Sons of Anarchy e Peaky Blinders: apparentemente, due Serie Tv che in comune hanno poco, ma che invece celano delle sottili, raffinate, somiglianze, che avvertiamo quando queste Serie iniziano a parlarci, a trasmetterci quel senso di appartenenza, quella volontà di immersione in una storia corale in cui l’individualità dei protagonisti ci cattura, portandoci a soffrire e a gioire con loro.
Due Serie Tv diversissime, non è vero? E invece no: secondo noi, Sons of Anarchy e Peaky Blinders hanno più cose in comune di quanto possa sembrare. E per smorzare la nostalgia per i motociclisti che hanno fatto breccia nel nostro cuore (in attesa che ritornino presto sugli schermi), guardare quel gioiellino che è Peaky Blinders può aiutare. Vediamo perché.
Innanzitutto, la musica. Peaky Blinders e Sons of Anarchy condividono una colonna sonora all’insegna del rock: sporco, arrabbiato, ma anche lirico e solenne, come una dolente poesia. Una colonna sonora che spacca e che genera un piacevole contrasto con le atmosfere anni ’30, riuscendo a conciliarsi perfettamente sia con le scene più violente che con quelle più intimiste, e che diventa un vero e proprio inno alla libertà se pensiamo alla filosofia di vita su due ruote dei SAMCRO.
Anche per quanto riguarda la filosofia di vita dei protagonisti possiamo trovare delle analogie, in mezzo a tutte le differenze dovute a periodo storico, carattere, stile di vita ecc. Jax e Tommy sono due spiriti liberi, a capo di un impero della malavita in ascesa che cercano di spostare progressivamente verso la legalità, a cui la corona a volte pesa, che conciliano a fatica gli impulsi oscuri con la loro natura in fondo positiva, malvagia solo per obbligo, per ferite passate, per sopravvivenza.
I Peaky Blinders rispecchiano bene la concezione dell’anarchia proposta in Sons of Anarchy: vivere fuori dalla società, in un microcosmo familiare chiuso, nel quale filtrano solo gli affari, vivere al di fuori e sopra le regole, sfidando l’autorità a muso duro, senza mai piegarsi alle leggi e alle convenzioni sociali, mostrando al mondo che esistono nel solo modo che conoscono, attraverso la distruzione di ogni regola, di ogni convenzione, di ogni principio. Il mondo è formato solo dai Peaky Blinders e dai SAMCRO, ogni cosa al di fuori è potenzialmente pericolosa per gli zoccoli duri del gruppo. E qui passiamo a un’altra interessante analogia, le donne dei gangster.
Gemma Teller e Polly Gray sono due personaggi apparentemente diversi, nei quali si possono riscontrare davvero poche analogie: eppure sono proprio questi pochi punti in comune ad unirle così tanto, a farci pensare a come questi due personaggi, in fondo, si assomiglino. Sono due donne mature, che ne hanno viste tante, che hanno sopportato delle perdite e passano attraverso prove terribili: entrambe subiscono uno stupro, entrambe hanno perso un figlio. Condividono le riserve, per non dire l’antipatia malcelata, per la donna del loro pupillo (il figlio per Gemma, il nipote per Tommy), che è in entrambi i casi una vera e propria outsider all’interno del gruppo, fuorilegge tra i banditi ed esclusa tra i gitani, i gangster, i malavitosi.
Hanno una personalità forte, ed entrambe sono votate alla loro famiglia con una ferocia pari solo all’amore che provano per essa. Vedere Gemma entrare titubante e dubbiosa in chiesa, poi, fa sorridere se si pensa all’ingenua ipocrisia di Polly, che proprio in chiesa dà luogo a incontri di lavoro strategici, appellandosi a Dio affinchè protegga i suoi amati nipoti banditi. Due donne letali, materne e allo stesso tempo capaci di fagocitare i loro stessi figli per troppo amore, come di distruggere il mondo per far spazio a loro. Polly parla a Gemma attraverso le nebbie del tempo, mostrandoci come, per quanto sul trono ci siano gli uomini, il potere passa sempre per le mani delle donne.
E come non parlare dei due superbi protagonisti di Peaky Blinders e Sons of Anarchy? Il gangster dagli occhi di ghiaccio e il biondo principe dei biker hanno più cose in comune di quanto sembri, per quanto abbiano nature diverse, ed evoluzioni differenti. Jax compie un percorso di lenta discesa all’inferno, che gli toglierà per sempre il sorriso e annebbierà il suo spirito in fondo dolce e generoso. Tommy ha già visto in faccia l’inferno, quando lo conosciamo: Peaky Blinders è la storia dei compromessi a cui scende il giovane Shelby per tornare a sorridere, ad amare, per poter prosperare come desidera.
L’obiettivo dei due ragazzi è lo stesso: far crescere il gruppo, portare il fardello dell’autorità, muovere gli affari verso la legalità, togliersi di dosso il sangue e il fango, farsi un nome e avere una famiglia che sia fiera di portarlo. La storia di Jax si conclude con l’estremo atto d’amore di un padre: dare la sua vita perché i suoi figli possano avere la vita che lui non ha avuto, e che non ha potuto dargli. La storia di Thomas Shelby è ancora aperta: vedremo dove il futuro condurrà l’enigmatico, indecifrabile, gangster dal sangue gitano.
Peaky Blinders e Sons of Anarchy sono due Serie Tv che sanno dialogare e trasportarci in un mondo pericoloso, emozionante, brutale ed estremamente romantico, facendoci venire voglia di salire in sella con i protagonisti, per unirci al loro viaggio: e poco importa se la sella è di una moto o di un cavallo da corsa. Non torneremo più indietro, o perlomeno, non uguali a prima.