Laura Tampellini, nuova concorrente di MasterChef Italia 14, intraprende la sua carriera professionale immediatamente dopo il diploma al liceo artistico: per metà giornata aiuta nell’azienda di famiglia, che si occupa di ingrosso di fiori e piante, mentre per il resto del tempo lavora come barista, attività che la diverte («mi piaceva cimentarmi nei cappuccini decorati», confida). Pian piano, si rende conto di preferire l’atmosfera frizzante del bar e decide di seguire un corso per bartender. L’arrivo della pandemia, però, la costringe a interrompere la formazione, e finisce così in un’azienda metalmeccanica dove il suo ruolo prevede di sollevare carichi pesanti. «È stata un’esperienza difficile», ammette, «in un posto così grande finivo per essere trattata come un numero».
In quel periodo, Laura si sente insoddisfatta: non solo non riesce a trovare un ambiente di lavoro che faccia al caso suo, ma deve anche fare i conti con la scomparsa della nonna e la rottura di una relazione che gestiva a distanza tra Brescia e la Sardegna. Decide quindi di riappropriarsi della sua vita e accetta l’offerta per un impiego stagionale da cameriera a Marina di Bibbona, in Toscana. Ed è proprio in quel contesto che, spinta dalla curiosità, inizia a fare domande in cucina e a osservare da vicino il lavoro degli chef. Da lì si accende in lei una passione sempre più forte, che la conduce a presentarsi alle selezioni di MasterChef Italia.
Oggi, Laura è una persona schietta e determinata, convinta che molte delle barriere che si era posta fossero solo frutto di insicurezze mentali. Ha le idee chiare: sogna di condurre un programma televisivo in cui diffondere le proprie ricette, ma soprattutto vuole scoprire se il mondo della cucina sia davvero il suo futuro, dopo tante esperienze professionali che non l’hanno mai appagata del tutto.
