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Thomas Shelby è antracite

peaky blinders
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ATTENZIONE: l’articolo potrebbe contenere SPOILER su Peaky Blinders e Thomas Shelby.

Thomas Michael Shelby, uno dei personaggi delle serie tv più amati di sempre, un uomo dalla mente insondabile, in grado di ingannare tutti ad eccezione di Polly Gray. Zingaro, allibratore, uomo d’affari, membro del parlamento, ma anche fratello, marito, amico. Tommy Shelby è in grado di cambiare il proprio volto, assumendo mille sfumature diverse, sa adattarsi e ricavare da ogni situazione un vantaggio per sé e per la propria famiglia. Mutevole, incapace di fidarsi, ambizioso fino all’estremo e terrorizzato dall’idea di vedersi privato del proprio ruolo, della propria “corona”.

È impossibile pensare di voler entrare anche solo per un momento nell’animo di Thomas Shelby senza rimanere impigliati tra i suoi mille pensieri o inciampare nelle trappole che la mente gli tende in continuazione. Ma il capofamiglia dei Peaky Blinders non è sempre stato così. La vita lo ha trascinato in un buco nero di emozioni e dolore, tingendo sempre di più la sua anima una volta pura, bianca, carica di ideali, speranze e amore. Con la guerra Tommy ha dovuto affrontare per la prima volta il nero che il destino aveva in serbo per lui, costringendosi ad assorbirne un po’ per non rimanere schiacciato dal peso di tutta quell’oscurità.

Da quel momento Thomas è divenuto grigio antracite.

thomas shelby

Un colore che deve il proprio nome al carbone, memore del punto di partenza degli Shelby. Una sfumatura che gli si addice e che si esprime nel grigio scuro dei suoi abiti eleganti, nelle ampie volate di fumo delle fabbriche di cui è proprietario. Thomas si rifugia in un mondo in cui la visione dell’esterno è velata dall’oppio, dal whisky e dal grigiore del fumo delle sigarette che prima di accendere passa freneticamente sulle labbra. Un gesto involontario e rivelatore della sempre crescente pressione che sente gravare su di sé. Il peso di una famiglia da proteggere, degli affari a cui pensare, il senso di colpa derivato dal sentirsi responsabile per la morte delle persone che ama. Da lui dipende il fragile equilibrio che tiene ancora legati insieme i Peaky Blinders e il loro impero, di cui è la testa e il cuore pulsante.

Thomas Shelby ha preso sulle spalle il peso del mondo e in questa sua folle missione è da solo.

È per resistere a questa pressione che si affida all’unico pensiero in grado di schiarire per un istante la sua anima. Il fantasma di Grace, il punto di luce più forte della sua vita, la felicità che ha potuto sfiorare solo per un istante prima che gli sfuggisse tra le dita come fumo. La sua immagine evanescente lo segue ovunque. Si aggrappa al suo ricordo come unica ancora di salvezza, come un appiglio per non sprofondare in un gorgo di disperazione e frustrazione. L’unica donna che abbia mai amato davvero e a seguito della cui morte ha ricominciato a precipitare in un’esistenza vuota apparentemente senza fondo, finché non gli si è presentata l’occasione di compiere una buona azione.

thomas shelby

Riconosce in Oswald Mosley l’ombra della guerra, la scintilla che potrebbe rendere vano tutto quello per cui ha dato la sua anima, e trova un motivo per lottare ancora una volta. Ma anche Mosley vede in lui qualcosa, lo identifica come alla metà esatta tra bianco e nero, giusto e sbagliato, razionalità e irrazionalità.

Siete l’equilibrio perfetto fra gli dèi Dioniso e Apollo. Frenesia irrazionale controllata dalla ragione e dall’autoriflessione.

Questo è Thomas Shelby.

Ed è proprio quando la sua anima si avvicina sempre più al buio, al nero del cavallo in groppa al quale Alfie Solomons lo immagina, che ritrova una sfumatura appena percettibile di bianco, per tornare a combattere la sua battaglia personale contro il fascismo e soprattutto contro se stesso. Eppure non basta. I demoni che ha dentro, quelli che prima di lui hanno tormentato sua madre e tutta la sua famiglia, stringono la loro morsa sempre di più. E siamo costretti a lasciare Tommy così, immerso nell’ultimo disperato grido di aiuto a qualcuno che non c’è più, nella solitudine di una grigia nebbia inglese, sopraffatto dalle paranoie e dalla paura di aver trovato l’unico uomo che non è in grado di sconfiggere.

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Ma Tommy sa che non è Mosley l’uomo che non riuscirà a battere. Teme solo di ammettere che l’unica lotta che sta combattendo da anni è quella che si svolge dentro di lui, quella che ha dato vita a tutto il grigio di cui si è circondato. Quello a cui Thomas aspira ora è la fine di questo conflitto interiore che lo logora, è il desiderio di tornare indietro e fermare il tempo, ripercorrere uno ad uno i momenti vissuti con le persone importanti, aggrapparsi a loro e farsi trascinare nel grigio limbo della morte. Perché sì, rimanere sulla Terra non comporta altro che dolore infinito, mentre la morte ha il sapore della pace.

Danny, Grace, John, Ben, Aberama.

Basta il rumore di uno sparo per mettere fine al buio una volta per tutte.

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