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Franca Leosini racconta Thomas Shelby

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Frenate voi tutti i vostri ardori lombari, perché l’argomento di oggi farebbe gola anche ad Alain Delon. Parliamo di un uomo dai giovanili tratti ma dall’animo pervaso di stanchezza. Di un uomo pronto a tutto per cadere nell’oblio. Sembra quasi una contraddizione, solitamente l’essere umano ha la tendenza a sopravvivere, a voler rimanere aggrappato all’ultimo piccolissimo lembo di un precipizio pur di non cadere nel vuoto. Non Thomas Shelby. In Peaky Blinders è infatti fautore di una nuova storia, la sua storia costruita a un passo dal conoscersi per poi risalire a fatica. Così l’uomo può morire e rinascere senza morire davvero.

Come da intuizione, oggi parliamo di Thomas Shelby, la vittima e il carnefice di una trama egoistica e straordinaria. Quella di Peaky Blinders.

Perché sei tu Romeo, scriveva Shakespeare attribuendo la colpa al nome di una famiglia. Non ve lo ricordate? Allora ve lo ricordo io. Così Thomas porta sulle spalle un nome importante, quasi una virtù. Forse legata al suo gitano passato o semplicemente dote innata, come i suoi occhi blu zaffiro. Ci si può guardare dentro, ma non troppo, ricordando quanto è pericoloso perdersi negli inesistenti fondali di un abisso. Bisogna fare attenzione, basta un attimo nei freddi vicoli di Birmingham per ritrovarsi trasportati via dalla bassa foschia. Successe proprio a Thomas, quando decise di allargare i suoi affari, di farli diventare legali aumentando il suo potere e la sua fama.

thomas shelby

Di dolore e di sofferenze è piena la sua vita, solo l’amore per una donna tanto oscura poteva stanare il suo terrore e placare la sua rabbia. Grace, di grazia e poesia è intrisa la loro storia d’amore. Poca grazia aveva invece lei prima di cominciare a confessarsi a Thomas, lavorava alle sue spalle e tramava affinché potesse mettergli i bastoni fra le ruote, come si suol dire. Babbalona come poche, se mi permettete. Ve ne sono molti di personaggi così in quello che è il mondo di Peaky Blinders. E abbiamo già parlato delle contraddizioni di Thomas Shelby, anche qui si fanno notare palesi e intense. Ma non è di un bipede sgualcito che parliamo e sappiamo che i grandi amori si annunziano in un modo solo: appena lo vedi dici ‘Chi è questo stronzo?”. Con Grace a Thomas sarà accaduto proprio questo.’

Diventano amanti e dal loro fervido amore nasce un pargolo. Shelby anch’egli. Dovrà continuare a portare la croce del padre, con la sua stessa forza, così come è stato educato. Sarà forse questa sua prole a muovere i fili del futuro di Peaky Blinders.

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La gustosa notiziola in breve era circolata a fiato marcio come sul dorso di un tram cittadino. E quando questo legame si ruppe, è lì che tutto cominciò ad andare più veloce, a scivolare giù come un treno in corsa che non ha più rotaie né direzione. Thomas Shelby ha deciso di non cercare di fermarsi, non ci ha provato neanche, perché non c’era più nulla per cui lottare in quell’attimo confuso della sua vita, ormai completamente vuota. Fu forse l’amore traslato al figlio a rimetterlo sul trono della sua famiglia, facendo sì che potesse tornare a splendere la luce dell’importanza di quell’uomo perso e poi ritrovato. Come in una puntata di Chi l’ha Visto.

E cosa faceva questo ragazzo per gonfiarsi l’ego come un tacchino? D’altronde quello che stiamo raccontando è il destino di un soldato, nato nella guerra e rinato nel caos di una vita fin troppo tranquilla. Anche se le uniche parole che professa sono quelle riguardo un minuto. Subito prima e subito dopo nulla conta più, è solo quel minuto a decidere un’intera vita di un soldato e dei suoi compagni, è così che Thomas vive. Nella foschia di un tempo che sembra passato ma che in realtà torna a rialzarsi in ogni momento ad alta tensione. La sua incurabile nonché fascinosa tristezza è la chiave per comprendere il suo animo. Bello come il protagonista che lo ospita, complesso come la sua mente e intricato esattamente come le sue paure.

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