Thomas Shelby, leader indiscusso dei Peaky Blinders, è il personaggio che meglio incarna le caratteristiche della personalità Comandante o ENTJ, secondo il test MBTI delle 16 personalità, che vi invitiamo a fare.
Quella del Comandante è una delle personalità più rare che si possono riscontrare, costituendo appena il 3% della popolazione. Il che è sicuramente un pregio, dal momento che questa personalità è considerata tra le più travolgenti ma anche tra le più potenzialmente tossiche. I Comandanti, insieme ai Logici (di cui abbiamo parlato qui), ai Dibattenti (qui il nostro approfondimento) e gli Architetti (che potete scoprire in questo articolo) costituiscono il sottogruppo denominato Analisti, all’interno delle 16 personalità.
Il Comandante è logica pura al servizio di un risultato: un caterpillar che può non farsi alcuno scrupolo a travolgere le personalità più deboli, non necessariamente con cattiveria. Il destino di queste personalità è diventare leader, saper trascinare con sé anche le persone più recalcitranti e, se pensiamo a cosa Thomas Shelby ha dimostrato di saper fare in Peaky Blinders, non possiamo che convenire che questa sia la personalità che più gli si addice.
Peaky Blinders (640×427)
Nonostante sia il secondogenito nella famiglia Shelby, Tommy è riconosciuto da tutti come il capo indiscusso del clan: questo non è stato reso possibile unicamente grazie all’inettitudine del fratello maggiore Arthur, decisamente poco affidabile quando si tratta di comandare, ma soprattutto alle sue spiccate doti intellettive, alla sua capacità di pianificazione e alla sua freddezza calcolatrice che gli fanno sempre prendere la decisione giusta, pur tra mille pericoli e situazioni stressanti.
Niente e nessuno può mettersi tra il Comandante e ciò che vuole ottenere: questa determinazione (che accomuna, con le dovute differenze, tutte le personalità del gruppo degli Analisti) diventa nel suo caso più che ambizione o attitudine al risultato: è la vera vocazione di questa personalità, che è disposta a tutto pur di ottenere ciò che vuole, rigorosamente con i suoi metodi e conservando sempre intatta la sua leadership.
Thomas Shelby ha una missione: rendere la sua famiglia ricca e potente e diventare il capo indiscusso della criminalità di Birmingham. Per conseguire questo risultato deve pensare come un imprenditore, agire come un leader e punire come un vero gangster chiunque gli si opponga o lo tradisca. Laddove la spinta dell’ambizione dell’Architetto, ad esempio, si esauriva nella realizzazione di sé, quella del Logico nella conoscenza e nella comprensione e quella del Dibattente nella sfida intellettuale, l’ambizione del Comandante non riguarda unicamente la dimensione individuale, trattandosi di una personalità connotata dall’estroversione.
Thomas Shelby è un leader, ma lo è perché è a capo di una famiglia, che lui ha l’obiettivo di rendere grande: nonostante abbia una personalità riservata, la sua esistenza non può prescindere dalla presenza delle figure che gli consentono di esercitare il suo dominio.
Peaky Blinders (640×360)
L’attitudine al comando del capo dei Peaky Blinders è dovuta alla sua funzione cognitiva dominante, il Pensiero estroverso (Te), che lo rende capace di formulare opinioni in base all’analisi dei fatti, quindi attraverso la razionalità, e all’attitudine a condividere le sue idee (e spesso imporle agli altri).
Questa funzione cognitiva permette a Thomas Shelby di essere un eccellente manager, se ci pensiamo: come ogni uomo d’affari, ci tiene che la sua attività prosperi e non si fa certo guidare dai sentimenti o intralciare da influenze esterne. Tommy è orientato verso una strategia, è efficiente, organizzato e spesso così avanti nei ragionamenti da essere in grado di prevedere ciò che gli altri faranno: non solo è un eccellente pianificatore, è anche un vero e proprio stratega militare.
Il risvolto negativo di questa funzione cognitiva dei Comandanti è che li rende spesso insensibili ai sentimenti altrui e ai propri: l’introspezione, l’analisi verso l’interno e l’empatia non sono decisamente qualità proprie di questa personalità. Ciò li fa apparire freddi, razionali al limite del cinismo e quasi crudeli quando si tratta di esplicitare agli altri le loro mancanze. Per questo le personalità di questo tipo tendono a venire temuti dagli altri, più che genuinamente amati.
La necessità di controllo e dominio sulle cose che caratterizza gli ENTJ li rende efficienti come nessun’altra personalità: nessuno più di Thomas Shelby sa come far funzionare le cose e, anche quando tutto sembra irrimediabilmente compromesso, trova una strada o se la crea con la forza.
Questa funzione cognitiva dominante è strettamente correlata alla funzione secondaria del Comandante, l’Intuizione introversa (Ni). Grazie a questa caratteristica, i Comandanti riescono a mantenere sempre un atteggiamento aperto e orientato al futuro, anche quando apparentemente sembrano più monolitici: se trovano un modo più efficiente per ottenere ciò che vogliono, sono ben contenti di cambiare metodo.
Questa funzione cognitiva li rende anche più riservati e schivi, portandoli a passare molto più tempo da soli di quanto ci si aspetterebbe da una personalità estroversa.
Peaky Blinders (640×360)
La funzione terziaria dei Comandanti è forse quella che rende Thomas Shelby il personaggio più intrigante di Peaky Blinders, a prescindere dal suo status di protagonista. Il Sentimento estroverso (Se) lo porta a ricercare il bello, l’opulenza e la ricchezza, e si esplicita nell’essenziale ricercatezza estetica che caratterizza il personaggio. Il suo dandysmo, in una parola, a dir poco irresistibile, che lo rende un sex symbol irraggiungibile, un monolite di ghiaccio che abbaglia e attira chiunque si trovi nel suo raggio d’azione.
L’ultima funzione cognitiva, quella inferiore, degli ENTJ è il Sentimento introverso (Fi), responsabile della pessima reputazione che questa personalità si è costruita, specialmente in relazione alle personalità più sensibili e deboli. Questa funzione cognitiva li porta a essere scarsamente coinvolti nei sentimenti altrui, che spesso leggono come un intralcio al raggiungimento dei loro obiettivi e all’efficientamento, che è una delle spinte primarie di queste personalità.
Ciò non significa che Thomas Shelby sia incapace di provare sentimenti, tutt’altro.
Lui, però, ha imparato a nasconderli e a distaccarsi da quelli altrui per proteggersi dai fantasmi del suo passato, uno su tutti le ferite che la guerra gli ha lasciato dentro. Tommy, però, ha dimostrato svariate volte nel corso di Peaky Blinders di essere tutt’altro che insensibile ai bisogni dei più deboli, che ha sempre aiutato, e di possedere una ferrea legge morale che lo porta a prendere decisioni spesso impopolari ma sempre orientate a un bene superiore e collettivo.
Che i Comandanti siano sprezzanti delle regole è un falso mito: loro, le regole, le costituiscono. Anche Thomas Shelby costruisce e detta le sue regole, in una città che per metà lo combatte e per metà vorrebbe essere come lui. Apparentemente, deve sembrare meraviglioso essere uno dei Peaky Blinders. In realtà, ciò che si nasconde sotto il cappello e sotto i pesanti cappotti grigi è una realtà di fantasmi, di paranoia, di difficoltà a fidarsi e di dolore che schiaccia il personaggio, rendendolo uno dei più tormentati che si siano mai visti sul piccolo schermo.
Un tormento che è evidente in ogni momento di Peaky Blinders e che l’interprete di Thomas Shelby, Cillian Murphy, è magistrale nel rappresentare con i suoi occhi di ghiaccio e la sua apparente imperturbabilità. Un tormento che comincia con i fantasmi della guerra, che tormentano i sogni e la veglia di Tommy, e che continua all’infinito con le tante vite che si ritrova a spezzare, una tra tutte quella dell’amatissima moglie Grace.
Sì, perché Grace non l’ha uccisa Tommy, ma per lui è come se avesse premuto il grilletto della pistola che gliel’ha tolta per sempre.
Peaky Blinders (640×427)
I fantasmi diventano parte della vita di Tommy, dopo la morte di Grace, portando il protagonista di Peaky Blinders ad accelerare quel processo di auto distruzione che aveva iniziato molto tempo prima e che solo l’amore della donna della sua vita aveva saputo rallentare. Una donna che aveva faticato notevolmente a penetrare la corazza di sfiducia e traumi che circonda il cuore di Thomas Shelby, ma che era infine riuscita ad amarlo come nessuna e a farsi amare come lui non aveva mai fatto.
La scomparsa di Grace non segnerà la fine di Thomas Shelby, che continuerà a evolversi e a portare avanti i suoi progetti familiari e criminali: ma la sua essenza appassirà e si seccherà senza possibilità di salvezza, troppo attaccata a un amore ormai impossibile per rassegnarsi e andare avanti. Grace diventerà parte di Tommy, impersonando il fantasma per eccellenza che anima i suoi sogni lucidi, l’unica che possa far versare lacrime a un cuore spezzato definitivamente.
I Comandanti sanno vivere relazioni incredibilmente intense, quando trovano persone che condividono con loro il loro amore per la logica, il rigore, la loro ambizione e il loro orientamento all’efficienza. Non è affatto facile arrivare al loro cuore ma, se ci si riesce, si verrà ricompensati da una dedizione eterna, che andrà di pari passo a un’onestà e a una lucidità senza uguali.
I Comandanti non lesinano di dire la loro opinione ed esprimere giudizi, anche taglienti, ma essenzialmente onesti e veritieri: saranno i giudici più spietati ma sono anche gli osservatori più obiettivi perché conoscono bene le potenzialità infinite che può avere una persona con un obiettivo.
Tra i personaggi delle serie tv che rientrano nella personalità ENTJ- Comandante ricordiamo Light Yagami, Tony Soprano, Tywin Lannister, Mary Talbot, Frank Underwood, Jacqueline Sharp, River Tam, David Palmer, Malcolm Merlyn, Numero Cinque, Berlino, Spencer Hastings.
Giulia Vanda Zennaro