4) Californication
Gli amanti di BoJack Horseman, Mad Men e compagnia bella non potranno di certo perdersi Californication. Un cult, questo, di cui nessuno dovrebbe mai fare a meno. Sia che fugga dalle responsabilità come nel caso di Hank, sia che non lo faccia. Californication è per tutti. Un viaggio necessario, spesso sarcastico e provocatorio, nella mente di un uomo che vacilla e che, per sopravvivere, scrive. Anche se a volte gli mancano le parole e quelle che trova non gli bastano. Per Hank scrivere è necessario, anche da quando ha perso l’ispirazione. Gli serve per raccontare come sarebbe andata se avesse saputo usare le parole giuste. Quelle che a volte arrivano troppo in ritardo, quando oramai rimpianti e rimorsi si sono insidiati prendendo il loro ruolo.
Californication è un cult da guardare per forza almeno una volta nella vita. Una Serie Tv in cui riconoscersi. Una storia forse perfino rassicurante, capace di darti una pacca sulla spalla e ricordarti che non sei il solo ad avere smarrito la strada. Se sei fortunato la ritrovi, se non lo sei te la ricostruisci. Ma ci vuole tempo. Come ce n’è voluto per Hank. Trasferitosi a Los Angeles per lavoro, il protagonista cerca di ritrovare la propria ispirazione sul lavoro da scrittore, cercando anche di far quadrare i conti con la donna di cui è ancora innamorato e sua figlia.
Quel che le allontana ha a che fare con la natura più nichilista di Hank. Con il suo modo inaffidabile e sregolato di vivere la vita. Chiunque abbia amato produzioni come quelle citate poco più indietro, di certo sarà amare anche Californication, un cult disilluso e cinico, ma pieno di momenti in cui poter ripartire. Finalmente, forse, con qualche certezza su se stessi in più.
5) Dexter
Non è un caso che Dexter sia diventato un cult intramontabile. Lasciate da parte il suo ritorno con New Blood, non stiamo ovviamente facendo riferimento a questo. Parliamo del Dexter originale, la Serie Tv andata avanti per otto stagioni a suon di thriller e drama, sangue, luci e ombre. Ognuna di queste cose si manifesta all’interno del suo protagonista omonimo. Un uomo tanto normale di giorno quanto un serial killer di notte. Dexter sembra infatti il solito ragazzo della porta accanto, uno da cui ti potresti aspettare una risposta poco cordiale, se è di cattivo umore. Uno come tanti, insomma. La notte però si trasforma. Diventa un serial killer atipico. Un omicida caratterizzato da un codice ben definito: uccidere altri serial killer che sono sfuggiti alla giustizia.
Una specie di giustiziere, insomma. L’impulso di uccidere era stato notato già dal padre nei primi anni d’infanzia di Dexter. Per cercare di evitargli la sedia elettrica o qualsiasi altra condizione fuori controllo, il padre gli insegnò a incanalare la rabbia e destinarla soltanto alle persone più crudeli. Attraverso questo espediente, la Serie Tv racconta l’oscurità che dilaga all’interno degli esseri umani. Che siano le vittime colpevoli di Dexter, o Dexter stesso. D’altronde, questa Serie Tv non è altro che un paradosso continuo, la concretizzazione di numerose contraddizioni che possiamo ritrovare in ogni scena e in ogni personaggio.
Dexter è uno dei personaggi più astuti e furbi nella storia delle Serie Tv. Una mente pronta a tutto, caratterizzata dal sangue freddo e da una razionalità che si è costruito per non cadere nel baratro. Dopo un omicidio tutto torna infatti come prima, e Dexter torna a lavoro facendo come se niente fosse accaduto. E nessuno sospetta di lui. Va tutto come previsto, in attesa del prossimo serial killer da prendere.