Walter White è l’indimenticabile protagonista di Breaking Bad.
Interpretato da Bryan Cranston, attore che si era fin lì contraddistinto per una carriera da attore prettamente comico, è considerato uno dei migliori personaggi nella storia delle serie tv. Oltre a esser stato il protagonista di Breaking Bad, Walter White è uno dei personaggi comparsi in tutte le produzioni del franchise. Oltre a Breaking Bad, l’abbiamo visto anche nel prequel Better Call Saul e nel sequel El Camino.
Ma chi è Walter White? Il nome dice tanto su di lui. Walter White è, infatti, un nome estremamente comune e ordinario. Per intenderci: se il personaggio fosse nato in Italia, con ogni probabilità l’avrebbero chiamato Andrea Rossi. Ordinario, in effetti, lo è in tutto e per tutto: sposato con un figlio, è un insegnante di chimica in una piccola scuola superiore. Un lavoro medio, per una vita media. Ma ciò non è mai bastato, per uno come lui. Infatti, è in realtà un genio. Un talento purissimo della chimica, frenato nel corso della sua intera esistenza da un carattere mite e dall’incapacità di valorizzare fino in fondo il proprio talento. L’opportunità arriva, paradossalmente, nel momento più complesso: nel giorno in cui compie 50 anni, infatti, Walter White scopre di avere un tumore ai polmoni. Non incurabile, ma quasi.
Da quel momento in poi, il suo percorso prende una piega completamente diversa.
Costretto a reperire dei soldi per pagare le cure, Walter White si mette in testa di raccogliere del denaro per offrire un futuro diversi ai suoi cari. I soldi per una vita più serena e meno “ordinaria”. Ma come farlo? Lo spunto arriva grazie (o per colpa, a seconda dei punti di vista) al cognato Hank Schroeder. L’uomo lavora per la DIA e schiude involontariamente un mondo completamente diverso a Walter White. Dopo aver assistito a una retata ed essersi imbattuto in un suo ex alunno, Jesse Pinkman, il chimico decide di avviare un’attività piuttosto… audace: produrre metanfetamine. Il supporto di Jesse, divenuto suo socio, è fondamentale fin dall’inizio. Il giovane ragazzo inserisce White nel mondo della criminalità, seppure passando dalla porta di servizio, e lo aiuta nella produzione effettiva della droga.
Gli ostacoli sono importanti e sanguinari fin dai primi momenti, ma l’uomo acquisisce gradualmente la consapevolezza di poter realizzare davvero la sua follia. Il prodotto da lui creato, infatti, valorizza il suo talento gigantesco, ed è di una qualità nettamente superiore rispetto ai competitor sul mercato. Tutti la desiderano, tutti la vogliono. L’ordinario professore di chimica ha generato un business preziosissimo.
È l’inizio del suo trionfo, ma è anche l’inizio della sua fine.
Il percorso criminale di Walter White richiede infatti dei sacrifici immensi, e compromette fortemente la sua integrità. Walter, momento dopo momento, successo dopo successo, diventa un’altra persona. O meglio: diventa la persona che aveva sempre avuto dentro e non aveva mai avuto il coraggio di essere.
Il resto è storia: dopo essersi sbarazzato più o meno goffamente di alcuni membri dei Salamanca e aver chiuso successivamente una complessa relazione lavorativa col misterioso Gustavo Fring, proprietario di una catena di fast food e re del narcotraffico, Walter White ha la strada spianata. Il mite professore di chimica ha lasciato posto al temibile Heisenberg. L’impero è sempre più grande, ma durerà poco: in seguito a una rovinosa successione di eventi, l’uomo si ritroverà a dover fuggire. Tornerà alcuni mesi dopo, a due anni esatti dall’evento che scatenò la sua profonda trasformazione, per salvare l’amico Jesse e salutare la sua famiglia, con la quale i contrasti erano ormai diventati insanabili. Ne trarrà una lezione preziosa: tutto ciò l’ha sempre e solo fatto per se stesso.