“L’identità è un viaggio”, potrebbe essere questo il mantra di Anna Yi Lan, trentaduenne milanese che ha scelto di abbracciare completamente la sua duplice eredità culturale a MasterChef Italia 14. Il suo nome stesso racconta una storia di evoluzione: da un iniziale “Anna”, scelto per facilitare l’integrazione, all’aggiunta del nome cinese Yi Lan, simbolo di una riscoperta delle proprie radici.
Figlia di genitori che hanno attraversato continenti per sfuggire alla “legge del figlio unico” in Cina, la sua storia è un intreccio di Est e Ovest. Cresciuta in Veneto ma tornata a Milano per inseguire il richiamo della moda, Anna ha presto scoperto che il luccichio delle boutique di lusso non rispecchiava la sua vera essenza. “Il mondo della moda non parlava la mia stessa lingua dell’amore”, confessa con disarmante sincerità.
È stato il silenzio forzato del lockdown a fare da catalizzatore per una profonda trasformazione. Immersa nelle pagine di autori cinesi, ha riscoperto le sue radici, trovando il coraggio di abbandonare una carriera sicura per inseguire un sogno più autentico. Se oggi il lavoro di modella le permette di mantenersi, è la sua visione di un futuro diverso a guidarla: sogna una grande tavolata multiculturale, dove il cibo diventa ponte tra diversità.
In cucina, Anna è l’incarnazione perfetta della sua duplice identità. Dalle mani esperte della madre ha ereditato i segreti della tradizione orientale, mentre ha conquistato la conoscenza della cucina europea attraverso lo studio appassionato. La sua personalità determinata emerge nella leadership naturale, temperata però da un forte senso di giustizia: “La vittoria ha sapore solo se conquistata onestamente”, afferma con convinzione.
Quando parla di MasterChef, gli occhi di Anna Zhang brillano mentre descrive la sua visione: “Mi sono già vista sotto una pioggia di coriandoli”. Ma il suo sogno va oltre la competizione: aspira a creare un ristorante che coniughi innovazione e sostenibilità, puntando all’ambito riconoscimento della stella verde Michelin. La sua è una storia di cucina che si fonde con un racconto di identità, coraggio e della capacità di trasformare le proprie radici in ali per volare verso nuovi orizzonti.