Sud della Francia, 2003. La quarta e penultima puntata di Patrick Melrose ci proietta in avanti di altri 13 anni rispetto a quella precedente e le cose sono ulteriormente cambiate. Patrick è ormai padre di ben due figli, Robert e Thomas. Il primo, inoltre, è praticamente coetaneo della sua versione da bambino che abbiamo osservato in alcuni flashback; d’altra parte la moglie, Mary, sembra essere una dolce compagna di viaggio per il nostro travagliato protagonista. Eppure, pensare che tutto vada bene è pura follia.
La famiglia si trova nella residenza francese dei Melrose perchè Eleanor, la madre di Patrick, ha avuto un ictus ed è bloccata a letto, senza che le capacità intellettive le siano realmente compagne. Nei vasti ettari di proprietà della madre hanno trovato dimora Seamus e altri soggetti, membri di un ente benefico vicino a Eleanor. Tutto normale, si potrebbe dire. Nient’affatto.
Ben presto, infatti, arriva una vera e propria doccia fredda per Patrick: sua madre ha deciso di lasciare in eredità la residenza non a lui e alla sua famiglia, ma a Seamus e all’ente benefico. Da un punto di vista narrativo, potremmo individuare in questa azione la perfetta conclusione di una madre completamente incapace di svolgere i suoi doveri di genitore e, soprattutto, di proteggere o premiare le persona a cui dovrebbe volere bene. Da un punto di vista emotivo, invece, a sfondare lo schermo è inevitabilmente la reazione di Patrick. Il nostro protagonista impazzisce, letteralmente! Rispolvera (intuiamo infatti che si tratti di una abitudine che era riuscito a soffocare) la sua dipendenza per i superalcolici e si presenta costantemente ubriaco davanti alla moglie, alla suocera e allo sconsolato figlio.
Quello che si viene a creare, dunque, è un clima tutt’altro che familiare; l’arrivo poi dell’amica di Patrick, Julia, non fa che peggiorare le cose fra lui e la moglie. La tensione sessuale fra i due, la decantata noia e solitudine di lei e l’alto tasso di alcol in lui non possono che portare a un tradimento nei confronti di Mary, purtroppo consapevole di ciò che accade.
Ma il vero elemento di disturbo, così viscido, falso e pericolosamente tagliente, è proprio Seamus. In questa puntata di Patrick Melrose, è lui (insieme, purtroppo, al protagonista) il soggetto più negativo. È evidente che Seamus ha usato Eleanor per i propri scopi senza un minimo di interesse affettivo. Infatti, al momento della firma dei documenti da parte dell’anziana donna, l’uomo non si presenta. In uno dei rari momenti di lucidità, Patrick gli fa notare tutto ciò, lasciando poi con la famiglia la residenza.
Questa puntata di Patrick Melrose si presenta volutamente come paradossale, soprattutto in due sensi: nel rapporto Patrick-Eleanor e nella relazione Patrick-Robert, che comporta un inevitabile parallelismo con suo padre David.
È interessante notare che la puntata si chiami Mother’s Milk. Il latte di una madre, infatti, dovrebbe essere il perfetto legame biologico tra un figlio e la propria mamma: il latte materno è il nutrimento primario e fondamentale del neonato ed è senza dubbio l’elemento con cui, anche inconsciamente, si inizia a instaurare quel legame indissolubile. Patrick, invece, è tradito da sua madre: “È come se, a un concorso di bellezza fra suo figlio e uno sconosciuto, facesse vincere lo sconosciuto!” urla in preda alla rabbia e allo sconforto. Il “latte” che Eleanor gli dà è un latte amaro, avariato, privo di amore e vita, ma ricco di odio. Eleanor aveva già fallito, ma ora ha messo una pietra tombale alla sua esistenza come madre, ben rappresentata dalla frase rivolta a Patrick: “Ti prego, uccidimi”.
Altrettanto paradossale è ciò che combina Patrick con Robert, suo figlio, visto e considerato quello che lui stesso ha subito da suo padre David. Il bambino è ignorato dai genitori: è incredibile come sia facile commettere gli stessi errori e quanto sia difficile, per chi ha avuto un’infanzia come Patrick, riuscire a essere un buon padre. Il bambino assiste, insieme a Mary, ormai pronta a lasciarlo, alla progressiva degenerazione di Patrick, che noi spettatori vediamo con estrema pena sostanziarsi nella telefonata in lacrime a Julia, poco dopo che la donna è andata via, in un evidente richiamo alla telefonata a Johnny della prima puntata.
Patrick, tuttavia, riesce a rendersi conto dei suoi errori nei confronti del figlio: glielo dice, sa che non si sta comportando bene. Ma è peggio o è meglio? Saperlo e non riuscire a migliorare forse è ancora peggio che non accorgersene. A ogni modo, questa sensibilità è ciò che lo distingue da suo padre (oltre, ovviamente, all’assenza di degenerazione che invece era ben presente in David).
Nonostante i continui parallelismi come la dipendenza dall’alcol, il sigaro, addirittura l’affacciarsi alla finestra esattamente come faceva suo padre, noi spettatori sappiamo che Patrick è diverso e può ancora salvarsi. Il futuro, tuttavia, non è idilliaco: Mary ha minacciato di lasciarlo e lui è sempre più risucchiato nel vortice degli alcolici. Cosa ci riserverà l’ultima puntata di Patrick Melrose? Siamo nelle sapienti mani di Nicholls e Berger.