Johnny Lawrence, ex campione del torneo di Karate di All Valley, ha vissuto una vita pessima, non concludendo nulla di buono. Come si intuisce fin dai primi attimi della serie tv Cobra Kai, è quasi colpa di quella finale persa per un calcio secondo lui irregolare (lo ripeterà spesso) se la sua vita è andata allo sbando. Fidanzata persa, finale persa, dojo perso, insomma un vero e proprio disastro.
34 anni dopo quel famoso torneo e di quello scontro con Daniel LaRusso, Johnny Lawrence si ritrova a vivere una vita pessima, con un pessimo lavoro e una casa modesta, tenuta in condizioni pessime. Il suo unico talento infatti è quello di arrivare a fine giornata per poter riempire il suo corpo di alcol, in particolar modo di birra in lattina. È proprio quando va a fare rifornimento di bevande in supermarket che la sua vita cambia. Un ragazzino viene pestato da dei bulli più grandi compagni di scuola. Preso dal momento e ricordando fin troppo il passato, il protagonista di Cobra Kai decide di andare in suo soccorso, dimostrando di cavarsela ancora piuttosto bene con il karate. Il ragazzo salvato è Miguel Diaz, un suo vicino di casa, che presto gli farà cambiare idea su molte cose.
Johnny infatti decide così di aiutarlo, poiché sa benissimo quanto e come un bullo possa far male e rovinare la vita di un ragazzo tanto sensibile. Decide così di allenarlo. Sotto consiglio dello stesso Diaz, successivamente deciderà di affittare uno spazio e aprire nuovamente il dojo Cobra Kai.
Insieme a Miguel riusciranno a tirare su un bel dojo. Il ragazzo poi, tramite alle sue doti informatiche e anche una dimostrazione pratica contro i bulli di scuola, riesce a radunare molti ragazzi impauriti da quei bulli, per far loro insegnare da Johnny tutto quello che conosce sul karate.
Fin qui sembra tutto notevole, il protagonista sembra essere cambiato del tutto, i suoi fini sono ottimi e anche encomiabili. Ciò che manca a Johnny Lawrence è la pratica. “Colpire per primi, colpire forte, senza pietà”. Questo è tutto quello che hanno insegnato al ragazzino biondo negli anni ottanta, o meglio che il Sensei John Kreese gli ha insegnato, e quindi ciò che lui a sua volta proverà a insegnare ai ragazzi del suo nuovo dojo. Un Sensei severo, duro e privo di empatia, questo porterà purtroppo molti giovani ad abbandonare le idee di Lawrence.
Il secondo avvenimento che cambierà tutto a un tratto la vita di Johnny Lawrence sarà l’incontro con il suo acerrimo nemico, quel Daniel LaRusso che in maniera opposta a lui ha una vita meravigliosa, con una villa incredibile e una concessionaria che va alla grande. Proprio lì i due si incontreranno. Al protagonista di Cobra Kai viene rotta l’auto, da delle ragazzine che si scopriranno essere la figlia di LaRusso Samantha e le sue amiche. La concessionaria che si prendere carico dell’auto ormai distrutta è proprio la LaRusso Auto Group, l’unico posto in cui Johnny non avrebbe mai voluto mettere piede. Ecco allora che si incappuccia per cercare di capire come riavere la sua macchina. Daniel però è lì, e non può non notarlo. I due allora dopo ben 34 anni si incontreranno nuovamente, con uno scambio di battute e delle citazioni. Da qui in poi avranno spesso a che fare l’uno con l’altro, per motivi familiari e non. Familiari perché anche Johnny Lawrence ha un figlio, Robby. Un ragazzo abbandonato dal padre e con una madre per niente affidabile. Dovuto crescere da solo, è finito in un gruppo di delinquenti.
La sua ultima truffa sarà proprio ai danni di Daniel, che non sapendo chi fosse in realtà lo accoglie a braccia aperte. Il rapporto tra Johnny e Robby è pessimo, ovviamente, tanto da non sapere nulla l’uno dell’altro. La colpa è quasi ed esclusivamente del protagonista della serie prodotta da Youtube Premium prima e Netflix successivamente. Johnny Lawrence sa benissimo di aver sbagliato, e con il tempo proverà in ogni modo a rimediare ai suoi errori, affidandosi ad amici o alla sua nuova fiamma, la mamma di Miguel Diaz Carmen, con la quale avrà un rapporto molto turbolento.
La vita di Johnny Lawrence è ricominciata a girare. Non mancheranno di certo gli ostacoli, ma la volontà di dimostrare che non è un perdente c’è, ora bisogna passare alla pratica.