Siamo giunti a quella che potrebbe essere definita la prova del nove. Penny Dreadful: City of Angels 1×09 è il preludio all’ultima puntata della stagione, tirare le somme è a questo punto d’obbligo e diviene spontaneo. Dopo un’intera stagione sappiamo ormai che si è andati imperterriti in contrasto con l’ome nomen. La serie madre Penny Dreadful non c’entra nulla, se non per il nome di alcuni attori che però hanno comunque interpretato ruoli differenti da quelli per i quali li abbiamo conosciuti.
Il governo Conte non agisce col favore delle tenebre ma Adelaide probabilmente sì secondo Michener. Quindi chi è stato a sparare contro Tiago e Lewis? Sicuramente qualcuno che ha a che fare con i nazisti. Ma ora come ora le carte in tavola si mischiano così tante volte e in maniera così tanto caotica che risulta difficile anche capire chi è coinvolto e quanto ne sa.
Le minacce di morte che non tardano a comparire mettono Lewis e Tiago in una posizione scomoda e Lewis non può far altro che cercare di proteggere la famiglia e gli amici rimasti stringendo un patto col suo amico di vecchia data, uomo alquanto inquietante che sapevamo sarebbe tornato prima o poi e che già un paio di episodi fa ci ha regalato una performance niente male.
Intanto la assistente del consigliere, Alexandra, sembra stia facendo il doppio gioco, le sue intenzioni rimangono tuttora da chiarire. Ma il perché stia spingendo Townsend a resistere per la costruzione dell’autostrada non è ancora così lampante.
Penny Dreadful: City of Angels 1×09 è la storia di come le separazioni diventino motivo di litigio ma anche il fulcro per arrivare a un chiarimento.
Lo vediamo spesso e volentieri in questa puntata, ma delle rarità esulano da questa descrizione piuttosto generale.
Elsa si rivela esattamente per ciò che è, ancora una volta, e la sua manifestazione si imbatte costantemente su Maria e sul suo ruolo nella casa di Craft. Mira a discriminarla e isolarla, così come vuole l’ideologia nazista ci verrebbe da dire. Stessa cosa sta facendo quello che per ora sembra il capo della delegazione dei nazisti a Los Angeles con Michener. Mira a isolarlo pubblicamente e nello stesso tempo lo avverte di quante preoccupazione deve necessariamente avere per il resto della sua vita.
Tornando alla descrizione generale, il rapporto tra Molly e Tiago si consolida sempre di più tanto da ignorare le preoccupazioni e da violare la prigione totalmente ingiusta ma preventiva in cui erano finora. Farsi vedere in pubblico non giova a nessuno dei due, soprattutto dopo la sparatoria che ha coinvolto i due detective. Molly ha ancora quel pizzico di ambiguità che non permette la totale fiducia, né di Maria né della nostra.
La consigliera Beck sta per vincere la battaglia per l’autostrada, ma nulla è così certo, anche se il padre del consigliere Townsend ha già deciso su chi puntare e di certo non è del figlio che stiamo parlando. Parla invece di aerei e di progresso, quasi accoglie l’idea di tecnologia che in quell’epoca tutti avrebbero voluto vedere e vivere.
Ma le scene più belle sono sempre quelle del ballo, nulla da obiettare. Lo abbiamo visto nelle prime puntate, lo vediamo ora a un passo dalla fine. Si incontrano sempre strascichi di famiglia. Per Mateo inizialmente, e ora anche per Maria e Raul.
Penny Dreadful: City of Angels 1×09 riunisce molte parti che prima erano fin troppo distanti. Maria arriva ad accettare le idee dei figli, nonostante non siano le sue stesse.
Il palazzo del peccato, così come lo chiama Molly, diventa il luogo in cui tutti si riuniscono ed è qui che la maggior parte delle scene viene girata in questo episodio.
Tiago è l’ultimo a entrare, l’ultimo a condividere le sue idee con la famiglia. Tutto sembra riunirsi così come lo era all’inizio. Ma naturalmente non è mai così semplice. La famiglia Vega è separata dall’interno ma ogni volta riesce a ricongiungersi, in un modo o nell’altro. Mateo è forse l’unico a non aver dimenticato il senso di colpa che lo attanaglia dall’omicidio che ha commesso. E l’abbraccio con Tiago è solo un’anticipazione della legge del contrappasso che vediamo nella scena immediatamente successiva.
Michener infatti cade nella trappola del suo stesso distretto e il capro espiatorio dell’omicidio Hazlett subisce una delle più crude vendette ingiustificate. Da qui Mateo forse non potrà reggere più il peso che ha e che già molte altre volte lo ha portato a volersi allontanare per costituirsi.
La prossima puntata sarà l’ultima, da qui le situazioni si sono incastrate, una per una.
I misteri da risolvere sono ancora tantissimi e nell’ultimo capitolo è racchiusa la motivazione decisiva per farci capire davvero se questa stagione ci ha convinto o non abbastanza.