È la voce narrante de La Casa de Papel, ma pur non essendo la protagonista assoluta non sarebbe comunque passata inosservata. Dotata di una bellezza sbalorditiva ed una sensualità travolgente, Tokyo è la scheggia impazzita del gruppo. Infatti è sempre pronta a fare tutto e il contrario di tutto. La sua imprevedibilità mette a dura prova gli equilibri del piano, ma lei è fatta così. Prendere o lasciare.
Carismatica, determinata, estroversa, appassionata, avventurosa: tanti sono gli aggettivi per definire questo personaggio, entrato nel cuore di tanti spettatori della serie tv spagnola ma capace anche di farsi odiare da molti altri a causa del suo opportunismo e della sua superficialità. Non solo questo. Impulsiva, testarda, una vera e propria mina vagante. Del resto, è questa l’immagine che fin dal primo momento ci viene data di lei. Tokyo è una bomba a orologeria pronta a esplodere, la ladra perfetta per un combattimento a sangue freddo, ma la più inadatta se si tratta di seguire con calma e pazienza un piano.
Tokyo è fatta per stare al centro della scena e prendersela. Ricordiamo tutti la sua pittoresca cattura, quell’inquadratura sul suo corpo statuario che fronteggia gli agenti, e il suo spettacolare rientro nella Zecca, a bordo di una moto da cross. Peccato che la sua intraprendenza e il suo sprezzo del pericolo non siano equivalenti alla sua capacità di applicarsi e stare alle regole. Per personalità come la sua, la scuola e tutte le figure autorevoli sono una prigione e una perdita di tempo.
Tokyo ci saluterà così, ne La Casa de Papel: una caccia senza respiro, un assedio impossibile da fermare e bum, una bella esplosione che la consegna alla storia delle serie tv come un’adorabile scavezzacollo, fino alla fine.