Ritorniamo a parlare di una serie tv che ha segnato la nostra adolescenza, portandoci a credere a falsi miti quali il colletto della camicia alzato che fa tendenza: Paso Adelante.
Ad oggi non riesco a trovare la sensualità nel portare la camicia in quel modo. A meno che il soggetto non si chiami Roberto Arenales e non abbia dei pettorali della madonna. Allora, forse, se ne può riparlare.
Ma non è certo questa l’unica cosa che ricordiamo di Paso Adelante. La serie tv ha infatti allietato a lungo i nostri pomeriggi con canzoni molto orecchiabili, coreografie così difficili che ad oggi non saprei replicarne nemmeno una e storie d’amore molto affascinanti per la nostra età.
Ultimamente ci troviamo spesso a chiederci come finisce una determinata serie tv del nostro passato, e non è difficile capire il motivo. Spesso la programmazione italiana non tiene in considerazione l’ordine reale degli episodi nella messa in onda, e qualche anno fa questo aspetto era ancora più evidente.
In attesa dell’acquisto delle nuove puntate, la rete italiana rimandava in onda repliche di episodi precedenti, creando una certa confusione sulla comprensione della continuity. Dunque, anche Paso Adelante è stato vittima di questo sistema.
E se fatichiamo a ricordarci come si conclude una serie tv, figuriamoci se riusciamo a ricordarci come comincia! Per parafrasare Yotobi, le prime e le ultime puntate dei telefilm sono dei veri e propri misteri! Siamo giovani, e abituati a un certo sistema di visione: guardiamo episodi in successione ma non sappiamo quale sia il vero inizio né tanto meno la vera fine.
Quindi, oggi sono qui per raccontarvi, più o meno, come comincia effettivamente Paso Adelante e mettere così la parola fine ad uno dei misteri che ci attanaglia da tempo.
Cominciamo con il primo dato interessante: il finale della puntata sembra essere tagliato a metà. Non scherzo, è davvero così! Noi vediamo i nostri amici salutarsi e poco dopo si attacca subito il secondo episodio, come se fossero stati tagliati male dalla rete che li ha messi in onda la prima volta. Ma che storia è?
Al di là di questo problema, la prima puntata di Paso Adelante in realtà non sembra avere nulla di così speciale.
Certo, riesce a dare già il tono all’intera serie tv, e riusciamo a capire praticamente subito su che tipo di dinamiche si andrà a puntare. Ma, se proviamo ad andare nel concreto, ci rendiamo conto che è tutto fumo e niente arrosto. L’intera puntata narra la prima giornata di audizioni alla scuola di Arti Sceniche di Carmen Arranz, e ci si focalizza sui singoli ragazzi che stanno svolgendo la prova. O almeno, questo vuole essere il tentativo. Nella realtà dei fatti assistiamo a dialoghi banali e della loro storia sappiamo ben poco. Ma dopotutto è solo il primo episodio, non è che possiamo pretendere chissà cosa!
A pensarci bene c’è una cosa che mi sono sempre chiesta: la scuola non è molto grande, e sembra esserci spazio solo per i ragazzi del primo anno… Dove li mettono quelli delle classi più avanzate? Perché nel corso della serie li vediamo pure, però non sapremo mai da dove sono usciti. Boh, mistero!
C’è di buono che, con questo modus operandi, abbiamo la possibilità di conoscere da subito i personaggi principali della storia, e di capire le sottotrame che andranno a svilupparsi.
Incontriamo per la prima volta Lola, Pedro e Silvia, sui quali l’episodio concentra maggiormente l’attenzione. La prima è la classica ragazza andalusa d’aspetto, e in più ha un lutto in famiglia, il secondo è di origine asturiana e non ha un grande appoggio da parte del padre e la terza è una ragazza ricca, dal cognome famoso e che non vuole raccomandazioni.
Insomma, gli stereotipi ci sono tutti. A loro si aggiungono anche Ingrid, ragazza dai capelli rossi e ricci e dall’aria molto disinibita, e Roberto, il prototipo del ragazzo sexy, ricco e stro**o. Detta così mi rendo conto che sembra davvero una cosa noiosissima da guardare, ma che possiamo farci, ai nostri tempi ci piaceva così tanto.
L’idea è quella del classico teen drama, né più né meno. L’unica differenza forse è il fatto che si ambienta in Spagna, e diciamocelo, all’epoca non c’era Il Segreto che sdoganava l’ideale di telenovelas spagnole. Paso Adelante, quindi, era una serie tv giovane pensata per i giovani.
Certo è che, per raccontare le vicende di una scuola d’arte, non possiamo lasciare fuori il corpo insegnanti. Dunque, ecco che ci vengono presentati anche loro. In primis la direttrice, Carmen Arranz, seguita da Gaspar, insegnante di storia del teatro, Cristobal, insegnante di recitazione con un nome opinabile, Diana, insegnante di danza moderna, e Juan, insegnante di musica.
A completare il quadro del corpo docenti ci pensa Adela, futura insegnante di danza classica. Sì, perché nel primo episodio lei mica lavora già nella scuola. È un’ex allieva, la cui carriera da ballerina è stata stroncata da un infortunio a un ginocchio. Piena di dolore si è trovata prima ad accusare la scuola per le false speranze e poi a darsi all’alcolismo.
Ma se la sua storia non dovesse bastare, ci pensano le relazioni tra i professori a dare altro pepe alla vicenda. Nel corso della prima puntata di Paso Adelante scopriamo anche che Diana e Juan stavano insieme, ma in seguito a un brutto litigio i due si sono lasciati. O meglio, lei ha lasciato lui, buttandolo di casa e costringendolo a vivere nella scuola.
Tralasciando queste piccole note di trama il primo episodio si chiude così, con la stessa noia e banalità con cui è cominciato. A voler ben vedere è comunque una serie tv piacevole da guardare, tolto il fatto che a volte tocca temi importanti con troppa leggerezza (ne ho parlato giusto qui).
Ripensandola oggi è probabile che le nuove generazioni si annoierebbero, ma sarebbe comunque interessante provare a rimandarla in onda. Chissà che Paso Adelante non torni a conquistare il pubblico come ai bei vecchi tempi!