Alice Allevi

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Alice Allevi, interpretata da Alessandra Mastronardi, è la protagonista della serie tv italiana L’allieva, tratta dall’omonimo romanzo (e dal precedente Sindrome da cuore in sospeso e dal successivo Un segreto non è per sempre) di Alessia Gazzola. 

Alice Allevi è una studentessa di 26 anni di medicina al sesto anno, che dopo una iniziale indecisione tipica dell’età e del periodo immediatamente successivo alla laurea, sceglie di specializzarsi in medicina legale in seguito alla morte della badante della nonna. Alice è goffa, distratta e maldestra, finisce sempre per dimenticarsi qualcosa. Al tempo stesso è però anche molto buona, sensibile e per questo spesso si lascia prendere troppo dalle vittime dei casi a cui lavora. Ha una grande determinazione e curiosità e cerca sempre di scoprire la verità sulla morte delle persone su cui esegue l’autopsia.

L’Alice interpretata dalla Mastronardi è quella che può essere chiamata sognatrice ad occhi aperti. A volte impacciata, è una donna pasticciona, ma brillante, coraggiosa e positiva. Empatica verso i propri pazienti, Alice è spesso ostacolata da Claudio Conforti (Lino Guanciale): medico cinico e spesso fin troppo razionale, frena molto spesso l’entusiasmo e la perspicacia deduttiva ed istintiva della sua allieva. Claudio ed Alice sono infatti in constante scontro. La ragazza inoltre è al tempo stesso legata ad Arthur (Dario Aita) in un rapporto non convenzionale sempre più messo alla prova dalla distanza fra i due.

Tutto inizia quando, nella prima puntata viene uccisa la badante della nonna e quindi vede la casa invasa dalla polizia e dalla scientifica: lì per la prima volta incontra Claudio Conforti. Alice si appassiona al caso della badante e decide di fare medicina legale, risolvendo fortunatamente i suoi dubbi perché in realtà la ragazza non sapeva quale specializzazione scegliere. Inoltre la scelta è avvalorata dal fatto che Alice più volte ripete di non sopportare il dolore e di vedere la gente soffrire, fase, questa della sofferenza, coi morti saltata. C’è, nella sua scelta, un importante ruolo giocato dalla sua volontà di rendere giustizia ai morti ricostruendo le loro storie e trovando i loro assassini.

Una caratteristica tipizzante di Alice Allevi è che lei si appassiona tantissimo ai casi che le si presentano, anzi si potrebbe dire che a volte si lascia coinvolgere troppo, con tanto di costanti rimproveri da parte di Contorti. Al tempo stesso, però, diventa amica del vicequestore della polizia Calligaris. Come detto, è molto sbadata, goffa, maldestra (in numerose scene sembra proprio una “macchietta“), ma è al tempo stesso anche molto dolce, pulita, altruista, tanto che a volte sembra quasi una bambina.

Nel secondo episodio assistiamo al primo sopralluogo di Alice, coordinato da Claudio: la vittima è una giovane ragazza di nome Giulia Valenti che è stata trovata morta in casa dalla sua coinquilina. Sembrerebbe che la morte sia da attribuire ad una overdose di eroina. Alice scopre che la ragazza morta è proprio la commessa che le aveva consigliato un vestito il giorno prima e, anche in questo caso, si interessa particolarmente al caso.

Parlando con i parenti della vittima Alice viene a scoprire che la ragazza morta era allergica al paracetamolo e infatti l’autopsia rivela che la sua morte non è dovuta, come inizialmente si pensava, ad un’overdose ma ad uno shock anafilattico provocato da una reazione allergica al paracetamolo, che si suppone sia stato utilizzato come sostanza per tagliare l’eroina. Viene poi ritrovata in un cassonetto la siringa utilizzata dalla ragazza per iniettarsi l’eroina sulla quale si trovano tracce di un DNA maschile e di uno femminile, ma, come Alice fa notare, il fatto che la siringa sia stata trovata così lontano dimostra che qualcuno deve averla gettata dopo la morte di Giulia.

Ad ogni modo, il personaggio di Alice Allevi è dotato di quel candore in grado di entrare nel cuore degli spettatori. Infatti, la donna è il mezzo attraverso cui L’allieva riesce a funzionare, visto che la componente sentimentale si intreccia continuamente con quella investigativa. Trama verticale e trama orizzontale si fondono sapientemente con dinamicità e astuzia: infatti, seppur sia una fiction fondata su base comica e sentimentale, L’Allieva riesce a bilanciare dramma ed ironia in tempi televisivi ben studiati. Chissà se nella terza e ultima stagione, in programma per il 2020, riusciranno ad avere una risoluzione sia i casi in sospeso che le storie d’amore trattate.