Elizabeth “Beth” Harmon è la protagonista della miniserie La Regina degli Scacchi, uscita nel 2020 e disponibile su Netflix. La serie mostra il periodo di vita della protagonista dall’infanzia alla prima età adulta. In particolare, dalla morte di sua madre quando lei aveva 8 anni e la sua vita in orfanotrofio fino all’età di 21, quando diventa la Regina degli Scacchi, appunto.
Beth è inizialmente una ragazzina silenziosa, confusa dal susseguirsi degli eventi tragici che hanno caratterizzato i suoi primi anni di vita. Inizialmente infatti, non sembra aver realizzato davvero la morte di sua madre, dovuta a un incidente stradale, probabilmente causato volontariamente dalla donna. Con il tempo imparerà a convivere con questo dolore, anche se il momento dell’incidente rimarrà impresso nella sua mente per sempre.
Durante gli anni in orfanotrofio, Beth diventa più forte e più decisa, e questi anni, sebbene sia un posto dove si respira aria di terrore, lei riesce a trovare una “via di fuga” da tutto ciò: il gioco degli scacchi. Ed è proprio questo gioco, insegnato dal custode, il signor Shaibel, a essere la sua salvezza, non solo da quel posto, ma anche per il resto della sua adolescenza. Gli scacchi rappresentano per lei un modo di evadere dalla vita, di avere il controllo e di poter prevedere gli eventi che succederanno. Rappresenta un gioco di strategia, di riflessione, ed è la valvola di sfogo che diventa poi per lei una vera e propria ragione di vita.
Adottata da una famiglia senza figli, Beth ha ora la possibilità di partecipare a piccoli tornei locali e riuscire a ricavare anche del denaro. Il padre adottivo è un uomo assente, mentre la madre è triste e sola. Cerca una persona che potesse essere una compagnia. Più che una figlia da crescere e accudire, la signora Wheatley ha bisogno di un’amica con cui passare il tempo. Anche se inizialmente contraria, una volta scoperto il talento di Beth a scacchi e il ritorno economico che si ha in caso di vincita dei tornei, sarà proprio lei a spingere la giovane ragazza a continuare su quella strada, un po’ per il denaro, un po’ per viaggiare e divertirsi, e un po’ (meno) perché crede nel talento di Beth.
La giovane ragazza passa così la sua adolescenza, viaggiando di paese in paese vincendo tornei sempre più grandi e prestigiosi, e sogna di arrivare a poter gareggiare per i tornei mondiali più grandi. La sua passione per gli scacchi è una vera e propria ossessione. Farà la conoscenza di tante persone, maggiormente uomini, che appartengono a quel mondo degli scacchi. Sebbene la vita di Beth sembra andare sempre meglio, c’è tuttavia un lato oscuro che nasconde: la sua dipendenza dai tranquillanti.
Iniziato in orfanotrofio, l’uso di questa sostanza continuerà anche dopo essere uscita da lì, “aiutata” dalla signora Wheatley, che ne fa uso, insieme a tanto alcol.
La sua dipendenza aumenta e si espande anche all’alcol, avendo la compagnia di sua madre adottiva. Questo utilizzo esagerato non farà mancare i suoi effetti collaterali, con cui Beth dovrà fare i conti. La protagonista de La Regina degli Scacchi mostra forza, indipendenza, coraggio e determinazione, ma anche debolezza, vulnerabilità e talvolta il bisogno di avere qualcuno al suo fianco. Non è una macchina perfetta, dimostra di essere umana, ed è proprio questo il lato più interessante. È facile vedere i “campioni”, i vincitori come persone forti, ma scoprire il lato fragile porta all’empatia, al comprendere che effettivamente chiunque ha i suoi momenti tristi, i punti deboli.
Beth Harmon, interpretata da Isla Johnston nel periodo dell’infanzia e successivamente da Anya Taylor-Joy, è un personaggio intenso, particolare, con un dolore profondo che porta sempre dentro, ma anche con una voglia di leggerezza, di scoprire e avventurarsi nel nuovo, forse proprio per cercare di dimenticare, o soffocare, quel dolore. La costante della sua vita rimane lui, il gioco degli scacchi. Ed è proprio questo a darle la forza e il coraggio per affrontare sfide, che probabilmente non sarebbe riuscita ad affrontare. Ogni persona che incontra nel suo percorso, le lascerà qualcosa, la cambierà in qualche modo, arrivando a diventare la Beth Harmon che vediamo alla fine della serie. Una donna ormai cresciuta, soddisfatta, forse anche più serena. E una regina, quella degli scacchi.