In Suits, una serie ricca di protagonisti diversi e complessi, anche personaggi secondari riescono a imprimere le loro diverse sfaccettature nella memoria e nel cuore degli spettatori. Da questo punto di vista non si può non parlare di Donna Paulsen (Sarah Rafferty), la figura femminile più importante nella vita del protagonista Harvey Specter.
Donna è la segretaria, nonché migliore amica e confidente di Harvey: non a caso, infatti, lei è come l’avvocato a conoscenza del segreto di Mike. È senza dubbio quella che più di tutti sa pregi e difetti di Harvey, è estremamente intuitiva e ha un buon rapporto di amicizia con Rachel. Un tempo lei e Harvey lavoravano insieme alla procura, e anche lì svolgeva la mansione di segretaria: quando Harvey ottiene un lavoro alla Pearson&Hardman propone all’amica a lavorare per lui, cosa che accetta. È profondamente leale nei confronti di Harvey, e si scoprirà col tempo che i loro sentimenti vanno oltre l’amicizia: per questo lei lo mette sempre al primo posto, cosa che ha fatto frequentemente fallire le sue relazioni amorose.
Donna è considerata la migliore segretaria di studi legali di New York e detiene abbastanza potere in azienda da intimidire Louis Litt, soprattutto perché ricorda la maggior parte delle malefatte di Louis. Mike Ross si rivolge spesso a lei quando pensa di aver bisogno di aiuto, e Donna spesso gli fa notare che il ragazzo non ha davvero bisogno di aiuto. Ogni volta che risolve un problema apparentemente impossibile per Harvey, Louis o Mike, le chiedono inevitabilmente come ha fatto e dà la semplice risposta: “Sono Donna”.
Come accennato, Donna Paulsen è amica di Rachel Zane. In una precedente conversazione con Rachel, afferma, molto sulla difensiva, di non essersi mai stata innamorata di Harvey perché se la relazione non avesse funzionato non avrebbe potuto continuare a lavorare per lui. Tuttavia, viene mostrato che una volta aveva un fidanzato con cui si era lasciata perché aveva intrecciato la sua relazione di lavoro con Harvey con la sua relazione romantica.
