Jerry Smith, padre della famiglia protagonista di Rick and Morty, è un personaggio complesso e molto più imprevedibile di quanto possa sembrare all’apparenza. Inizialmente responsabile, con il tempo si dimostra meno affidabile della moglie, vero riferimento emotivo e concreto della famiglia. Mite e tendente alla subalternità, non spicca per intelligenza né per peculiarità davvero interessanti, ma ciò non rende più semplice una possibile catalogazione: Jerry, d’altronde, è un personaggio che si inserisce in un microcosmo sfaccettato e dalla scrittura profonda.
Lo conosciamo mentre lavora in un’agenzia pubblicitaria scadente. Verrà poi licenziato a causa della sua incompetenza e rimarrà dunque disoccupato, motivo per il quale litigherà spesso con la moglie Beth. Un’altra causa dei loro battibecchi riguarda proprio il suocero Rick e il rapporto che ha con Morty e Summer.
Non approva i metodi e le avventure che il nonno ha con i nipoti.
Una persona insicura e allo stesso tempo egocentrica, Jerry Smith avrà molte difficoltà nei rapporti familiari. Probabilmente il personaggio meno apprezzato della serie animata e dai personaggi della serie stessa. Jerry Smith viene infatti sminuito un po’ da tutti e tutti lo ritengono sostanzialmente mediocre, seppure meritevole d’amore.
Questa dinamica, dai tratti ovviamente comici, si sublima nel difficile rapporto che Jerry ha con lo suocero Rick Sanchez. Il padre di Beth non apprezza affatto le sue qualità e la sua “ordinarietà”, salvo poi rivalutarlo in alcune situazioni all’interno di avventure in cui Jerry mostra delle parti di sé valorose e inedite. Il loro rapporto è un emblema del personaggio: la straordinarietà si combina con l’ordinarietà entrando spesso in conflitto, finendo tuttavia per essere più compatibili del previsto.
Insomma, Jerry Smith è un personaggio che fa di tutto per non essere memorabile, ma finisce per esserlo lo stesso. In Rick and Morty non esistono uomini qualunque, manco nel suo caso.
