato. Notevoli sono quindi i colpi di scena e le tecniche di indagine di Rufus che sembra essere tornato all’opera col botto. Tuttavia è merito anche della sua nuova aiutante, di cui l’intuito e l’anticonformismo di pensiero lo avevano colpito già poco dopo averla conosciuta da bambina. Disfunzionali tuttavia risultano essere alcuni piani narrativi che si infiltrano nell’investigazione. Inseriti probabilmente per variegare la trama e dargli respiro, finiscono però per allungare inutilmente gli episodi e far disorientare chi guarda.
È innegabile ammettere che spesso le sottotrame…
…Risultino essere un buon condimento nell’insalata mista di questa tra le nuove serie tv che hanno deluso le aspettative, come di molte altre. Se però diventano soltanto uno strumento ridondante e tedioso tanto vale farne a meno. Anche perché alcune di queste tendono in modo poco sensato al drama piuttosto che alla comedy, a differenza dell’aura che aveva inizialmente il prodotto. Insieme a queste citiamo anche i numerosi flashback che collegano il presente al passato dei due protagonisti. Questi infatti nonostante appaiano ben integrati nella storia, a lungo andare rendono l’opera più manieristica di quanto già sia nella proposta originaria.
I personaggi a un certo punto, nonostante rimangano ben caratterizzati dall’inizio alla fine, non possono seguire un’evoluzione, poichè già a metà della serie appaiono soffocati in un’atmosfera claustrofobica come quella della nave. Ma non è tutto, poiché ad un certo punto risultano essere troppo numerosi per i fini dell’indagine, tanto da sostenere ancora una volta la causa di allungare impropriamente il flusso narrativo.
L’ambientazione fa la sua parte nel tipico format di questa tra le nuove Serie Tv che hanno deluso le aspettative
Connotata da una sfavillante atmosfera retrò di architettura e costumi, è proprio all’interno di questo sfarzo che aleggia un’implicita ma retorica critica sociale nei confronti dei ricchi e di chi basa la propria vita nell’ostentazione di tutto ciò che possiede. Nascondendo invece la vergogna per ciò che non può comprare. Sono i messaggi pungenti che lancia a tenere sulle spine lo spettatore, come permettere la fuga di clandestini ucraini nascosti nella stiva della nave. Nonostante ciò il ritmo troppo lento tende a diluire l’attenzione dello spettatore anche più appassionato del genere.
La sceneggiatura invece potrebbe apparire d’effetto poiché complice diventa l’intelletto di Rufus e le citazioni letterarie tratte dal suo stesso libro. Questo però rende spesso il narrato poco verosimile poiché macchinoso e quasi teatrale. Ponendo così sulle parole dei personaggi e sull’estetica generale, quella pellicola satinata da sipario che in questo caso non conferisce neanche uno spiraglio di novità al racconto.
Se vi piacciono dunque le commedie dai colori saturati contaminate da generi diversi, senza la necessità di uscire dalla comfort zone di una trama piuttosto riconoscibile, potete anche godere di tutti e dieci gli episodi dello show. Qualora invece speravate di imbattervi in un’idea decisamente tradizionale ma sopra le righe, pretendendo irriverenza dei personaggi e singolarità così come vorrebbe trasmettere la sua stessa copertina, probabilmente rimarrete un po’ delusi. E avendo un po’ tutti confidenza con l’espressione “tutto fumo e niente arrosto” possiamo dire che in fin dei conti di questo si tratta. E proprio alla luce di tale giudizio non è quindi da biasimare Hulu per averla cancellata poco dopo il suo lancio in piattaforma!