L’onore è tutto. Anche se si finisce nella fossa dei Leoni con l’Inverno in arrivo. Essere Eddard Stark significa essere uno Stark, fino in fondo. Sacrificare la persona in nome delle responsabilità di un Re del Nord. Non piegarsi mai alle logiche del potere. Tenere la testa alta di fronte ad ogni ostacolo. E crescere una nuova generazione di donne e uomini con la stessa mentalità.
Marito di Catelyn Tully e padre di Robb, Sansa, Arya, Bran, Rickon e l’illegittimo Jon Snow, Eddard Stark è a lungo il Lord di Winterfell e Protettore del Nord in vece di Re Robert Baratheon (suo caro amico e fedele compagno fin dai tempi della grande Ribellione), prima di diventare Primo Cavaliere dello stesso (a seguito della morte del suo mentore, Jon Arryn).
Eddard Stark pagherà a caro prezzo la natura del suo carattere (tipico degli uomini del Nord), orgoglioso e ligio all’onore. A detta di Cersei Lannister “nel Gioco del Trono si vince o si muore”, e lui, l’eroe senza macchia, icona di Game of Thrones, lo sa bene. Il suo destino, fortemente intrecciato con quello di Re Robert Baratheon, lo porterà a dover combattere una battaglia sporca e senza regole, contro i misteri e i segreti della Fortezza Rossa. Una volta scoperto il più grande degli scandali, il suo destino sarà segnato una volta per tutte.
I Lannister, guidati da Cersei e Tywin, macchineranno infatti per neutralizzarlo, portandolo infine a un destino infausto. Eddard Stark, infatti, verrà condannato a morte da Joffrey Baratheon, figlio di Robert appena divenuto re. La sua morte segnerà profondamente le stagioni di Game of Thrones, chiudendo definitivamente il suo cerchio solo a moltissimi anni di distanza. Questa, purtroppo, è la fine che fanno gli uomini d’onore in un mondo che rifiuta l’onore come legittimo valore. L’uomo è morto, ma l’esempio rimarrà.