“Il lupo solitario muore, ma il branco sopravvive”. Purtroppo Sansa Stark lo sa molto bene.
La vita di Sansa Stark è sempre stata un incubo a occhi aperti, ma le difficoltà hanno forgiato il suo carattere, trasformando la ragazzina remissiva e viziata in una lady di ferro astuta e ambiziosa. La condanna all’infelicità è eterna, ma ritroverà nel branco una meritatissima speranza.
Figlia di Eddard Stark e Catelyn Tully, Sansa Stark è uno di personaggi di Game of Thrones ad essersi evoluto maggiormente nel corso delle otto stagioni. Della teenager sognatrice e impacciata dei primi anni non è rimasta che una pallida ombra: le esperienze traumatiche ad Approdo del Re al cospetto dei Lannister e a Grande Inverno, casa sua, con gli spietati Bolton, unite al rapporto ambiguo, interessato e altalenante con Petyr Baelish (innamorato di lei quanto lo fu della madre Catelyn), hanno fatto di Sansa Stark uno dei migliori interpreti del gioco dei troni.
Decisa, determinata e abile calcolatrice (con sorprendenti abilità manipolatorie), ha trovato nella sua famiglia, fatta a pezzi da un’infinita lista di tragedie, la forza per trovare la propria identità e un posto stabile nel mondo. Seppur molto diversa dal fratellastro Jon Snow, dalla sorella Arya e ancor di più dall’irriconoscibile Bran, l’affetto che li unisce ha sempre la meglio su tutto, regalando alla casata più sfortunata di Game of Thrones l’occasione unica di rinascere e tornare grande.
Sansa Stark ha imparato nel tempo a fare della propria avvenenza fisica un preziosissimo strumento di potere, e della scaltrezza l’unica soluzione possibile per sopravvivere e vendicarsi del gran numero di nemici che hanno tentato invano di distruggerla definitivamente nel corso degli anni.
Soprannominata in giovane età “Uccelletto” da Sandor Clegane (Il Mastino), la definizione è diventata quanto più inopportuna e inesatta. Con la speranza sincera che per Sansa Stark il meglio debba ancora venire.