Alireza Djebelly, per tutti Reza, nuovo concorrente di MasterChef Italia, è cresciuto in Iran fino all’età di 12 anni, poi si è trasferito a Parigi. Vive da solo dai 18 e la sua esistenza subisce una svolta quando, dopo la laurea in Economia, comincia a girare l’Europa grazie a diverse posizioni manageriali: «Ho viaggiato molto – spiega – e questo mi ha permesso di scoprire un’infinità di tradizioni culinarie».
Nel 2002 arriva in Italia per motivi professionali: «Sono sbarcato a Roma e ho ritrovato il calore umano che avevo conosciuto in Iran. Pensate che mi hanno invitato a cena dopo appena un giorno, mentre a Parigi davo ancora del lei ai miei coinquilini». Per anni la capitale diventa la sua base, fino a un paio d’anni fa, quando è dovuto tornare a Parigi. Tuttavia, non ha rinunciato alla sua vita romana, continuando a dividersi: «Tre giorni qui, tre giorni lì».
Chi lo osserva nella quotidianità vede una sorta di “doppia personalità”: sul lavoro è metodico e freddo, ma appena stacca dall’ufficio abbandona ogni piano e si lascia trascinare dall’istinto. Passeggia senza meta, fa la spesa al mercato e poi si rifugia in cucina, dove ama sperimentare liberamente: «È il luogo in cui mi isolo e provo a imparare il più possibile», racconta. È un appassionato di alta cucina, che paragona a un’arte vera e propria: «Da giovane potevo permettermi a malapena un caffè al bar al mese. Adesso, almeno una volta al mese, mi concedo un ristorante stellato: uno dei miei preferiti è quello di Marco Martini, ha un modo incredibile di unire i cocktail ai piatti».
Determinato e ambizioso, Reza si presenta sicuro di sé ma senza mai mancare di rispetto agli altri. Riguardo a MasterChef, spiega: «So di avere una buona base, ora voglio procedere step by step, “wish the best, expect the worst”».
