ATTENZIONE: questo articolo potrebbe contenere SPOILER sulla sesta stagione di Peaky Blinders.
Con Peaky Blinders, Steven Knight ci ha permesso di dare uno sguardo alle condizioni dell’Inghilterra nella prima metà del Novecento. Per farlo – prima sulla BBC e poi su Netflix – ha scelto di portare sullo schermo il punto di vista di un gruppo di personaggi pieni di contraddizioni, che nonostante questo con il tempo abbiamo imparato ad amare. Gli Shelby sono nati dalla terra, dai boschi in cui da generazioni si muovono senza essere visti. Sono nati dal fango e hanno imparato a modellare il mondo esterno per poter creare la loro nuova casa. Per primo, è stato il leader indiscusso della famiglia e il personaggio più amato della serie presente su Netflix, Thomas Shelby (Cillian Murphy), a uscire dall’ombra. Poi, un passo alla volta, tutti lo hanno seguito. Ognuno di loro ha trovato il proprio posto nel nuovo mondo creato da Thomas.
Arthur (Paul Anderson) e John (Joe Cole) il suo braccio armato. Polly Gray sempre pronta a tenere agganciato a terra suo nipote. Il piccolo Finn che cresce ammirando e invidiando il rapporto che lega i suoi fratelli. Ada Shelby (Sophie Rundle), così profondamente attaccata alla propria morale da non voler avere nulla a che fare con gli affari della sua famiglia. Eppure così legata a loro da non riuscire mai a uscire davvero dalla loro spirale di morte.
È Ada Shelby la protagonista a cui oggi vogliamo dedicare una piccola ode. Vogliamo parlare dell’unica donna nata Shelby, che Shelby non si è mai sentita fino in fondo. Almeno, finché non ha accettato tutto il peso del suo cognome.
Anche quando veniva considerata dagli altri la più piccola (solo perché Finn era appena un bambino), Ada non si è mai comportata come tale. Ciò che alcuni scambiavano per un capriccio, per un modo di andare contro la sua famiglia e dimostrare più a se stessa che a loro di essere una donna indipendente, si è rivelato in realtà il suo sguardo sul mondo. Uno sguardo che non è mai cambiato, nonostante la vita l’abbia costretta a cercare dei compromessi per sopravvivere. Non ha mai nascosto a Thomas e ai suoi fratelli di disprezzare la loro concezione politica, di non condividere l’idea che per ottenere ciò che si desidera si deve essere disposti a pagare qualunque prezzo. Per Ada, la vita umana non ha mai avuto un prezzo, di qualunque vita si trattasse. Il coraggio di rimanere fedele alle proprie idee, di scegliere cosa fare del proprio corpo e del proprio futuro. Ada Shelby è una donna dai solidi princìpi morali.
Eppure, essere cresciuta in un ambiente come quello di Small Heat, in mezzo a una famiglia composta quasi da soli uomini, in un contesto in cui se non impari a far sentire la tua voce nessuno ti farà mai aprire bocca, le è servito per affinare le sue doti intellettuali e relazionali. Puntata dopo puntata, stagione dopo stagione, Ada è diventata sempre più brava a far valere le proprie opinioni e a trattare con gli uomini da pari a pari, dimostrando di essere intelligente e furba quanto loro, se non di più. Thomas è sempre stato consapevole delle sue qualità. Quando aveva scoperto la sua relazione con Freddie credeva che lui non fosse abbastanza per la sua sorellina. Per il suo bene sarebbe stato disposto a tutto, e non avrebbe mai voluto trascinarla in un mondo costruito sulla paura. Lo ha fatto solo quando non aveva nessun altro su cui contare. Ha chiesto aiuto a sua sorella perché sapeva che, più di Arthur e John e forse solo alla pari con Polly, Ada poteva aiutarlo a raggiungere il suo obiettivo. E poteva farlo integrando a questo la sua visione delle cose, per rendere la Shelby Company Limited più umana possibile.
Trovare un equilibrio per i Peaky Blinders non è facile, ma siamo comunque nella prima metà del Novecento e per far valere le proprie idee, Ada non ha scelta: servirsi del proprio cognome è il compromesso che dovrà accettare.
Donna, nata nel 1897 da madre e padre zingari, abituati a una vita nomade e alla libertà che ne consegue. Come avrebbe potuto sperare Ada, nonostante i suo meriti, di trovare un posto nella società che le permettesse di dimostrare a tutti la sua bravura e che fosse alla sua altezza? La famiglia era la sua unica via di scampo.
In parte detesta la sua posizione lavorativa alla Shelby Company Limited. In parte non può fare a meno di sentirsi finalmente nei panni giusti, nel ruolo politico e sociale che le spetta. Ada si trova dalla parte sbagliata della storia quando ha l’opportunità di esercitare il potere che ha sempre desiderato. Si trova dalla parte dei criminali, di coloro che aggirano le leggi o le ignorano, ma quando capisce che in realtà quello di Thomas è un modo per riscattare il nome degli Shelby e di tutti gli emarginati come loro, accetta le sue condizioni. Suo fratello la stima, si fida di lei come di pochi altri. Si fida a tal punto da lasciarla parlare a suo nome con i vertici della politica inglese. A tal punto da affidarle la sua vita in più di un’occasione. E quando Polly viene a mancare, è a lei che spetta il compito di mantenere suo fratello il più possibile sulla terra.
Da diffidenza e disaccordo, il rapporto tra Ada Shelby e la sua famiglia (soprattutto con Thomas Shelby), si evolve. Si costruisce sulla fiducia, sulla stima, sulla comprensione reciproca. Ada diventa, in parte, ciò che all’inizio della serie aveva tanto disprezzato, ma lo diventa consapevolmente, dopo aver attraversato un periodo di disillusione politica e dopo aver davvero compreso cosa voglia dire fare parte di questo mondo. Le persone con cui ha a che fare tutti i giorni, con cui discute di affari o di aspetti legali (e illegali) degli stessi, non sono poi così diverse dalla sua famiglia.
Dunque, perché continuare a opporre resistenza quando fuori c’è di peggio di uno Shelby arrabbiato? Ciò che conta è tenere la sua famiglia il più possibile al sicuro. Preservarla dalla burocrazia che li ha sempre osteggiati e portarla, anzi, dalla loro parte.
Ada è un’àncora per Thomas e per i Peaky Blinders, ed è fiera di esserlo, ma questo non vuol dire che non soffra ogni giorno per tutti i sogni che ha visto frantumarsi davanti ai suoi occhi, o che non sia perseguitata ogni notte dai fantasmi di tutti coloro che avrebbe voluto salvare con le sue capacità.
Suo il dono, sua la condanna.