Il contadino cerca moglie porta, nella sua nuova edizione, quattro contadini e una contadina pronti a innamorarsi e ad accogliere, nella loro realtà agreste, cittadini e cittadine che hanno deciso di dare una nuova chance al loro cuore e di scoprire una vocazione magari mai immaginata. Nell’insieme, però, troviamo cinque storie di scelte non convenzionali che, al di là del docu-reality in atto, mostrano bene una certa Italia forse lontana dalla tv ma estremamente vitale. Ma andiamo adesso a conoscere i cinque partecipanti di quest’anno: è la volta di Annamaria Lazzari, 26 anni, da Volterra (Pisa).
È lei stessa a presentarsi al programma: “C’era una volta una bambina che viveva in un bosco incantato tra daini, caprioli e cinghiali che corrono liberi, insieme anche ai cavalli che si trovano nella tenuta. Ecco, questa bambina sognava di diventare una principessa. Quella bambina è cresciuta e non è diventata una principessa, ma una contadina. Altro che principessa, quindi. Qui siamo sul trattore. Mi chiamo Annamaria Lazzari, ho 26 anni, abito a Orgiaglia, la mia casa è a Volterra.”
E in effetti la sua vita si svolge prevalentemente in uno dei luoghi sospesi nel tempo del Volterrano, la Tenuta Orgiaglia, in località Ponsano, un agriturismo immerso nella più totale natura al confine tra le province di Pisa e Siena ma, soprattutto, vicino alla Foresta di Berignone, una riserva naturale meta di escursionisti e amanti del verde.
Continua Annamaria: “Io vivo immersa nella riserva naturale di Berignone. Qui ci possono essere daini, caprioli, ma anche istrici oppure cinghiali che si possono incontrare e tutti sono liberi, così come i miei cavalli. Qui siamo ospiti di questa bellissima natura.
Il bello di questo posto è poter mantenere questo concetto di natura, aiutarla a fiorire. È vero, qui vivo isolata e quando devo uscire devo prendere la macchina e mettere in conto che se voglio andare in città o se voglio andare a ballare ci vuole un’oretta di strada. È proprio un altro concetto di realtà, insomma, bisogna anche adattarsi, sapersi adattare.”