Giulio Tommasi è il secondo capitano dei Carabinieri mostrato nella serie Don Matteo. Interpretato da Simone Montedoro, è un personaggio che si contraddistingue (fin dal suo debutto nella sesta stagione) per la sua rigidità e intransigenza verso il disordine comportamentale. Ha 34 anni ed entra nell’Arma per seguire le orme del padre, il generale Luigi Tommasi, del quale tuttavia rifiuta ogni possibile raccomandazione, in quanto è una persona che desidera dimostrare di potercela fare da solo.
Sul lavoro, Giulio Tommasi conduce le indagini in modo severo e imparziale: a differenza della fredda e calma esposizione logica dei fatti perpetrata dal predecessore Anceschi, lo stile tipico di interrogatorio di Tommasi è più tagliente e aggressivo, accusando l’interlocutore alla luce delle prove raccolte puntando a farlo cedere e confessare. Al pari e persino più di Anceschi, Tommasi non sopporta le interferenze di Don Matteo nel lavoro dei Carabinieri, comportandosi in modo non amichevole con lui, anche se finirà per rivolgersi proprio al parroco per avere consigli su delicate situazioni personali.
Anche se all’inizio hanno dei dissapori a causa delle divergenze di carattere, il capitano e il maresciallo Cecchini stabiliranno un legame molto profondo, soprattutto a livello personale, arrivando Tommasi a vedere nel sottoposto siciliano una seconda figura paterna. In particolare Giulio diverrà grande amico della figlia di Cecchini, Patrizia, amicizia che evolverà in qualcos’altro. Capirà tuttavia di amare Patrizia solo una volta che Amanda avrà rifiutato la sua proposta di matrimonio.
Tra l’ottava e la nona stagione, Giulio diventa padre di Martina, ma anche vedovo di Patrizia in seguito ad un incidente d’auto, e viene trasferito a Spoleto con il resto della Compagnia di Carabinieri. Viene trasferito alla fine dell’undicesima stagione per sposarsi con Lia (una nipote del maresciallo Cecchini). Tornerà a Spoleto, assieme a Lia e al piccolo Nino, solo nel terzo episodio della dodicesima stagione.