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Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo 1×07 – La Recensione del penultimo episodio della stagione

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Attenzione: il seguente articolo contiene spoiler su Percy Jackson 1×07

Siamo finalmente giunti al momento tanto atteso, a quella parte del racconto scritta da Rick Riordan che tutti avrebbero voluto vedere sul piccolo schermo dopo un mediocre adattamento cinematografico: il viaggio dei protagonisti nel regno di Ade. Dal primo episodio della serie fino a questo Percy Jackson 1×07, gli inferi sono sempre stati l’obiettivo dei tre amici, da quando al Campo ci fu detto che in quel luogo oscuro e desolato Percy, Annabeth e Grover avrebbero dovuto salvare il mondo da una lite tra gli Dei più importanti dell’Olimpo. Col tempo e attraverso una serie di peripezie, a questa missione così importante si è aggiunto un altro compito da portare a termine: trascinare in salvo la madre del protagonista, finita negli Inferi dopo aver combattuto contro un Centauro posto a servizio del male. 

Percy Jackson 1×07, quindi, si portava dietro un infinito bagaglio di aspettative, soprattutto perché ci si aspettava, dopo una serie di episodi in cui l’azione era stata messa da parte per far spazio ai tanti spiegoni, una puntata ricca di pathos e in cui l’adrenalina avrebbe preso il posto del ritmo compassato. Il viaggio degli Inferi rappresenta anche la prova del nove per Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo, un episodio che potrebbe donare alla serie nuova linfa e toni più cupi e maturi rispetto a quelli esaminati nelle settimane precedenti. In fin dei conti possiamo dire che l’episodio in questione ha svolto il suo lavoro in maniera ottimale, portando sugli schermi un ritratto più dark e scevro da troppi dialoghi che avrebbero potuto rallentare il ritmo di un episodio che parte in quarta dal primo momento e che dimostra un mix perfetto tra azione, dramma è divertimento.

Un viaggio lungo e asfissiante

Percy Jackson 1x07
Percy Jackson e gli dei dell’olimpo

Percy Jackson 1×07 si apre infatti all’interno di un negozio obsoleto in cui risiede Procuste, il personaggio della mitologia greca conosciuto anche con l’appellativo di torturatore degli Dei in quanto aggredisce i viandanti e li strazia battendoli con un martello su un’incudine a forma di letto. Qui arrivano Percy, Annabeth e Grover per trovare un passaggio segreto che possa portare i tre protagonisti nel regno di Ade, quel luogo che nell’immaginario collettivo sembra un’oasi costellata di malvagità, ma che per i nostri compagni di viaggio può determinare finalmente salvezza e libertà. I protagonisti riescono a mettere fuori gioco Procuste, anche egli figlio di Poseidone, e a trovare una porta segreta che non è altro che un ponte di collegamento con gli Inferi, un ponte dì collegamento con la resa dei conti finale. 

Percy Jackson 1×07 non è un episodio come tutti gli altri per l’importanza della storia che racconta, e per la buonissima trasposizione di un viaggio che serve ai protagonisti per trattare non qualcosa di effimero e fugace ma la loro salvezza e di chi gli sta intorno. Se fino a questo momento la critica più importante che si poteva rivolgere alla serie era legata a un tipo di narrazione meno coinvolgente del previsto, questo episodio prova a imbastire una trama che si attiene ai canoni del genere fantasy per fare qualche passo decisivo dal punto di vista dell’azione, ponendosi, in questo senso, in collegamento con l’episodio precedente. Il viaggio negli Inferi è una continua fuga da ciò che può togliere forza e coraggio ai protagonisti, un infinito ciclo costruito intorno alla perdizione e alla rassegnazione in cui i tre compagni di avventure cercano di mantenersi in equilibrio.

In un primo momento, Percy, Annabeth e Grover lottano a denti stretti contro un cane dimostrando quanto sia importante la sinergia per sfuggire a qualsiasi tipo di ostacolo. Poi è il tempo di Caronte e delle anime in pena che devono essere traghettate dove non c’è più ombra di vita, un affresco su cui la serie di sarebbe potuta soffermare di più. A metà percorso, i tre protagonisti si ritrovano nelle praterie inondate da asfodeli, i fiori sacri degli Inferi che sopravvivono a qualsiasi maledizione perché il loro tubero si trova sottoterra. Qui le anime sono immobilizzate da radici che non sono altro che i rimorsi, dalle scelte fatte in vita o che non hanno fatto. Percy Jackson continua a proporci una serie di metafore che, sotto la patina del fantasy, nascondono pensieri esistenzialisti: Annabeth viene immobilizzata da una radice perché attratta dai rimorsi, qualcosa che logora il suo animo dall’inizio del viaggio. Qualcosa che gli amanti del libro conoscono a memoria.

Dopo una serie di peripezie, Grover e Percy riescono a trovare una strada che possa portarli nella casa di Ade, ma prima di compiere l’ultimo passo succede qualcosa di inaspettato: nello zaino di Percy appare la folgore di Zeus, l’oggetto che il protagonista avrebbe dovuto recuperare negli Inferi per salvare il pianeta. A tu per tu con Ade, Percy capisce che al Dio degli Inferi non interessa la folgore, e che Ares e Crono sono i veri responsabili del tradimento ai danni di Zeus. In quel che sembra un posto dove non filtra mai la luce, Percy riconosce anche sua madre, ma capiamo che Ade l’ha trasformata in una statua e che per liberarla vuole in cambio un elmo magico. Percy e Grover si rendono conto dell’inganno e scappano fino a quando si ritrovano su una spiaggia in cui c’è Annabeth ma anche Ares, il dio della Guerra. Ares cammina verso di loro brandendo una spada: sarà l’inizio della guerra? Aspettiamo con trepidazione l’ultimo episodio per conoscere l’esito di un viaggio emozionante come pochi. 

Un episodio buono ma che avrebbe meritato più di quaranta minuti per la sua importanza ai fini della storia

Percy Jackson 1x07

Possiamo considerare Percy Jackson 1×07 un episodio diverso se guardiamo agli strumenti narrativi che vengono disseminati lungo il percorso. Ma allo stesso tempo un episodio che, e lo diciamo con un po’ di amarezza, avrebbe meritato una durata maggiore rispetto ai suoi predecessori, soprattutto se si voleva dare più spazio agli Inferi, al racconto di quel posto tanto importante quanto scomodo per i protagonisti. La puntata è piena di flashback che ci aiutano a comprendere il legame tra Percy e sua madre e di quanto quest’ultima abbia sofferto nel corso degli anni. Ha sofferto perché Percy non era un bambino come tutti gli altri ma qualcuno a cui gli Dei ponevano una serie di ostacoli fin da quando andava a scuola. I docenti di Percy pensavano che avesse bisogno di uno psicologo ma non capivano che i problemi di attenzione del bambino erano dovuti a una serie di strani incontri di cui nessuno era a conoscenza, tranne sua madre. I flashback ci aiutano a capire anche il rapporto tra sua madre e suo padre, quel dio Poseidone che immaginavamo fosse stato lontano dalla sua famiglia dal primo giorno, ma che in realtà è più vicino del previsto, soprattutto quando Percy è nei guai. Percy Jackson 1×07 si chiude proprio con le parole di Poseidone, un padre finalmente pronto ad aiutare suo figlio in una guerra cosí spaventosa da far tremare le gambe:

Quando il fato gli avrà rilevato finalmente il suo destino io sarò al suo fianco” – Poseidone in Percy Jackson 1×07