La seduzione è un’arte che richiede attenzione, acume, pazienza e audacia, se poi si è molto belli il gioco si facilita non di poco. Irene Adler non seduce: è la seduzione. Tiene in pugno gli uomini più potenti di Londra e non solo. Riuscirà ad avvincere persino Sherlock.
La loro dinamica, più che sfumata all’interno dei romanzi di Arthur Conan Doyle, trova in Sherlock una delle sue espressioni più vivide. Un’espressione meno sessuale di quanto ci si potrebbe aspettare, ma altrettanto sensuale. Intensa, viscerale, del tutto conturbante. Merito della chimica tra i due attori, Benedict Cumberbatch e Lara Pulver, e di una dinamica che sfugge alle catalogazioni tradizionali per immergersi all’interno di un terreno del tutto misterioso e inesplorato. Si rinnova così il fascino immortale di Irene Adler. Un personaggio iconico, trasmesso ai giorni nostri con l’immutato carisma di una donna senza tempo. Irraggiungibile, anche per le menti più brillanti.