ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Phil dal futuro, la serie andata in onda in Italia su Disney Channel
Ve la ricordate Phil dal futuro? Tra i tanti esperimenti riusciti della Disney, la sit-com con Ricky Ullman nei panni del protagonista, è uno dei più noti al pubblico italiano. La serie è andata in onda dal 2004 al 2006 ed è una delle migliori dieci della vecchia Disney Channel che oggi possiamo trovare su Disney+. Dopo il successo di Lizzie McGuire e Raven, Phil dal futuro è l’altro grande teen drama che ha spopolato sui canali Disney agli inizi del Duemila. Di lì a poco, sarebbero arrivati altri prodotti destinati al successo come Zack e Codie al Grand Hotel, Cory alla Casa Bianca, Hannah Montana, I maghi di Waverly e tanti altri. Ma prima ancora, uno degli show più attesi nei pomeriggi sui canali Disney, era proprio Phil dal futuro. La prima stagione arrivò in Italia a giugno del 2004, più o meno nelle stesse settimane in cui veniva trasmessa anche negli Stati Uniti. Il primo canale a trasmetterla fu proprio Disney Channel, mentre in autunno gli episodi andarono in onda anche su Italia 1, che però scelse di seguire l’ordine di produzione degli episodi, invece di quello di trasmissione. La sit-com ebbe grande successo in Italia così come all’estero, riuscendo a raccogliere ampie fasce del pubblico teen.
Ma di che parlava Phil dal futuro?
Tim Maile e Douglas Tuber, i creatori dello show, immaginarono che una famiglia proveniente dal futuro potesse restare bloccata nel Duemila a causa di un guasto alla macchina del tempo sulla quale viaggiava. La famiglia Diffy era al centro dell’intreccio di Phil dal futuro, che si caratterizzava subito come un teen drama classico con l’aggiunta di una componente fantascientifica che contribuiva a creare situazioni comiche e ad acuire il contrasto tra il tempo presente e un lontano futuro dal quale provenivano i Diffy. La famiglia aveva affittato una macchina del tempo per un viaggio temporale. Nel 2121, l’anno dal quale provenivano i Diffy, il format delle vacanze estive era più o meno questo. Nel breve sorvolo sopra il ventunesimo secolo però, la macchina si inceppa e la famiglia resta bloccata a Pickford, una comune cittadina statunitense dei primi anni Duemila. Da qui, partiva tutta la vicenda di Phil dal futuro, incentrata soprattutto sul primogenito di casa, Phil, un ragazzo di quindici anni scaraventato nel passato e costretto ad adattarsi alla nuova vita. Lloyd, il padre di famiglia, proverà più volte ad aggiustare la macchina del tempo, ma nel 2000 nessuno aveva ancora i mezzi e gli strumenti giusti per rimettere in pista un marchingegno simile, per cui i quattro viaggiatori del tempo sono costretti a stazionare in pianta stabile nella Pickford di un secolo prima. Malgrado le evidenti difficoltà di adattamento – sarebbe un po’ come se qualcuno ci scaraventasse all’improvviso nel 1920 senza fornirci un manuale di sopravvivenza e per di più sprovvisti di tutti i comfort del nostro tempo -, i Diffy riescono a mimetizzarsi nel contesto circostante e a mantenere (salvo alcuni piccoli spoiler) il segreto sulla loro reale provenienza.
La serie è andata avanti per due stagioni, per un totale di oltre quaranta episodi.
Essendo fondamentalmente un teen drama, Phil dal futuro batteva sui temi cari a un pubblico costituito in primo luogo da adolescenti: l’impatto con la scuola, le difficoltà di adattamento, l’integrazione, il bullismo, i piccoli problemi di cuore, le differenze di vedute tra genitori e figli, le turbolenze delle relazioni interpersonali, il desiderio di sentirsi parte di un gruppo e così via. Costruito sulla scia del successo di altre sit-com per ragazzi come Lizzie McGuire o Raven – trasmesse sempre da Disney Channel -, Phil dal futuro ne riproponeva grossomodo gli stessi schemi e la medesima struttura narrativa, giocando però sull’aggiunta dell’elemento fantascientifico, che stuzzicava la curiosità degli spettatori. I macchinari futuristici e gli strani arnesi in dotazione alla famiglia Diffy servivano a Phil per risolvere piccoli inconvenienti che con gli strumenti tradizionali non avrebbe potuto risolvere con altrettanto successo. Il fascino di Phil e dei membri della sua famiglia derivava proprio dall’essere degli intrusi del nostro tempo. Ben camuffati, ma comunque degli imbucati a tutti gli effetti.
La serie è andata in onda fino al 2006, poi è stata cancellata.
Il mancato rinnovo di Phil dal futuro è stato un duro colpo per il pubblico teen di vent’anni fa. Lo show era uno dei più seguiti di Disney Channel e il progetto iniziale degli sceneggiatori prevedeva almeno la realizzazione di una terza stagione, per un totale di circa sessanta episodi con cui poter concludere con linearità tutti i filoni narrativi aperti nel corso delle due stagioni precedenti. L’idea di proseguire con la messa in onda di Phil dal futuro c’era tutta, ma la produzione non si lasciò persuadere dalla bontà del progetto e della terza stagione non se ne fece più nulla. Malgrado le proteste dei fan di tutto il mondo, che chiedevano di avere almeno un altro capitolo della sit-com, con la seconda stagione si chiuse per sempre l’esperienza di Phil dal futuro. L’ultimo episodio, il ventiduesimo della seconda stagione, si assunse dunque l’onere di sciogliere tutti i nodi e di confezionare un finale che potesse comunque soddisfare le aspettative del pubblico, deluso dalla conclusione forzata dello show. Ritorno al futuro (non il film) è il titolo con cui gli showrunner hanno salutato le scene. Nell’episodio, la relazione tra Phil e Keely Teslow (Aly Michalka) subisce un’improvvisa evoluzione. I due amici, che avevano condiviso insieme le più strambe esperienze nel corso delle due stagioni della serie, si ritrovano nel finale a dichiararsi finalmente i propri sentimenti. Peccato però che la decisione di aprire il proprio cuore all’altro sia maturata solo alla fine. Lloyd, dopo un’infinità di tentativi (volutamente) vani, è riuscito infatti a riparare la macchina del tempo, per cui la famiglia Diffy deve rimettersi in viaggio verso casa.
La partenza di Phil per il 2121 è uno dei momenti più strappalacrime delle serie tv di Disney Channel. Soprattutto perché segna la fine definitiva dello show. A lungo si è parlato della possibilità di un reboot della serie. Gli attori, che hanno recentemente fatto una reunion a vent’anni dalla sit-com, hanno mostrato più volte l’interesse per un revival di Phil dal futuro. E questo soprattutto perché il cliffhanger finale lasciava aperta la possibilità di un sequel, presto o tardi. Nell’ultima scena di Ritorno al futuro (non il film) infatti, dopo aver salutato Keely ed essere salito a bordo della macchina del tempo insieme alla sua famiglia, Phil si accorge che Curtis, il cavernicolo intrufolatosi nella navicella dei Diffy, manca all’appello. Così Lloyd fa marcia indietro per tornare a prenderlo e su questa sequenza si chiude Phil dal futuro. La serie Disney poteva effettivamente avere un seguito, ma i costi di produzione troppo alti – soprattutto considerando la mole di effetti speciali necessaria per rendere credibili gli strumenti futuristici utilizzati dai Diffy – non hanno mai reso possibile la realizzazione di una terza stagione. Ricky Ullman, l’attore che ha interpretato Phil, ha detto di immaginare il suo personaggio ancora in viaggio nel tempo alla ricerca di Keely. Un sequel di Phil dal futuro sarebbe stato accolto con entusiasmo dai fan. Invece, con la 2×22 questa sit-com – tra le più amate di Disney Channel – si chiuse definitivamente.