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La vera storia dei Peaky Blinders

Peaky Blinders
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Peaky Blinders è una Serie capolavoro. Per diversi motivi, ma prima di tutto per lo spessore dei personaggi, che sono tutti interessanti, approfonditi, immersi nelle loro vite al punto da sembrare reali. E Tommy Shelby, anche se è un gangster senza scrupoli, finisce per diventare comunque un eroe. Ma prima che nascesse la loro Serie Tv non si sapeva niente di questa gang. Che è realmente esistita.

I Peaky Blinders non erano che una delle tante gang giovanili che, nel XIX e XX secolo, nacquero un po’ in tutta l’Inghilterra. All’epoca fare parte di una gang significava trovare un modo per sopravvivere che non fosse sgobbare in fabbrica quattordici ore al giorno senza ora d’aria, e morire in seguito per le esalazioni velenose. Si potrebbe dire che è una prima forma di reazione giovanile ai doveri imposti dalla società.

terza stagione

L’origine del loro nome è oggetto di una piccola controversia. Qualcuno sostiene che che “peakys” non fosse altro che il soprannome del tipo di cappello che indossavano. Ma la più realistica è anche la più strana: sembra che il nome derivi dalla  pratica di cucire dei rasoi nella visiera dei cappelli, i quali all’occorrenza potevano essere utilizzati come armi. Del resto girare con armi era illegale e i poliziotti non ci andavano certo leggeri con le irregolarità, anche con le minori. Basti pensare che un peaky di nome David Taylor fu imprigionato all’età di 13 anni per il possesso di una pistola. Girare con le armi occultate addosso era l’unica soluzione plausibile.

Una particolarità delle gang giovanili del periodo, inoltre, era l’estrema attenzione al vestiario. L’abbigliamento era visto come una sorta di divisa che distinguesse una banda dall’altra. I Peaky indossavano cappelli con visiera, fazzoletto al collo e pantaloni a zampa di elefante.

Solitamente avevano delle ragazze fisse che facevano a tutti gli effetti parte del gruppo come membri attivi e avevano anche loro uno stile di abbigliamento molto curato, caratterizzato da “perle, una frangetta che copriva la fronte e dei fazzoletti da collo dai colori sgargianti”. I Peaky erano molto violenti con le loro donne, bastava che guardassero un altro ragazzo, specialmente se appartenente a un’altra banda, e le prendevano letteralmente a calci. Ma, comunque, ogni pretesto era buono per alzare le mani.

Peaky Blinders

Siamo nel 1870 e il principale problema dei quartieri poveri di Birmingham è il sovrappopolamento. Di conseguenza, non c’era effettivamente lavoro per tutti e chi lo trovava finiva per vivere in un inferno di metallo ed esalazioni, una prospettiva non certo allettante.

La prima gang giovanile, nata sostanzialmente sia come sfogo nei confronti della situazione che come modo per sbancare il lunario tramite estorsioni, sono i Cheapside Sloggers, ossia “i picchiatori di Cheapside”. Erano diretti da un tale di nome John Adrian e gestivano il racket in quartieri come Cheapside o Small Heath. Il loro era una sorta di regime del terrore, poiché tendevano ad usare violenza con ogni pretesto possibile.

E la prima apparizione del nome Peaky Blinders è dovuta principalmente a una rissa. In un pub di Small Heat un gruppo di ragazzi, capeggiato da Thomas Mucklow, assalta violentemente un abitante di Small Heath di nome George Eastood, con tale violenza che George riporterà numerosi traumi, tra cui uno alla testa per il quale dovrà subire un’operazione di trapanazione.

La stampa locale il 9 aprile pubblica la lettera di un lettore che, raccontando dell’accaduto, parla di un “assalto omicida” perpetrato dai membri dei Peaky Blinders di “Small Heath“.

Non è che il principio, la prima fiammata di un incendio che dilagherà negli anni seguenti. I Peaky sono usciti allo scoperto, ma non sono un’organizzazione criminale. Non si occupano di traffici, contrabbando o scommesse. Si limitano a furti, rapine e al disturbo dell’ordine pubblico. La loro attività preferita era sicuramente la rissa. Questo perché si trattava di giovani molto arrabbiati e senza niente da perdere, che come principale interesse avevano quello di sfogarsi. Erano noti per l’uso di armi improvvisate come forchette, coltelli o attizzatoi.

Alcuni dei membri più famosi dei Peaky furono il già citato David Taylor, Harry “Baby Face” Fowles, detto così perché aveva una faccia, appunto, da bambino, Ernest Haynes e Stephen McNickle.

Non c’è quindi molto, nella loro storia, di attinente a quanto visto nell’omonima Serie Tv. Perchè la storia della famiglia Shelby in realtà non ci parla di una gang qualunque: è più ampia, sia come tematiche che come respiro. Peaky Blinders è una Serie che va oltre, raccontandoci tutto un mondo appartenente a quel periodo: le persone che abitavano in quel quartiere, e come vivevano, contestualizzando la loro vita ai grandi movimenti storici del periodo.

E, anche se non c’è molta fedeltà alla storia della gang in sé, l’affresco che ne viene fuori è il ritratto approfondito e toccante di un’epoca.

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