Non era facile nemmeno prima della scomparsa di Will la vita di Joyce Byers.
Madre single, economicamente in forte difficoltà con due figli a carico. Certamente la scomparsa di un figlio è una delle cose peggiori che possano succedere a un essere umano, ma il cuore di una madre non si dà facilmente per vinto. E chi impara a conoscere Joyce Byers lo sa bene.
Non si arrende, Joyce Byers, nemmeno di fronte al rinvenimento del “corpo” del figlio. Lei “lo sente” tramite le luci (commovente metafora dell’indissolubile legame tra genitore-figlio). Sarà proprio il suo amore testardo per il figlio e l’amicizia di Jim Hopper a permetterle di scoprire una dimensione nuova nella quale Will è stato inghiottito. La connessione tra una madre e un figlio sa resistere a tutto, persino a un mondo che si mette sottosopra per dare vita ai peggiori incubi che la mente umana possa concepire. Ma Joyce Byers, pur impaurita, sa superare tutto e non si ferma. Quando le luci di Natale di casa sua si accendono a intermittenza, capisce. Il suo Will sta cercando di comunicare con lei, e alla fine ci riesce.
La loro saga caratterizza fortemente le prime stagioni di Stranger Things, e anche successivamente non mancano gli ostacoli e i momenti dolorosi. Tuttavia, Joyce Byers non si perde mai d’animo. E parallelamente, riesce persino a ritrovare anche l’amore che pensava di aver perduto per sempre. L’incontro con Jim Hopper, infatti, le restituisce una speranza nell’amore e la porta a riaprire il suo cuore. Anche per lui, è disposta a smuovere mari e monti pur di non perderlo. Arrivando addirittura a scontrarsi con l’Unione Sovietica pur di non perderlo. Esagerazioni? No, affatto. Quando il cuore di una madre e di una donna che ama sono pieni di sentimento, tutto diventa possibile. Davvero tutto.
