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Salvatore Conte è un tipo piuttosto spirituale. Religioso, potremmo dire. Glaciale, determinato, ambizioso: il giovane Salvatore cresce come scagnozzo nel Clan Savastano gestendo lo spaccio in una piazza. Ma è ambizioso, si diceva, lo scugnizzo e vuole di più: un trono tutto suo. Possiede tuttavia l’astuzia necessaria per comprendere la strategia più efficace. Napoli sarà per sempre la patria della sua ambizione, ma il potere va nutrito e alimentato in Spagna. Diventa così lo spietato nemico numero uno di Don Pietro, per lungo tempo. Affezionatissimo alla madre, ama ed è riamato, ma questo suo amore è un segreto che va celato perché è di quel tipo che la gente considera indecoroso. È mastodontico, Don Conte, ieratico, stoico, un uomo che ha tutto sotto controllo (o quasi). È innamorato di chi non si dovrebbe amare, Salvatore Conte. Quale vulnerabilità più grande?