L’articolo contiene SPOILER sulla sesta ed ultima stagione di Peaky Blinders.
La scorsa domenica è andata in onda sulla BBC la prima puntata dell’ultima stagione di Peaky Blinders. La quinta stagione è stata probabilmente quella con il finale più amaro di tutte: ci eravamo lasciati con un Tommy sull’orlo della follia, pronto a porre fine ai suoi tormenti, puntandosi una pistola alla tempia sul fangoso campo della sua tenuta.
Peaky Blinders: la recensione del primo episodio
E’ la solita Grace, sempre presente nella mente del protagonista, ad accoglierci. Tommy ha premuto il grilletto, ma la pistola era scarica, fortunatamente svuotata da Arthur mentre il fratello era distratto. L’attentato a Mosley non è andato a buon fine, ed ora la famiglia Shelby rischia enormi ripercussioni da parte del governo e di chissà chi altro, dato che il partito dell’Unione Britannica dei Fascisti gode di alleanze e protezioni molto più potenti di quanto Thomas potesse immaginare. La doccia fredda però deve ancora arrivare. Tommy riceve una telefonata dal Capitano Swing, che lo informa riguardo le sanzioni che sono state imposte alla sua compagnia, nel frattempo a casa Shelby giunge un’auto che consegna non due (come ci si poteva aspettare), ma ben tre cadaveri di membri dei Peaky Blinders caduti la sera dell’attentato: si tratta di Barney, Aberama Gold e di Polly Gray. Come ben sappiamo lo scorso anno è venuta a mancare l’attrice Helen McCrory, interprete di Zia Polly. Qui un focus sul modo in cui l’attrice è stata congedata dal suo ruolo all’interno della sesta stagione, mentre qui trovate un piccolo omaggio al suo indimenticabile personaggio.
Sono passati ben 4 anni dal funerale di Polly. E’ il 1933, anno in cui finisce il proibizionismo in America. Tomas si trova sull’isola di Miquelon, territorio appartenente alla Francia ma che si trova a poche miglia dalle coste canadesi. Si tratta di un punto strategico, utilizzato dapprima per il contrabbando di alcolici, dato che l’FBI non può occuparsi di una giurisdizione esterna a quella statunitense. Ma ora che il whiskey sarà legalizzato, Tomas ha intenzione di sfruttare l’isola per introdurre illegalmente negli States una nuova fonte di guadagno, molto più redditizia dell’alcol: l’oppio. Purissimo oppio di importazione cinese (vi ricorderete del sig. Brilliant Chang), che rappresenta un nuovo possibile affare multimilionario per gli Shelby, che potrà essere importante anche nell’ottica della vendetta su Mosley, attualmente ai limiti dell’irraggiungibile per via della sua posizione. Il tramite dell’affare è Michael, che nel frattempo è tornato in America con sua moglie e che ora si è messo in affari con Jack Nelson, zio di Gina, un potente criminale che controlla la maggior parte dei traffici illeciti di Boston.
Che ne sarà dei Peaky Blinders?
Sembra chiaro fin da subito che uno dei punti focali della stagione sarà l’inevitabile esplosione della rivalità tra Tomas e Michael, con quest’ultimo che reputa l’ego di suo cugino la principale causa della morta di sua madre. Thomas, tuttavia, dimostra di essere il solito abile scacchista, e prevedendo il sonoro picche da parte dell’ostile Gina nell’ipotesi di fare da tramite con Nelson, minaccia di entrare nel mercato di Boston dalla porta di servizio, ovvero proponendo l’affare dell’oppio alla famiglia Solomons (qui un inevitabile sorriso si pianta sui volti dei fan), che controlla buona parte del narcotraffico della città. Thomas appare più sveglio, più pimpante, qualcosa in lui è cambiato dalla morte di sua zia. Lui e suo fratello Arthur rappresentano in modo diametralmente opposto l’elaborazione di un lutto così significativo. Thomas, da quel terribile giorno, ha smesso di bere, dopo essere stato vicinissimo a farla finita. Arthur, invece, ha cominciato ad abusare proprio di oppio, per somatizzare il dolore ed il senso di smarrimento causati dalla perdita di un pilastro come Zia Polly, oltre che per i suoi problemi coniugali. Nel frattempo, a Birmingham, Lizzie, Ruby e Charles sono in procinto di raggiungere Thomas in Canada per passare assieme le vacanze natalizie. Ma proprio prima di partire la piccola si ammala e i dottori sconsigliano un viaggio così lungo. Nella telefonata tra Lizzie e suo marito quest’ultimo si fa prendere dal panico dopo aver appreso che sua figlia ha cominciato a balbettare alcune strane parole in lingua zingara, in un momento di simil trance dovuto alla febbre. La reazione di Thomas fa presagire qualcosa di molto più preoccupante di una malattia, qualcosa di oscuro, di malvagio, qualcosa come una maledizione rivolta allo stesso Thomas ma che passa per sua figlia, mettendo nuovamente il boss degli Shelby in una posizione di criticità data dal fatto di essere perennemente la causa dei mali della sua famiglia.
Come ogni stagione di Peaky Blinders che si rispetti, anche la sesta comincia con la famiglia Shelby allo sbando. E’ sempre più difficile mantenere armonia all’interno della compagnia, soprattutto ora che la donna di casa, la matrona, è venuta a mancare. Thomas si ritrova nuovamente solo, alle prese con i suoi demoni, che continuano ad accumularsi, in una battaglia dai due volti con i suoi sempre più numerosi nemici e soprattutto con la sua instabilità mentale. Nelle prossime puntate sarà interessante vedere come il capo dei gangster di Small Heat avrà architettato il piano per vendicarsi dei Billy Boys e soprattutto di Oswald Mosley, e come i nuovi personaggi verranno introdotti all’interno dell’universo Peaky Blinders, a partire da Jack Nelson, che dalle premesse sembra poter essere un personaggio chiave per lo sviluppo della trama, resta solo da vedere se costui sposerà la causa di Tommy o se si tratterà dell’ennesimo avversario a porsi sulla strada dei Peaky Blinders.