Undici è uno dei personaggi meglio riusciti degli ultimi tempi e ha segnato profondamente la saga di Stranger Things.
Undici, d’altronde, non è propriamente la protagonista di una delle serie tv Netflix di maggiore successo di sempre. Ciò nonostante, è emersa nel tempo con peculiarità uniche che ne fanno più di un personaggio principale. Merito della scrittura, piuttosto particolare. E, soprattutto, del notevole talento mostrato nel tempo dalla sua interprete. Grazie a Undici, infatti, Millie Bobby Brown è diventata popolarissima in giovane età. Ed è oggi la star affermata che conosciamo grazie a un personaggio che le ha garantito visibilità e un notevole elenco di premi vinti.
Ma chi è, davvero Undici?
Mai risposta fu più complessa. Il suo è un personaggio stratificato e caratterizzato da notevoli misteri. Un personaggio che sembra avere persino poco di umano, a una prima occhiata. Nel tempo, però, è venuto fuori con un profondo senso d’umanità, suscitando grandissima empatia nei fan che si sono appassionati alle sue avventure. E che tifano per lei, incondizionatamente, facendone l’eroina sostanziale della storia.
Ricostruiamo brevemente la sua vicenda. Fuggita dal laboratorio in cui è cresciuta e nel quale è stata soggetta a sperimentazioni sulle capacità psichiche, ha aperto lei la “porta” che permette la comunicazione tra l’Upside Down e il nostro mondo. El, chiamata così dagli amici (Undi, in italiano, passando da Eleven a Undici), è una ragazzina molto particolare e dalle notevoli bizzarrie, ma veramente piena di risorse. Le sue incredibili capacità sono perfettamente bilanciate dalla sua totale ignoranza circa le questioni più banali di questo mondo, e la gestione dei rapporti umani. Questo mix la rende un personaggio fantastico e complesso, con un passato sempre pronto a tornare a galla.
Se da un lato, infatti, Undici è pronta a affrontare un mondo esterno per lei sostanzialmente ignoto, dall’altra i suoi notevoli superpoteri, elementi chiave per sconfiggere una terribile minaccia che rischia di mettere a repentaglio il destino dell’umanità, sono elemento di interesse da parte di forze dagli obiettivi talvolta ambigui. Come viene fuori nel corso delle varie stagioni di Stranger Things, infatti, la contestualizzazione negli anni Ottanta è arrivata ad aprire un fronte geopolitico importante: la guerra fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica continua a caratterizzare lo scacchiere globale, e al centro c’è per molti versi la stessa Undici.
Le sue intenzioni, però, sono dettate da un sostanziale candore che non la lascia mai.
Dopo aver trovato il sostegno di un gruppo di amici che riescono a vederla per la giovanissima ragazza che è, senza pregiudizi di sorta né tendenze pericolose all’emarginazione, è il rapporto con Jim Hopper a segnare più di ogni altro la sua complessa esistenza. Undici trova in lui una figura paterna sana che mai aveva avuto nella vita, e allo stesso tempo riesce grazie alla costruzione di rapporti personali profondi e sinceri a trovare il proprio posto nel mondo. Al di là dei propri poteri, specie quando i poteri a un certo punto sembrano sparire del tutto.
Una maledizione, ma anche una paradossale benedizione. Undici si normalizza, e scopre i piaceri di una vita ordinaria. Durerà poco, tuttavia. Le minacce del Sottosopra incombono costanti, e lei si ritrova a doversi mettere in prima linea. Per sua volontà, ma anche contro la sua volontà. Il passato, purtroppo, si ripresenta ancora alla porta, e la giovane ragazza subisce un destino che nessuno dovrebbe mai sostenere. Il mondo è sulle sue spalle, mentre lei cerca di essere prima di tutto un’adolescente come tante altre. Ci riuscirà? Oppure dovrà sacrificarsi? Sarà solo il finale di Stranger Things a dare una risposta definitiva in tal senso.
