Una giovane donna, con gli occhi pieni di vita e un sorriso che sfida l’oscurità. Gita Furman ne Il tatuatore di Auschwitz è questo e molto altro. Deportata ad Auschwitz come tanti altri ebrei, si ritrova a vivere l’orrore del campo di concentramento, ma non perde mai la speranza. Gita è una sopravvissuta, ma anche una combattente. Non si arrende alla disperazione e trova la forza di resistere grazie al suo innato ottimismo e alla sua tenace volontà di vivere. Diventa un punto di riferimento per gli altri prigionieri, una fonte di conforto e di speranza in un luogo dove la luce sembra essere stata spenta per sempre.
Quando incontra Lale Sokolov, un giovane slovacco che lavora come tatuatore nel campo, tra loro nasce un amore profondo e inaspettato. Un amore che diventa la loro forza per andare avanti, la loro ragione di sperare in un futuro migliore. Gita è una donna intelligente, coraggiosa e compassionevole. Ha un cuore gentile e un’anima pura, capace di vedere il buono anche nelle persone più disperate. È una vera eroina, un esempio di resilienza e di forza di spirito di fronte alle avversità più terribili.
Gita Furman è un personaggio indimenticabile, una luce di speranza nel buio del contesto Auschwitz raccontato nella serie. La sua storia è una testimonianza che commuove e ispira.