Cosa sarebbe Ballando con le Stelle senza i giudici? Ormai la line up è confermata da diversi edizioni e le loro diverse personalità assicurano spettacolo assoluto nei giudizi da dare ad artisti famosi, attori e così via. Tra i giudici c’è Carolyn Smith. Andiamo a conoscerla meglio.
Carolyn Smith (Glasgow, 16 novembre 1960) è una ballerina, coreografa e personaggio televisivo britannica naturalizzata italiana, conosciuta come presidente di giuria nel talent show di Rai 1 Ballando con le stelle, a cui partecipa in qualità di giudice dal 2007.
Nata in Scozia nel 1960, Carolyn Smith si appassiona alla danza fin da quando è soltanto una bambina: inizia a ballare all’età di tre anni, iniziando a studiare danza classica due anni dopo. Dopo aver praticato anche danza moderna, jazz e afro, a 15 anni si specializza in danza latino-americana, iniziando a partecipare a competizioni a livello agonistico.
Nel 1976 partecipa infatti per la prima volta al Campionato Europeo, classificandosi al settimo posto, dopo essere stata più volte campionessa scozzese e nazionale nel campo della danza sportiva. Negli anni successivi, partecipa ad altre competizioni a livello internazionale, come il Campionato del Mondo, il Blackpool Dance Festival e il Grand Slam, ottenendo buoni risultati. Nel 1986 decide di trasferirsi in Italia per sposarsi con un collega torinese (matrimonio che finirà dopo qualche anno), ritirandosi definitivamente dalle gare di danza sportiva, anche a causa di un brutto infortunio, e dedicandosi completamente all’insegnamento e alla carriera da coreografa.
Grazie alla sua esperienza, diventa presidente fissa di Ballando con le Stelle fin dalla quarta edizione ed è una delle giudici più amate del programma, nonché una tra le più severe. Nella vita privata, purtroppo, Carolyn Smith deve affrontare una durissima prova. Da anni, infatti, convive con un tumore. Ecco gli ultimi aggiornamenti sulla malattia, con le sue parole: “
Le cose stanno andando bene. Ho fatto TAC e PET e i medici sono sempre contentissimi, diciamo che è una situazione che è un po’ diventata “uno stile di vita” perché ogni tre settimane io devo fare la chemioterapia e sto cercando di andare avanti sempre in modo positivo. A volte può capitare il momento in cui mi sento più stanca del solito ma questo non mi fa paura perché continuo a guardare avanti e sono molto contenta quando i medici lo sono a loro volta. Un giorno, mi piacerebbe che i dottori mi dicessero: “Ecco, è finito tutto” ma, in questo momento, questo scenario non è in programma.”